L’euforia della vittoria con i rivali rosanero, ci ha accompagnati in questa settimana che ha visto ultimare i pagamenti previsti per poter ancora continuare un campionato dignitoso in questo girone veramente povero di squadre big e che vede ancora in testa un Bari forte più delle lacune delle avversarie che di se stesso.
Peccato non aver avuto a disposizione un Silvestri dello scorso anno, con lui in campo qualche golletto regalato negli ultimi frangenti dei match magari non sarebbe arrivato, e se la società fosse riuscita ad anticipare di qualche giorno l’esborso di quanto dovuto ai propri tesserati, la squadra sarebbe stata a ridosso dei galletti e poteva legittimamente sognare la promozione alla categoria superiore ma così non e’ stato e difficilmente lo sarà.
Non resta che assaporare stille di gioia e felicità che questi ragazzi stanno regalando a noi tifosi partita dopo partita, sino a questa odierna che chiude il girone d’andata in quello stadio distante novanta chilometri circa dalla città di Catania, vietato ai residenti della provincia etnea dalle autorità di pubblica sicurezza.
Un Messina in crisi di identità’, gioco e risultati, per questo molto pericoloso, in cerca di riscatto davanti ai propri tifosi per una vittoria che poteva riaccendere quell’entusiasmo lontano e perduto e determinare qualche passetto in avanti in classifica, è sceso in campo con Lewandowski, Carillo, Fantoni, Mikulic, Rondinella, Fazzi, Fofana, Simonetti, Damian, Adorante e Balde.
Mister Baldini ha risposto schierando una difesa priva di Monteagudo squalificato sostituito da Ercolani con Stancampiano tra i pali ed esterni bassi Calapai e Pinto.
Centrocampo affidato a Maldonado in ripresa con a fianco Rosaia e Greco ed in avanti, assente Russini anch’egli per squalifica e Ceccarelli fuori oramai dal progetto etneo per scelta personale, il tecnico etneo ha riproposto a destra Biondi e a sinistra Piccolo con il solito Moro al centro dell’attacco.
Il Catania prendeva da subito le redini del gioco ma appariva lento ed impacciato con i due esterni di attacco più a giocherellare con la palla che ad effettuare quelle accelerazioni necessarie per liberare al tiro Moro, oggi efficacemente marcato a vista dai difensori avversari pronti al raddoppio su di lui, ma nessun compagno riusciva a liberarsi per calciare il porta.
Unico a provarci da corner Claiton ma Lewandoski si superava deviando in angolo,
Al ventesimo frittata di Stancampiano che su tiro di Damian parava in due tempi ma poi si lasciava sfuggire il pallone che da due passi veniva messo in rete da Rondinella.
Il Catania riprendeva a macinare il suo gioco lento mentre il Messina prendeva fiducia sostenuto dalla propria curva sugli spalti. Anche il centrocampo appariva privo di quegli spunti utili ad innescare Moro che non riusciva a toccare un pallone su quei pochi pervenuti, a parte un tiro allo scadere del primo tempo, calciato alle ortiche dal centravanti rossazzurro.
La ripresa iniziava con due cambi per il Catania: fuori Piccolo ancora in ritardo di condizione fisica e Biondi, poco incisivo per tutto il primo tempo e dentro Russotto e Sipos allo scopo di portare più peso in avanti ma era ancora il Catania a rischiare sulle ripartenze dei giallorossi ma, per fortuna, gli attaccanti non ne approfittavano.
Lo spettro della partita contro il Latina sembrava aleggiare sul manto erboso sebbene il Catania appariva più solido e con maggiori qualità tecniche complessive rispetto agli avversari.
Al sessantacinquesimo minuto Baldini sostituiva Maldonado e Pinto, oggi apparso al di sotto delle sue potenzialità, con Provenzano ed Albertini e dieci minuti dopo uno splendido tocco di Moro liberava Sipos che calciava sulla traversa con il portiere scavalcato dalla palla che ritornava in campo sui piedi di Albertini lesto a scaraventarla in rete senza fronzoli.
Partita riacciuffata ma la soddisfazione durava solo tre minuti perché la solita difesa rossazzurra consentiva al neo entrato Marigean di calciare all’angolino indisturbato, trovando Stancampiano poco reattivo.
