Davvero ammirevoli i 17.000 tifosi che oggi, malgrado le avverse condizioni meteorologiche, si sono trovati compatti ed uniti nel rifatto ellissoide rossazzurro, per spingere la squadra verso il secondo successo casalingo, per cancellare così la non eccelsa prestazione fornita a Monopoli e considerata dai più un passo indietro rispetto alle due sfide precedenti.
Non si poteva rischiare oggi di uscire dal campo senza cogliere tutta la posta in palio, necessario quindi scegliere gli undici più in palla, in particolare dalla cintola in su atteso che la difesa, messa talvolta sotto pressione al Veneziani, è riuscita a garantire l’imbattibilita’ di Livieri malgrado lo svirgolone di Bouah che aveva fatto temere il peggio.
In difesa Mister Tabbiani inseriva Castellini, Quaini, Curado e Mazzotta dal primo minuto con a centrocampo Deli, Ladinetti e Rocca mentre in attacco debutto dal primo minuto sulla fascia sinistra di Bocic con Sarao al centro e Chiricò a destra.
Mirko Cudini che sinora ha affrontato i match adeguando lo schema tattico agli avversari di turno chiudendosi in trasferta con un abbottonato 3/4//1/2, preferiva oggi mettersi a specchio.
A difesa del portiere Nobile, gli esterni di ruolo Garattoni e Rizzo difensori centrali Marzupio e Carillo, centrocampo con Martini, Marino e Di Noia e in avanti Peralta ed Embalo in appoggio alla punta Tonin, unico marcatore di questo inizio stagione il cui gol ha avuto il merito di far conquistare tre punti pesanti contro il Giugliano.
Due pareggi con Avellino fuori e Francavilla in casa, vedevano il Foggia a sette punti dietro le squadre di testa.
Palla al centro e via agli ordini del Signor Mario Perri della Sezione di Roma 1, con il Catania da subito aggressivo perennemente alto nel centrocampo avversario e al dodicesimo un bel cross basso di Castellini faceva pervenire la palla dalla parte opposta a Rocca che sparava verso la porta ma Nobile si superava in tuffo sulla sua destra.
Due minuti dopo ci provava Peralta fuori e poi al diciannovesimo con la difesa leggermente sbilanciata, Embalo tirava a giro di poco fuori.
La partita continuava col solito incidere rossazzurro nella metà campo avversaria e si apprezzavano le aperture di Deli e Ladinetti per far esprimere sulle fasce Chirico’ e Castellini e a sinistra il solo Bocic mentre Mazzotta si preoccupava più delle discese di Garattoni che di spingere sull’acceleratore.
L’arbitraggio all’inglese privava la squadra di casa di alcuni calci di punizione e cartellini gialli, uno solo sventolato verso Bocic per una entrata in contemporanea palla e piede su di un avversario al trentottesimo.
Dopo tre minuti di recupero per le cure prestate ad Embalo, il primo tempo si chiudeva in parità.
La ripresa vedeva una sostituzione per parte: Bethers per Livieri costretto ad abbandonare il campo a causa di un problema muscolare e per gli ospiti Salines per Rizzo ed era subito il Foggia a proporsi in area etnea, con Di Noia che impegnava il neo entrato portiere etneo.
Al minuto cinquantaquattro Tabbiani provvedeva a sostituire Sarao e Deli con Di Carmine e Zammarini e due minuti dopo era Garattoni, il migliore dei suoi, ad uscire per infortunio sostituito da Antonacci ma altra tegola per il Foggia, in quanto Marzupio atterrava Ladinetti al limite dell’area ma si infortunava al ginocchio ed era costretto a lasciare il campo per Papazov al sessantesimo, tuttavia la punizione calciata da Chiricò non produceva alcun risultato.
Al sessantaquattresimo Tabbiani sostituiva uno stanco Bocic con Marsura e due minuti dopo un tiro di Chiricò colpiva la traversa a Nobile immobile ma quando meno te l’aspetti era il Foggia ad andare in vantaggio con un tiro da fuori area di Martini sul quale non arrivava in tuffo Bethers al minuto settantatré.
Doccia freddissima per la squadra e per i tanti tifosi allucinati per il ripetersi, in fotocopia, della beffa subita alla prima giornata dal Crotone ed altro cambio rossazzurro con De Luca per Ladinetti, mossa della disperazione e modulo super aggressivo.
Il Catania non ci stava e si gettava in avanti ma adesso erano le idee a mancare e i tanti cross in area non trovavano un ariete cosi erano sempre gli ospiti ad allontanare le minacce.
