A meno due dalla fine del campionato stagionale, il Catania e’ stato chiamato a difendere la quinta posizione valida per i play off contro la Casertana di mister Guidi al Massimino, per poi concludere a Foggia la stagione.
Partita importante dunque, perché nel calcio nulla e’ scontato e le motivazioni, tante volte, sappiamo che hanno avuto la meglio su tecnica e schemi tattici e per questo la sfida diventava da prendere con le molle, visto che la Casertana era chiamata a vincere per difendere la decima posizione attualmente conquistata e poter sperare ancora di entrare nella cerchia delle 10 o 11 squadre (nel caso che la quarta in classifica del nostro girone risultasse la migliore della serie C) a giocarsi la promozione in serie B.
Per l’occasione, mister Baldini, dopo la battuta d’arresto di Catanzaro, non ha riproposto il solito 4/3/3 ma un inedito 4/3/1/2 confermando ancora Martinez tra i pali, malgrado qualche critica giunta al ragazzo colpevole di aver preso gol sul suo palo a Catanzaro.
Confermati gli esterni Pinto e Calapai ma tornava accanto a Silvestri Giosa anche perché Tonucci non e’ stato convocato perché positivo al Covid.
A centrocampo spazio da titolare, dopo lo stop per la giornata di squalifica, a Welbek con a fianco Maldonado e Izco ma e’ l’attacco che presentava delle perplessità con Dall’Oglio in posizione di trequartista e Golfo e Reginaldo in avanti. Assente non previsto Russotto per un infortunio durante l’allenamento come pure Piccolo e Sarao, diciamo il trio dei titolari.
La Casertana si proponeva con uno schieramento a quattro dietro che non ha brillato in questa stagione ma con un attacco pericoloso che vedeva in contemporanea Castaldo, Longo e Cuppone, quest’ultimo già a segno per quattordici volte.
Al fischio dell’arbitro Marini, il Catania prendeva il pallino del gioco e dopo pochi minuti andava pure a segno con Golfo, ma in posizione irregolare.
Tuttavia era la premessa al gol, stavolta regolare, complice il portiere avversario che di pugno infilava la sfera in rete su tiro di Calapai.
La flebile reazione dei falchetti era subito spenta dal centrocampo rossazzurro coriaceo, compatto e quando qualche palla riusciva a sfuggire in quella zona del campo, la coppia difensiva Giosa e Silvestri, con lucidità impressionante, riusciva a lanciarla in avanti mediante geometrie perfette o disegnando sul terreno di gioco traccianti rasoterra su cui si gettavano Maldonado e Dall’Oglio che ricamavano per i terminali offensivi Golfo e Reginaldo che sembrava aver trovato l’elisir della giovinezza.
Al diciottesimo, un contrasto tra Welbek e Izzillo determinava l’uscita anzitempo di quest’ultimo dal campo per Matese e la Casertana perdeva pure uno dei suoi uomini più in forma.
Al trentacinquesimo, proprio Reginaldo su passaggio di Pinto, si incuneava in area e, dopo una finta di corpo, sbilanciava il difensore insaccando sul palo più lontano dove l’incolpevole Avella non poteva arrivare.
Il secondo gol sembrava tramortire i campani ed Il duplice fischio di Marini mandava le squadre negli spogliatoi.
La ripresa iniziava con la Casertana in avanti in cerca del gol che poteva riaprire la partita ma troppo organizzato oggi questo Catania e tanto evanescente la Casertana per sperare di sorprendere la difesa etnea: solo Longo, al sessantesimo ci provava ma Martinez parava e quello restava l’unico pericolo per il portiere rossazzurro in tutto l’arco del match.
Sei minuti prima, Maldonado su punizione centrava l’incrocio dei pali con Avella battuto.
Al settantacinquesimo arrivava il tris per merito di Giosa che su azione da calcio d’angolo segnava di testa il gol del 3/0, calando anticipatamente il sipario sull’incontro con il Catania pago a far melina in mezzo al campo e gli uomini della Casertana ad aspettare il triplice fischio liberatorio dell’arbitro.