Il nuovo vantaggio spingeva il Catania nuovamente avanti e stavolta il gol era tutto di Sipos, lesto a toccare il pallone anticipando l’uscita del portiere ospite e riportando la gara in pareggio.
Dopo il pari, ultima sostituzione in casa etnea con Zanchi al posto di Pinto anche lui oggi apparso poco propositivo sulla fascia di competenza ma l’ultima azione prima del novantesimo era di marca giallorossa, con Adorante che calciava fuori di poco.
I cinque minuti di recupero non cambiavano il risultato che rimaneva ancorato sullo 0/0, decretando un pareggio che alla fine serve poco ad entrambe le squadre.
Un Catania poco incisivo a causa dell’assenza di Russini, unico al momento che in posizione di esterno d’attacco riesca a velocizzare le giocate, creando quegli spazi che consentono a Moro di inserirsi anticipando i difensori avversari.
Merito al Catania che per ben due volte e’ riuscito a riprendere il pareggio anche se bel lontano come forma e incisività dalla squadra che abbiamo ammirato contro il Palermo.
Un punticino che muove la classifica e che porta il Catania al giro di boa con ventiquattro punti, ventisei in campo, al dodicesimo posto in classifica, decimo posto guadagnato sul terreno di gioco e che poteva addirittura rientrare tra le squadre in posizione di play off se la difesa avesse risposto in maniera più efficace in alcune partite.
Adesso mercoledì Catania nuovamente in campo per la prima partita del girone di ritorno contro il Monopoli che ci fece abbastanza male alla prima di campionato.
22 Commenti per “Il pareggio arriva dalla panchina”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Ottimo articolo Raggio Libero.
Un pareggio che ci può stare visto come si erano messe le cose.
Stancampiano, Piccolo, Biondi e Maldonado se non avessero giocato sarebbe stato meglio.
Baldini ha cambiato bene e i gol sono venuti dai cambi.
Bene Sipos che ha messo lo zampino in tutti e due i gol.
Le assenze di Russini e Monteagudo si sono sentite.
D’accordo con l’articolo scritto da raggio libero , un Catania ancora con l’euforia in testa dopo stra meritata vittoria nel derby vinta contro i rosanero , infatti il primo tempo un Catania non pervenuto complice anche l’assenza di russini è la presenza dì alcuni giocatori non proprio informa in primis piccolo , poi per fortuna il secondo tempo Baldini a azzeccato i cambi la partita è cambiata che ha portato un pareggio tutto sommato giusto . Purtroppo ancora una volta continuiamo a subire dei gol per colpa della nostra difesa a gennaio urge un buon centrale difensivo, comunque credo che i playoff sono alla nostra portata
Baldini se vuole vincere contro il Monopoli deve rimettere Sala in porta, Biondi a dx e non a sx come oggi a Messina, Provenzano e Zanchi al posto di Maldonado e Pinto. Stesso trio d’attacco utilizzato contro il Palermo con un centrocampista in più per dare la possibilità a Greco di svariare per tutto il campo senza lasciare vuoti dietro. Sipos, Russotto, Albertini, Ercolani e Ropolo da giostrare a partita in corso e considerando anche la lunga sosta per il momento lasciar perdere il minutaggio di Piccolo, Pinto e Maldonado che probabilmente a gennaio cambieranno aria. Capisco che gli errori individuali li commettono tutti e che non sono allenabili ma se qualcuno si potrebbe evitare, quando è possibile, facendo giocare chi statisticamente ne commette meno fa parte del lavoro di chi allena.
CRONACA
Aggrediti giornalisti catanesi all’esterno dello stadio di Messina
Scritto da Redazione
19 Dicembre 2021
aggrediti catanesi messina
Momenti di tensione oggi prima del derby tra Messina e Catania allo stadio Franco Scoglio per due giornalisti catanesi. Federico Lo Giudice e Ivano Teodoro sono stati aggrediti da un gruppo di facinorosi sostenitori del Messina. Salvati solo dall’intervento determinate di uno steward che, a sua volta, è stato colpito.
acqua la fonte sabrinella
L’episodio, già di per se gravissimo, diventa clamoroso perché l’aggressione è avvenuta nel punto del terzo prefiltraggio che serve per accedere allo stadio. In sostanza in una zona in cui certe persone non dovrebbero stare.