Nei sei minuti di recupero lo sforzo del Catania diventava quasi commovente ma la meta sempre più vicina, moltiplicava le energie dei pugliesi che con il Catania, sbilanciato in avanti, approfittavano di un rilancio sul quale Curado e Bethers pasticciavano consentendo a Tonin di siglare il suo secondo gol in campionato.
Una squadra alle corde, vittima di se stessa più che degli avversari, deve fare mea culpa ed interrogarsi come mai non riesce a tirare in porta contro avversari davvero non irresistibili e schiacciati per tutti i novanta minuti.
La sfortuna si sta accanendo al Massimino, quattro legni decisivi hanno impedito di portare punti in classifica, ma questo non deve essere una motivazione che può cancellare le lacune in attacco, pur avendo in squadra calciatori che vantano trascorsi importanti.
Si dovrà lavorare tanto e fare profonde riflessioni iniziando dal ritiro estivo e dalla mancata partecipazione con squadre di livello durante la preparazione che hanno illuso sulla forza complessiva di questa squadra che pare priva di terminali offensivi o non messi in condizione di rendere al meglio, anche se i segnali ci furono anche allora, con due allenamenti condivisi non felici contro avversari di categorie inferiori.
Adesso si va a Caserta dal sempreverde Curcio già a segno in due incontri, contro una squadra modellata a campionato in corso che ben sta figurando i queste prime giornate.
Sarebbe forse il caso di fare il possibile per bloccare la sfortuna, magari con qualche rito scaramantico perché più che pali e traverse vogliamo vedere entrare i palloni in porta.
27 Commenti per “Andate a farvi benedire”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Partita quasi fotocopia di quella giocata con il Crotone.
Davo per scontato la presrnza di Silvestri e Quaini (il migliore in campo) davanti alla difesa.
Anche in attacco non mi aspettavo esperimenti.
Siamo stati ancora una volta anche sfortunati ma c’è qualcosa che va rivista dal punto di vista tecnico — tattico prima che sia troppo tardi.
Bisogna sostenere la squadra anche se comincia ad affiorare un po’ di amarezza e delusione.
Buona giornata a tutti
Si, riflessioni vanno fatte sulla proficuità di questo gioco “offensivo” se non hai le pedine giuste per sfruttare la pressione che eserciti.
Abbiamo visto che non siamo il Pescara di Zeman che aveva gente che correva e due terminali giovani che segnavano in continuazione, parlo di Immobile ed Insigne.
Bene la pressione ma gli attaccanti devono stare in area mentre sia Sarao che Chrico’ giostrano più da centrocampisti mentre Di Carmine fuori forma per reggere i ritmi del gioco e poco reattivo di testa sui cross.
Comunque il centrocampo può andar bene se i titolari smettono di specchiarsi e cominciano a giocare semplice accelerando e tirando da fuori con più insistenza.
Questo girone più degli altri sta esprimendo tanta cinicita’: far sfogare gli avversari e sfruttare le ripartenze veloci. Impariamo anche noi per non uscire con le ossa rotte da Caserta: li ci sta aspettando il piede magico di Curcio, autore già di due pregevoli reti . Non possiamo fallire ancora
Tabbiani e soddisfatto della prestazione…e così la recita va avanti dalla prima giornata ma se la palla non va in rete cosa c’è ne facciamo della prestazione l’anno scorso con Ferraro gli attaccanti trovavano la rete e adesso siamo qui a elogiare la squadra anche se si perde… perbacco e giusto…ma ci sono delle pecche enormi basta vedere quanti cross a sfoderato Chirico’ e nessun ariete incoccia la palla semmai gli avversari..e poi il gioco tanto propositivo predicato non si vede…si vede un gioco facilmente attaccabile dei avversari… aleggia un brutto presentimento di una clamorosa debacle della società che hanno puntato su tabbiani scartando Ferraro che a vinto due gironi e sbarattando una intera squadra che secondo loro non adatta alla c…
Le tre partite in casa sono state giocate con la medesima caratteristica tecnica ma abbiamo vinto solo con il Picerno segnando due gol “in contropiede” colpendo in 270 minuti 5 pali o traverse e prodotto numericamente “solo” altrettante azioni nitide per segnare; questo è il primo punto fermo anche complice la sfortuna ma non siamo riusciti mai a segnare come sogna Tabbiani. Altro punto fermo è che la rosa è di primissimo livello e che ormai sembra quasi un alibi continuare a parlare del periodo necessario per raggiungere la forma fisica o perchè arrivati alla spicciolata; Deli, Quaini e Silvestri lo confermano in quanto tra gli ultimi arrivati (a proposito di Deli da tempo non si vedeva a Catania una mezzala così completa ed in futuro lo apprezzeremo). Ultimo punto fermo è che Tabbiani ha preteso di portare a Catania il suo preparatore atletico e che si stanno verificano troppo infortuni strani, tipo Livieri, Rizzo e Dubickas per non parlare della leggerezza di fare giocare Rapisarda non in perfette condizioni causando un danno più serio..Sono questi tre punti fermi dove necessita una seria riflessione da parte della società perchè non è detto che tutte queste problematiche potrebbero essere risolte per magia con il tempo.