Nel secondo tempo, spazio dalla panchina a Rosaia, Albertini, Manneh, Vrikkis e Zanchi per Izco, Golfo, Reginaldo, Welbek e Pinto.
Vittoria meritatissima e sorprendente Catania per l’approccio alla partita, sempre lucido e impeccabile con tutti i giocatori sicuri in ogni circostanza come se conoscessero a memoria le trame da tessere su ogni azione.
Un Catania che finalmente ha una identità ed un gioco palla a terra da noi tutti auspicato e che all’occorrenza, grazie ai lanci millimetrici di Maldonado, si propone anche con queste alternative micidiali.
Sembra che mister Baldini abbia perfettamente lavorato sulla testa dei suoi ragazzi galvanizzandoli e caricandoli ed e’ un piacere veder correre e lottare in campo i non più verdi con lo spirito dei ragazzini.
Adesso ci aspetta il Foggia ed una vittoria si rende necessaria per consolidare il quinto posto, atteso che le Vespe campane non vogliono mollare la presa e poi spazio ai play off e chissà se non vedremo tornare la Casertana al Massimino per la prima sfida, oppure riceveremo il Palermo per la rivincita che aspettiamo.
23 Commenti per “Catania in scioltezza”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
È proprio così…..come ha scritto nell’articolo raggio libero. di “un Catania in scioltezza “evidentemente la cura Baldini funziona benissimo non solo sui i numeri , ma anche sulla qualità del gioco espressa dai giocatori rossazzurri , Domenica ci sarà l’ultimo atto di campionato da lì sapremo da che posizione andremo a disputare nei playoff , se da un matematico sesto posto o da quinti oppure addirittura da un quarto posto sperando in un ulteriore scivolone da parte dei baresi
Oggi mi sono divertito, titolo azzeccatissimo “Catania in scioltezza”.
Maldonato uno dei migliori in campo, Calapai e Pinto non da meno. Speriamo in una ulteriore vittoria, per confermare il 5° posto, anche il 4° potrebbe arrivare.
Questa è la conferma che il cambio allenatore ha resuscitato una squadra in declino.
Buonanotte a tutti
Gran bel Catania. Gli uomini sono sempre quelli anzi ieri mancava l’attacco titolare ma in solo un mese questa squadra con Baldini si e’ trasformata. Cosa abbia fatto non lo so ma ieri si trovavano a meraviglia e sembrano recuperati anche dal punto di vista fisico. E mentale.
Non credo che possiamo chiudere al quarto posto perché il Bari giocherà in casa con il Nis egli è ed avrà due risultati su tre perché a pari punti con noi ha il vantaggio degli scontri diretti.
Ottimo articolo Raggio Libero.
Mi chiedo come mai Raffaele non voleva Maldonado titolare. È un piacere vedere i suoi passaggi e i lanci millimetrici.
Con lui in campo si gioca palla a terra mentre in precedenza si vedevano lanci in avanti alla “viva il parroco”.
Beh, non c’è che dire: tutto un altro Catania!
Adesso aspettiamo tutte le novità, che possono essere i 2 punti di penalizzazione, la vicenda Tacopina e l’ultima di campionato con il Foggia.
Sempre Forza Catania.
Questa e’ la lettera di wJoe Tacopina……grazie burocrati del comune di Mascalucia e dell’agenzia delle entrate, :Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Joe Tacopina con cui annuncia il recesso dal contratto di gennaio e la volontà di una nuova negoziazione e chiusura dopo la fine del campionato.
“Molti giornalisti e tifosi mi hanno scritto chiedendomi di dare un segnale, dunque anche se avevo scelto il silenzio per permettere a SIGI di lavorare senza pressione, ora è mio compito ed è quasi mio dovere chiarire alcune informazioni non accurate che ho letto sugli organi di informazione, nel corso delle ultime settimane, a proposito del closing per l’acquisizione del Calcio Catania.
Queste informazioni poco accurate alterano i fatti e confondono il lettore.
La cronaca è ben diversa ed i passaggi effettivi della vicenda sono inconfutabili.
Dopo molti mesi di negoziazioni, abbiamo firmato il contratto preliminare nel gennaio 2021.
