L’immeritata sconfitta interna di sette giorni fa ha lasciato l’amaro in bocca ma non ha preoccupato più di tanto tecnico, squadra e tifosi per come e’ giunta, mentre le vere preoccupazioni tendono l’orecchio ad altre realtà’ pubbliche, con la partita forse definitiva fissata per il 21 dicembre che sarebbe peraltro inutile se non si ottemperasse nel termine imperativo del 16 dicembre al pagamento delle competenze ai calciatori, per non incorrere nella esclusione dal campionato in corso.
Imprescindibile quindi, nel poco tempo a disposizione, che la Sigi stringa i tempi per agevolare ed assicurare un passaggio del testimone ad altro gruppo o lavori in simbiosi con esso per difendere la matricola e la storia del Calciocatania 1946.
Tra tante incertezze, le certezze per la gara di oggi erano rappresentate dal rientro tra i titolari di Moro e Claiton senza i quali l’attacco e la difesa si sono dimostrati spuntati e deboli.
Peccato per il centrocampo anche oggi senza Greco tra i titolari ma seduto in panchina, così come pesano le assenze ancora di Piccolo e Pinto infortunati e di Russotto squalificato.
Partita importante per i tarantini che ancora non hanno digerito la mancata promozione in serie B nel 2002 per non essere riusciti a ribaltare il gol di Fini e partita sentita anche dalla squadra che voleva mantenere imbattuto lo Iacovone che da sei mesi non conosce sconfitte.
Per la partita di oggi mister Laterza non poteva contare sui difensori Benassai e Riccardi per squalifica e sul centrocampista Diaby e gli ex Saraniti e Falcone per infortunio,.
Al 4/2/3/1 dei pugliesi mister Baldini riproponeva in solito 4/3/3 e agli ordini del signor Longo le due squadre partivano vogliose di riscattare la sconfitta interna il Catania e di conquistare i tre punti il Taranto, dopo due sconfitte esterne di fila contro Avellino e Monopoli.
Partenza lenta delle due squadre con il Taranto che attendeva gli ospiti nella propria metà campo, pronto a raddoppiare i portatori di palla etnei ma dopo quattro minuti il difensore Ferrara era costretto ad uscire per infortunio muscolare sostituito da Di Maria che da subito si faceva notare su Calapai, pronto a chiudere una sua incursione sulla fascia.
I centrocampisti rossazzurri soffrivano le marcature avversarie e non riuscivano a costruire il gioco, perdendo qualche pallone di troppo.
Al quattordicesimo svolta della partita con Giovenco che su ribattuta della difesa indovinava il tiro della domenica aiutato dal palo che spingeva il pallone oltre la linea bianca.
Il Catania ripartiva con più ardore e pochi minuti dopo, su cavalcata di Ceccarelli, la palla andava a Russini che, libero da difensori, calciava a colpo sicuro ma il portiere Chiorri riusciva a deviare in angolo.
Il Catania spingeva ma non risultava pericoloso fino ad un tiro fuori al minuto trentatré di Ceccarelli che terminava a lato.
Sette minuti dopo era il Taranto a farsi pericoloso per un errore difensivo di Zanchi che consegnava nell’area piccola il pallone ad un avversario che calciava sulla traversa.
Dopo un tiro fuori di Monteagudo, il primo tempo si chiudeva al termine di tre minuti di recupero.
La ripresa iniziava con Sipos a fianco di Moro per Izco e il Catania, con un coraggioso 4/2/4, metteva le marce alte alla ricerca del pareggio ma era il Taranto a raddoppiare con Civilleri che si trovava il pallone sui piedi a traiettoria libera, per l’atterramento in area di Calapai ad opera di Giovenco, non sanzionato dall’arbitro.
L’immediato raddoppio non abbatteva l’elefante che con grinta e coraggio si buttava in avanti e i nostri al sessantunesimo accorciavano le distanze per merito di Sipos, bravo a resistere alla pressione di due avversari ed a scavalcare Chiorri con un pallonetto ravvicinato.