Riguardo la partita di ieri sera personalmente mi da fastidio leggere la frase che ripete sempre Tabbiani che considera solo il gioco espresso a prescindere del risultato; sarà un mio limite personale ma non riesco a conciliare questo suo unico obiettivo con le aspettative della piazza e sono uno di quei tifosi che sanno aspettare e che non vogliono tutto e subito.
Bethers ? la maggior parte dei gol presi lo scorso anno sono identici a quello di ieri;
Bocic ? come caratteristica mi piace e dovrebbe giocare più spesso, ultima considerazione e dubbio è che la squadra si concentra troppo a rispettare gli algoritmi di Tabbiani, perde di spontaneità rendendo così inutile il calore ed incitamento dei Tifosi.
Sempre Forza Catania
mi chiedo se il gioco di tabbiani sia utile in serie C, dove la cosa più importante è la concretezza unita alla corsa.
Buon pomeriggio a tutti , inutile nascondere l’amarezza che c’è dentro di noi , dopo l’ennesima sconfitta davanti al proprio pubblico (due su tre) ora a chi dare là colpa ? Personalmente penso che il vero problema sta nella costruzione tardiva della squadra , infatti ieri ho visto una squadra in piena confusione tattica, e per molti versi anche lontana da una buona condizione fisica. Gli stessi giocatori quasi tutti nuovi dove l’ultimo giocatore è arrivato l’altro ieri sembrano che non siano mai riusciti a creare vero spogliatoio , a questo punto mi chiedo se tabbiani sia l’allenatore giusto per puntare alla promozione diretta in B
Non potete capire la delusione che ho avuto quando ha segnato il Foggia, tutto pensavo ma no a perdere un’altra partita al Massimino. Avrei voluto essere da qualche altra parte ma è finita così..
Allora non è un dramma una sconfitta,ma due sconfitte in tre partite in casa per il Catania è un po’ troppo anche se siamo ad inizio campionato .
Alla presentazione della formazione ho pensato che c’era stato qualche infortunio improvviso “Di Carmine Silvestri” ma erano in panchina, allora ho pensato che Tabbiani non ha ancora capito che squadra sta allenando. Non ho pregiudizi sul mister ma non puoi pensare di fare esperimenti tattici o turnover quando le partite valgono tre punti e davanti a 18mila tifosi che se ne fregano anche del maltempo per vedere giocare e vincere il Catania.
La sconfitta ci può stare ma dire che ci sono anche aspetti positivi in questa sconfitta mi fa incazzare di più.
Sveglia mister, sveglia Grella senza risultati l’idillio con i catanesi va a farsi benedire.
Stringiamoci a corte e pedaliamo.
Mexxican secondo il mio modesto parere in serie C con la tipologia di gioco di alcuni allenatori che conoscono solo la fase propositiva quasi dettata da algoritmi difficilmente questi rappresentano la scelta giusta per puntare alla promozione diretta in B. Il tecnico ideale per provare a raggiungere una promozione diretta in B è colui che ben conosce ed applica con la stessa rosa di giocatori almeno 3/4 moduli riuscendo a cambiarlo a partita in corso con la sostituzione di due o tre giocatori.
In serie C fuori casa quasi il 50% dei campi non sono regolamentari e devi adattare le giocate a secondo le distanze e terreno di gioco che trovi con un modulo e giocatori ideali per quelle determinate condizioni ed in casa usare quelli più adatti a secondo la tipologia dell’avversario e il momento della partita. Pertanto, a mio avviso, per un allenatore come Tabbiani al 99% da scartare l’idea della promozione diretta in B ma rappresenterebbe lo stesso per lui un successo tecnico giocare i play off con esiti da terno a lotto.