La chiusura dell’accordo, come noto, era prevista per il 26 febbraio.
Ero pronto a chiudere in tale data e avevo dato prova di possedere i fondi necessari, come richiesto dal contratto; SIGI non era pronta ed in grado di procedere, in quella data, perché non possedeva i molti documenti richiesti, incluse le fondamentali certificazioni attestanti la riduzione del debito.
Abbandonare il progetto sarebbe stato nel pieno dei miei diritti legali ma non lo feci per amore della squadra, della città e dei tifosi.
Diedi conseguentemente a SIGI, apprezzando la predisposizione e l’intenzione di raddoppiare gli sforzi per ridurre il periodo necessario, andando oltre le difficoltà legate anche ai tempi tecnici e burocratici, un’estensione di 60 giorni di tempo fino al 26 aprile, nuovo termine in chiave closing.
In aggiunta e con grande volontà di collaborare, mi sono successivamente impegnato al fianco di SIGI per garantire il pagamento degli stipendi e il rispetto di altre scadenze, inviando 800.000 dollari.
Si è trattato di un grandissimo rischio personale, non essendo proprietario del Calcio Catania, ma l’ho affrontato senza esitare perché amo la città e la squadra e perché desidero mantenere vivo il club.
Quando mi è stato chiesto di selezionare il nuovo allenatore, ho scelto Baldini, in quanto lo conoscevo e sapevo che sarebbe stato la persona giusta. La scelta è stata apprezzata anche dai dirigenti del Calcio Catania.
Ribadisco nuovamente, l’ho fatto per il mio grande attaccamento alla squadra e alla città.
Questa scelta, inoltre, era strettamente legata alla consapevolezza che avremmo firmato l’accordo di cessione il 26 aprile.
Dieci giorni prima della chiusura del 26 aprile, è ovvio in questo genere di negoziazione, era assolutamente necessario ricevere tutti i documenti, a riprova che tutte le 12 condizioni del contratto erano state raggiunte.
Non ho ricevuto questi documenti da SIGI nè il 16 aprile nè il 26 aprile: riconosco l’impegno e non dubito della volontà ma sul piano economico e giuridico, in base al contratto, era necessario produrre gli atti, non le rassicurazioni.
Il Calcio Catania è cuore anche per me, sebbene qualcuno abbia giocato a lasciare intendere altro, e lo è perché sogno di poter guidare la riscossa del Catania, ma la riscossa del Catania potrà arrivare soltanto se l’azienda sarà solida: non bastano le rassicurazioni ma ci vogliono attestazioni, documenti e certificazioni, a fronte di piani industriali articolati nei minimi dettagli.
Io e il mio gruppo di lavoro abbiamo ricevuto email informali con vari aggiornamenti sulle situazioni pendenti, segnale apprezzabile ma insufficiente: ancor oggi non abbiamo i riscontri ufficiali, fondamentali e ineludibili, per chiudere. Si tratta, in particolare, di documenti necessari al tribunale per approvare il piano di riduzione del debito, che è fondamentale per l’iscrizione al prossimo campionato.
Anche per quanto riguarda la riduzione del debito da parte degli organismi regionali competenti, non abbiamo ancora ricevuto nessun documento formale, solo una email informale da parte di SIGI: nella stessa, viene affermato che la riduzione ci sarà ed è certamente un elemento molto importante, ma al contempo si sottolinea la necessità dell’approvazione della sede dell’Agenzia delle Entrate di Palermo, non ancora ottenuta.
Per la seconda volta, quindi, SIGI non si ritrova, purtroppo, nella condizione di soddisfare gli obblighi indispensabili per la chiusura.
Una delle principali ragioni per la quale volevamo chiudere e prendere controllo del Calcio Catania da subito è la necessità di programmare i cambiamenti relativi alla prossima stagione, sia nel settore sportivo che in quello manageriale, ma i continui rinvii non rendono più possibile questa pianificazione.
Se ci sarà un closing, a questo punto, potrà verificarsi soltanto dopo la fine del campionato.