Baldini ci credeva e al sessantacinquesimo sostituiva gli esterni bassi Calapai e Zanchi con Albertini e Greco.
La mossa risultava vincente perché i rossazzurri gestivano la partita, spingendo quando trovavano dei varchi utili come quello per Ceccarelli che poi dalla sinistra calciava un pallone rasoterra per Moro che veniva atterrato da un difensore al minuto settanta e dal dischetto, il centravanti padovano, spiazzava Chiorri e pareggiava portando il suo bottino a quattordici gol.
La partita in questa ripresa si faceva maschia, perché tutte e due le squadre volevano i tre punti, ma era il Catania la formazione che sembrava messa meglio in campo con un gioco palla al piede ad iniziare dalla difesa per gli esterni bassi ancora freschi ad innescare le ali per gli spunti a favore della coppia di attacco e su uno di questi, a sette minuti dal novantesimo, era Russini ad avere la palla buona ma il suo colpo di testa veniva parato dal portiere.
Sul finire anche Rosaia e Cataldi in campo per uno stanco Maldonado e per Provenzano, vittima di un calcio di Italeng.
Al quarto minuto di recupero dei sei concessi dal signor Longo, su calcio d’angolo, Bellocq faceva esplodere lo Iacovone insaccando di testa per il gol della vittoria su altra macroscopica disattenzione etnea.
Ultimo brivido allo scadere una punizione dal limite di Russini che si spegneva sulla barriera.
Finiva così una partita che lascia il Catania con l’amaro in bocca per il risultato che non premia i ragazzi della gagliarda prestazione evidenziata sul terreno di gioco e del meritato pareggio conquistato in un campo difficile ed ancora inviolato da sei mesi.
Spiace dover constatare che riusciamo a perdere ancora una volta, l’ennesima, nei minuti finali per erroracci che lasciano sconcertati per la costante ripetitività con cui si verificano.
Occorre provvedere ad aggiustare la linea difensiva evitando nel finale cali di concentrazione e regali di palloni pericolosi agli avversari perché e’ assurdo non trovare oggi un insufficienza in pagella pur avendo perso un match che si poteva tranquillamente non pareggiare ma vincere.
Basta con i Karakiri. Adesso pensiamo al Potenza.
12 Commenti per “Altra beffa finale”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Tanto per cambiare ……. evidentemente le pugliesi non ci portano bene 😌, ma anche contro l’Avellino il Campobasso ( forse dimentico qualche altra partita) , ma la musica non cambia è sempre la stessa , chissà cosa ci succede dopo il novantesimo ? Misteri del calcio. La verità è che continuiamo a regalare punti agli avversari. Pienamente d’accordo con l’articolo, e un saluto a raggio libero
Cosa dire non si può perdere in questo modo sembra che sia stata fatta una fattura non è facile digerire una sconfitta da come è avvenuta speriamo che più Avanti non succederà un salutone a raggio Libero e forza Catania nonostante tutto
Cosa dire non si può perdere in questo modo sembra che sia stata fatta una fattura non è facile digerire una sconfitta da come è avvenuta speriamo che più Avanti non succederà un salutone a raggio Libero e forza Catania nonostante tutto❤️💙
La zona Cesarini sta diventando letale per il Catania, quanto rammarico c’è per i punti persi sinora.
Ottima disamina Raggio Libero.
Purtroppo troppi punti persi nei minuti finali, forse come non mai.
Troppi i gol subiti.
Una squadra che però ci fa ben sperare perché impegno ed intensità non sono mai mancate.
Speriamo che una volta rientrati tutti gli effettivi i risultati tornino di nuovo.