Il racconto di quanto accaduto affidate alle parole di Ivano Teodoro: “Dopo aver superato i primi due checkpoint di prefiltraggio, – spiega Ivano Teodoro – la macchina di “Unica sport”, con a bordo me e Federico Lo Giudice, è stata circondata ed aggredita da circa 10 ultras messinesi a bordo di vari scooter e riconducibili, dalle felpe indossate, al gruppo “Testi Fracidi” della curva sud giallorossa. L’intenzione era di strappare dal collo la sciarpa rossazzurra che Federico indossava per ragioni climatiche e non certo campanilistiche”.
Come detto, fondamentale per l’incolumità dei due giornalisti, l’intervento di uno steward.
“Il tentativo – prosegue Teodoro – è stato reso vano, fermandosi a spintoni e tentativi falliti di percosse, dall’intervento di uno steward che si è posto tra noi ed i facinorosi, permettendoci di svicolare e raggiungere la postazione delle Forze dell’Ordine che, grazie al contributo della DIGOS di Catania e di quella di Messina, si sono subito adoperate per dare un volto ai protagonisti di questo vile, quanto immotivato gesto”
Un pareggio che sta stretto per la differenza tra le due rose a disposizione ma grazie agli errori, uno del portiere e l’altro della difesa, un pareggio che alla fine e’ giusto per come si era messa” la partita. Certo che senza Russini si perde brio e slancio e questo Piccolo meglio che stia in panchina.
Nelle prossime ore la decisione del Tribunale sul futuro del club etneo
Redazione ITASportPress
20 dicembre
Domani il Calcio Catania potrebbe conoscere il propio destino. La decisione dei giudici verrà presa dopo aver letto la relazione dei consulenti del Tribunale che non pare lasceranno dubbi ad interpretazioni. Impossibile per SIGI garantire la continuità aziendale allo stato delle cose visto anche quello che è avvenuto per pagare gli stipendi di ottobre.
NUOVO PADRONE – I tifosi del Catania avranno tempo (ma forse poca voglia) di capire chi ha avuto la responsabilità di questo fallimento. Tra un mese, forse qualche giorno in più, il calcio a Catania avrà un nuovo padrone. Non si parlerà più di debiti, ne di tasse da pagare o stipendi da saldare. Ci sarà un bando, e forse un asta, che chiuderà definitivamente una pagina difficile (e una storica matricola) da mandare giù ma necessaria. Quando il malato è grave se la medicina è amara questa comunque va presa.
SCENARI – Cosa accadrà ora. Se il Tribunale deciderà per il fallimento verranno nominati i curatori. Nel frattempo il lavoro per quantificare il valore dell’azienda sportiva sembra già completato. Si mormora siano due milioni di euro circa. Questa la cifra se dovesse arrivare una sola offerta per l’acquisto. Se dovessero essere più di una le proposte, allora si profilerebbe un asta. Se non ci fossero acquirenti, in tal caso, il prezzo sarebbe rivisto al ribasso.
LE DOMANDE – Non è mai successo che un fallimento così importante sia giunto nel bel mezzo del campionato. Questo scenario, infatti, apre degli interrogativi importanti.
Che fine faranno gli abbonamenti? Che fine faranno i soldi dei tifosi già versati? Che fine faranno gli sponsor che hanno sostenuto il Calcio Catania e che hanno anticipato delle somme? Che fine faranno i dipendenti assunti a tempo indeterminato?
LE RISPOSTE – Tutto dipenderà dai curatori. La materia è molto delicata infatti. I contratti, gli accordi, le collaborazioni, gli obblighi, gli impegni avevano come contraente il Calcio Catania, con il suo legale rappresentante, con un codice fiscale ed una partita iva, tutto questo in pratica “cesserà”. Una cosa è certa, tutti i calciatori, i tesserati, i ragazzi del settore giovanile, gli allenatori ed i dirigenti dell’area sportiva con contratti federali ratificati dalla Lega avranno un nuovo datore di lavoro e potranno continuare a difendere i colori e la tradizione del calcio a Catania. Qualcuno certamente dovrebbe fare un passo indietro, per come questa avventura si sta concludendo. Per gli abbonati potrebbe profilarsi una amara beffa. Quelli che hanno dato fiducia e sostegno al Calcio Catania potrebbero non averne più diritto. Quei soldi, i loro soldi, sono stati incassati e spesi da una società che domani potrebbe “non esistere più”.