Non essendo SIGI riuscita a soddisfare in tempo, nelle due circostanze citate, le clausole contrattuali sostanziali, ed essendo così tecnicamente impedita la chiusura, siamo infine costretti a recedere dal contratto firmato a gennaio.
Nonostante il fatto che ancora una volta io abbia pieni diritti legali di abbandonare il progetto completamente, questa è l’ultima cosa che voglio fare e sono fiducioso di poter negoziare un nuovo accordo con SIGI, con date e scadenze più realistiche e comunque aggiornate alla luce della burocrazia. I termini del contratto dovranno essere modificati in base alla nuova situazione, vista la mancata chiusura nelle date previste.
Questo dipenderà tutto da SIGI e dal suo lavoro, che seguo con rispetto e attenzione, ma voglio essere chiaro sul fatto che ho passato 8 mesi viaggiando ogni volta che era necessario verso Catania e ho investito quasi un milione di euro in costi e spese, cercando di chiudere questo accordo. Sarei veramente deluso e rammaricato se questo accordo per l’acquisizione del Catania non si concludesse positivamente. Sono ancora a disposizione e sto lavorando con SIGI ed i suoi rappresentanti, sto facendo tutto ciò che è in mio potere per fare in modo che l’accordo si firmi.
Forza Catania sempre”
JOE TACOPINA
Sotto il profilo formale Tacopina ha ragione rescindere il contratto scaduto per la seconda volta ieri 26 aprile. Sapevamo già tutto concluso con l’Erario invece ancora manca l’Ok definitivo della Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate; idem Comune di Mascalucia che ancora non ha fatto niente.
Quanto scritto da Tacopina lo interpreto come ultimatum per tutti coloro che hanno perso tanto tempo guardando dalla finestra e nello stesso tempo per avvisare la Sigi che è ancora disposto ma rinegoziando tutto: A mio parere Tacopina visto che non è un benefattore non intende più riconoscere alla Sigi la cifra scritta nel contratto preliminare firmato in gennaio e non accollarsi le perdite maturate da gennaio a Maggio.
Vi faccio solo una domanda?……Ma cosa hanno fatto di male i tifosi del catania per meritare tutta questa incertezza?….e poi una domanda a te ..Mexxican….non so tu…..ma….a me fa male il braccio con sto bicchiere in mano!!
Sembrava tutto fatto con l’agenzia delle entrate ed invece si scopre che l’abbattimento del debito con l’erario deve avere l’avallo dell’agenzia regionale delle entrate e chissà, magari poi di quella nazionale, poi del ministro dell’economia, poi del capo del governo e magari della commissione europea.
In tutto questo anche Mascalucia dorme sogni profondi e nessuno che li svegli.
Chi in tutto questo e’ parte lesa sono i tifosi.
Una domanda: ma senza Tacopina la Sigi ce la fa ad andare avanti con le sue gambe?
Cataneseanapoli senza Tacopina o qualche altro che mette i soldi la Sigi non credo che abbia la forza per andare avanti con le sue gambe. Cmq ancora la partita non è terminata ed è prematuro farsi prendere dallo sconforto.
Buona serata a tutti, l’intervento di Tacopina giuridicamente e moralmente non fa una grinza, Sigi dichiara di mancato avveramento dei presupposti e non mancata presentazione della documentazione nei tempi concordati. Tale dichiarazione per quel che interpreto mi sembra un po’fuorviante ( tu Sigi prendi impegno con scadenza di presentare relativi documenti ma non li consegni all’acquirente, nonostante non dipenda dalla tua volontà non ottemperi a un requisito essenziale del preliminare. Detto ciò credo che Tacopina abbia ancora intenzione di rilevare la società Calcio Catania, ma per motivi che magari non conosco abbia voluto sottolineare gli impegni presi e forse pungolare chi ha responsabilità in merito.
Ciao a tutti, credete che dopo che Tacopina ha già speso soldi, viaggi ecc… Chiuda la porta, io penso che entrambi sigi e tacopina stanno cercando con questi messaggi di sensibilizzare chi di dovere a sbrigarsi,sollecitare affinché tutto si risolva velocemente
A mio avviso questi msg non sono frutto di una strategia concordata tra Sigi e Tacopina per sensibilizzare e vanno anche oltre le righe. Tacopina ha rescisso e chiede di riformulare l’accordo quindi alla base ci sono differenze di importi da sborsare rispetto a quanto pattuito in precedenza.