Maldonado e una schiappa… continua errori su errori…e poi e sempre la maledizione del recupero che puntualmente non riescono mai a chiudere in bellezza.. sempre gli stessi errori.. sempre sbavature grossolane a sfavore mai succede ai avversari..che imbroccano passaggi indovinati e tac..fanno gol su una difesa che e il tallone d’Achille per ex attaccanti e non fatto sta che si continua sempre e maledettamente su questo solco… peccato perché le fatiche profuse su 90 e passa minuti si buttano alle ortiche.. squadra poco furba re ingenua..Baldini deve registrare e subito questa falla tamponando con gente che sa difendere e non con i soliti giocatori.. piuttosto li prenda dalla primavera..anche perché i punti persi peseranno come un macigno in vista della prossima penalità che arriverà puntualmente e che porterà la squadra in zona retrocessione… insomma c’è da lavorare sodo su questa difesa che fa acqua da tutte le parti… bisogna sperare nelle giornate di Grazie….invece nulla e dire in attacco con un ritrovato sipos e Ceccarelli..e un moro determinante..
Concordo in tutto con voi . Piu’ che ingenui polli . Abbiamo perso 9 punti negli ultimi minuti e se a gennaio Moro torna al Padova, (speriamo di no) solo lì perché non potrebbe giocare sino a giugno in altre squadre, avremo anche problemi in attacco.
A gennaio se ci saremo ancora, occorreranno due buoni difensori e un buon centrocampista e se Maldonado vuole andarsene acqua davanti e vento di dietro
Di Marzio su ItaSportPress conferma la mia impressione che i disastri difensivi causati dagli errori dei singoli dovrebbe rientrare tra i compiti degli allenatori per evitarli. Chi meglio di Baldini conosce i limiti dei suoi giocatori in difesa ? non può affrancarsi dicendo che certi errori non sono allenabili e dicendolo conferma che non è riuscito a mettere una toppa. I difensori sono quelli che sono e lui è il primo a saperlo e nonostante questo continua a schierare Maldonado in una zona del campo che non aiuta di sicuro i difensori oltre a regalare agli avversari un assist man a loro favore. Baldini deve ricordare che nelle prime 6 partite abbiamo fatto solo 4 punti e solo inserendo a Catanzaro Moro, Greco e Sala che stavano in panchina la squadra è riuscita ad avere una forma più decente. Il vero guaio, a mio avviso, è il credo calcistico di Baldini 4 3 3 inteso come calcio spettacolo e non avendo trovato altre soluzioni da ordini ai giocatori di giocare sempre per costruire perdendo di vista che alcuni uomini che allena non hanno la padronanza e l’esperienza per farlo. Speriamo di non dover attendere altre sei partite per vedere miglioramenti in difesa.
Maldonado continua a giocare nonostante abbia ampiamente dimostrato i suoi limiti sia in fase di impostazione che in quella di contenimento. A questo punto mister Baldini penso debba trovare alternative, inserendo elementi capaci di dare supporto alla difesa e maggior equilibrio in quella zona del campo. Questa maledizione degli ultimi minuti dovrà finire !!!
La Sicilia – Presto a Catania i rappresentanti di una cordata araba interessata
Antonio Costa ANTONIO COSTA 24 NOVEMBRE 2021 – 11: 05
Sul quotidiano “La Sicilia” di oggi si prende in considerazione una ipotesi suggestiva trapelata negli ultimi giorni, spesso evocata con ironia dai tifosi del Catania come ultima spiaggia per la sopravvivenza del club etneo.
Secondo il giornale etneo, infatti, sono attesi in città i rappresentanti di una cordata araba che avrebbe mostrato interesse per la società rossazzurra e che presto dovrebbero incontrare i soci di Sigi. ( Sarà vero? )
Per la cordata Araba non ci credo, non vorrei che sia una mossa che rechi più danno e faccia scappare gli inglesi, e si resta perdenti e falliti booh! Saluti a tutti
Ovviamente è solo un mio pensiero
Grande Moro che risulta sempre letale ma oggi è stato Russotto quello che ha cambiato il corso della partita.