Nessuno conosce cosa hanno scritto i periti e come deciderà il Tribunale pertanto quello che riporta quella testata sono ipotesi personali. Addirittura parlano anche dell’eventuale base d’asta di 2 milioni di euro dimenticando che l’ Ascoli in serie B è stata ceduta per 800 mila euro. Un pò di rispetto per i Giudici ed i Tifosi non guasterebbe.
Un buon giorno a tutti ❤️💙 incrociamo le dita e aspettiamo che cosa deciderà il tribunale Vincenzo aggiornaci 💪
Mexxican sapremo qualcosa tra due tre giorni dopo che il Tribunale si riunirà giovedì in camera di consiglio. Le perizie dei CTU sono state consegnate così anche le memorie degli avvocati della Sigi. Ho letto che è stata depositata anche una manifestazione d’interesse di un certo Benedetto Mancini che in questi ultimi anni ha tentato di entrare nel mondo del calcio con le società in difficoltà ma non sembra che da “solo” sotto il profilo economico possa accollarsi il toto il calcio Catania. In settimana vedremo come finirà.
Grazie mille Vincenzo , e speriamo in bene 🤞
Chi mattera’ I denari per concludere quests stagione(sempre che ci sia) dovrebbe essere il nuovo proprietario Del calcio catania per Il prossimo anno. Anche se non e’ cosi legalmente Di fatto Lo e’.
Quindi x il CalcioCatania il tibunale ha decretato il fallimento,dobbiamo speare nell’esercizio provvisorio
mi aspettavo la sentenza domani dopo che stasera si gioca Catania Monopoli e invece………si gioca lo stesso ma in che stato d’animo
Il Catania è fallito ed era inevitabile visto che non c’è stata la ricapitalizzazione. La nota positiva è stata la tempestività della decisione e sperare entro gennaio che ci siano le risorse e le condizioni per mettere in moto la strada dell’esercizio provvisorio. Ora siamo nelle mani del Curatore e Federazione che volendo potrebbe fare tanto per aiutare a trovare le risorse o non ingigantire l’impegno finanziario fino alla fine della gestione.. Quello che doveva succedere due anni fa è accaduto oggi.
Vincenzo oggi non è un bel giorno per i Catanesi e i suoi tifosi,dobbiamo accertarlo, come dici tu doveva succedere prima ma mi chiedo questi inglesi che hanno versato dei soldi a che scopo?
Tutto perso sia loro che altri sponsor.?
Forse sarà meglio per tutti noi,speriamo in una dirigenza normale per il Catania Calcio
Torre del Grifo che fine fara?
in linea generale tutti coloro che a qualsiasi titolo hanno messo soldi nel calcio Catania compresi gli sponsor vanno ad aumentare la lista dei Creditori. Gli inglesi come clausola hanno messo che in caso di fallimento i soldi verrebbero restituiti dalla Sigi. Con l’eventuale esercizio provvisorio gli sponsor fino a quando non ci sarà una nuova società che acquista il ramo sportivo cmq avrebbero una piccola contropartita di visibilità, i dipendenti non tesserati perderanno il lavoro. Se è vero che la base d’asta è di 2 milioni e 100 mila euro, la cifra basterebbe ed avanza per finire il campionato ma c’è da capire chi sarebbe disposto a spenderli. Se la prima asta risultasse deserta in automatico il Catania non potrà più scendere in campo e si riparte dalla serie D. Stasera sarà l’ultima partita del calcio Catania
Torre del Grifo rientra nell’attivo del calcio Catania e verrà messo all’asta. Se il Curatore incasserà una somma superiore rispetto a quella che il Catania ha come debito con il Credito Sportivo pagherà a quest’ultimo quanto dovuto e la differenza andrebbe a beneficio dei Creditori; se invece incasserà una cifra inferiore dovrà versare al Credito Sportivo tutto il ricavato e quest’ultimo risulterebbe Creditore per la differenza. Esiste una terza ipotesi che il Credito Sportivo presenta al Curatore prima dell’asta una sua offerta che il Curatore potrebbe accettare o meno..
Aspettiamo gli eventi, certo dispiace perdere torre del grifo che non potrà che restare lì ma finire in mano di chi voglia investire nello sport o trasportarlo a sua discrezione
Peccato 😭
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