Se il buongiorno si vede dal mattino “ iu a viru sempri chiu’ janca “ una lunga è interminabile telenovela che oramai è ldiventata noiosissima , Vale che dire la bottiglia lo rimessa al suo posto mi sa che la userò per altri eventi……????
E si la bottiglia e i bicchieri devono aspettare, purtroppo giusto Vincenzo Tacopina non è fesso e i soldi sono tanti, certo che diventa sempre più ingarbugliata e difficile questa situazione, sembra una telenovella, mi è venuto in mente di pensare a una strategia, ma non si capisce più nulla o quasi, saluti a tutti
In questi lunghi mesi troppi hanno parlato e spesso a sproposito. Ovviamente ci sono degli interessi tra le parti e anche la burocrazia purtroppo non aiuta. Come dice Vincenzo, Tacopina non è giustamente un benefattore e sotto il profilo formale è in regola. Questa atmosfera non ci voleva in un momento delicato del campionato con i play off alle porte. Speriamo bene
La risposta della SIGI (ma chi della società l’ha scritta e magari forse non era neppure concordata) potrebbe allontanare le parti ma spero che ciò non accada.
Bene la lettera di Ferrau’ che cerca di riparare a quella impulsiva di altri la sera prima. Comunque speriamo bene e che , chi di dovere, pilastro della burocrazia, si dia una mossa.
Concordo con Catanese a napoli infatti a risposta della Sigi è stata scomposta e per certi versi anche poco professionale. Tacopina ha solo comunicato che, non per sua colpa, i patti del preliminare sono scaduti ed è disponibile a riprendere il discorso rinegoziando tutto e questo ha fatto perdere le staffe alla Sigi perchè consapevole che rinegoziare significa rinunciare ad una bella cifra dei soldi che hanno messo dentro.
come sempre bla bla bla bla bla
per vendere una squadretta come il Catania si fa un macello. E mai possibile che questa sqaudra iscritta a un campionato professionistico non si sa come siano i libri contabili?
Tacopina non ho capito come mai ha tutto questo amore per il Catania…………………………
Lo sa che il Catania ha dei debiti verso lo stato! In america questi debiti si pagano! In Italia invece no?
Vediamo come va a finire. Ma sta storia sta stancando come la storia di Puvirenti……………….. una comica senza fine!
Per mio pensiero personale Tacopina Team vuole vedere fatti non promesse. Sborsare 20/30 milioni (anche se rateizzati) in lega Pro già è una follia , ma se oltretutto non hai certezza e definizione del debito la cosa si complica e aumenta il rischio. Anche perché non è una sola persona a dover acquistare la società.
Io ormai ho perso le speranze troppi rinvii è da mesi che si pensava si arrivasse al closing.Ho paura che Tacopina alla fine acquisterà il Palermo
Alla luce delle ultime notizie che indicano il rifiuto della sigi a rimodulare il contratto con Tacopina ……affermando di potercela fare da soli…..beh li etichetta un po’ come degli sprovveduti che hanno fatto il passo piu’ grande della gamba….un po’ come un bambino di 7 anni che litiga con i genitori dicendo che puo’ continuare a vivere da solo !!!!!!!….o se preferite ad un giocatore di poker che vuole bleffare non ricordando pero’ che aveva già fatto vedere le carte che aveva in mano al suo avversario :
Il campionato di avvia alla fine è comune ed agenzia entrate di Palermo ancora non buttano ufficialmente le carte in tavola. Senza dati certi sulle riduzioni/ rateizzazioni sui principali macigni del debito, Tacopina non intende firmare.
E la telenovela continua
Solita partita del Catania Che si è svegliato troppo tardi per un misero pareggio contro il Foggia che tra l’altro incontreremo subito nel primo turno dei playoff essendo arrivati sesti, comunque vederlo le immagini di Ternana-Juvestabia secondo me è da ufficio inchieste buonanotte a tutti ❤️????