Quanto appena scritto non è dettato dalla delusione di queste prime 4 partite e coincide quanto già espresso in modo più analitico subito dopo che è diventato allenatore del Catania parlando in linea generale di tutti gli allenatori che seguono un credo calcistico, pertanto nulla di personale nei confronti di Tabbiani ma un invito a riflettere alla società che in questa serie C non basta il bel gioco per la promozione diretta in B e che a secondo i casi bisogna usare più la spada rispetto al fioretto..
Vincenzo giustissima la tua osservazione , secondo te un allenatore tipo Ferraro in queste partite avrebbe portato a casa l’intera posta in palio ? Per me si
Mexxican Ferraro mi è simpatico ed è anche una brava persona ma secondo me neanche lui l’ideale per aspirare alla promozione diretta in B. Diciamo che le sue caratteristiche sono l’opposto di quelle di Tabbiani e forse avremmo subito qualche gol in meno e poi era anche più fortunato.
Vincenzo, Ti sembra poco la fortuna? Vedi se quei pali e le traverse colpito in questo inizio di campionato entravano nel sacco a quest’ora parlavamo di un’altra classifica 😁
Che delusione, spero che Lorenzini e Silvestri giochino, soprattutto che Tabbiani faccia fare un gioco meno prevedibile,se usare De Luca almeno 45 minuti, comunque il raduno se lo facevano a camigliatello al fresco e non con 35 gradi era meglio
Se permettete Ferraro è una gran brava persona con lui alla guida abbiamo stravinto un campionato di serie D,ma con tutto il rispetto nei suoi confronti la lega Pro non a nulla a che vedere con la serie D , Abbiamo vinto molte partite con il non gioco poche idee, pochissime trame di gioco e molti spunti personali.
C’è da chiedersi come mai un allenatore che ha vinto due campionati consecutivi non ha attualmente una squadra da allenare.
Detto questo anch’io nutrivo molti dubbi sulla scelta di Tabbiani considerando pure la piazza,io sono disposto ad aspettare qualche anno per risalire però nella stagione attuale non possiamo prendere batoste in serie perché si destabilizza l’ambiente e si potrà lavorare serenamente. Mi auguro che come dite voi la fortuna ci dia una mano nei prossimi incontri,ma quello che più conta è che Grella abbia la situazione chiara e nel caso ce ne fosse bisogno una valida alternativa,ma credo che sia molto improbabile che Vincenzo torni sui suoi passi.
Aspettiamo la prossima partita, se otterremo i tre punti questa atmosfera si attenuerà sensibilmente altrimenti dovranno essere presi i necessari provvedimenti
Comunque sarà dura far cambiare idea a Grella…..
Buon pomeriggio a tutti
Mexxican nel calcio la casualità, fortuna ed istinto spesso condizionano e deviano qualsiasi pronostico o calcolo matematico così come il calore ed incitamento dei Tifosi tanto che ormai tutti gli addetti riconoscono che in determinate piazze rappresenta il dodicesimo uomo in campo. Esiste anche un detto che la fortuna aiuta gli Audaci ed un altro che alla lunga la Sfortuna viene ricompensata ed in parte in queste 4 partite anche Noi siamo stati salvati da 2 pali o traverse e da una parata miracolosa di Livieri contro il Picerno quando ancora eravamo sullo 0 a 0. A parte il Dare/Avere dei pali e traverse la sostanziale differenza tra i due allenatori è che Ferraro è uno specialista della serie D e forte della rosa che aveva sfruttava l’estro, individualità, istinto ed imprevedibilità dei giocatori in rosa che si alimentavano di energia agonistica dagli incitamenti e calore del pubblico, mentre, Tabbiani conosce solo in parte la serie C di altri gironi e poggia tutto sul collettivo con schemi tipo algoritmi rigidi ed annulla così tutto ciò che va nella direzione “estro,imprevedibilità ed osare) dei giocatori che prima devono pensare a svolgere il compitino soffocando magari quell’istinto di fare uno strappo per osare una giocata fuori dal coro dell’allenatore. In tale contesto senza volerlo Tabbiani sterilizza anche l’effetto dodicesimo uomo in campo perchè i giocatori senza i Tifosi giocherebbero più tranquilli perchè per loro gli incitamenti rappresentano un problema un più tra fare come magari vorrebbe l’istinto o obbedire e tirare a campare. L’impegno dei giocatori c’è sempre stato ma si nota chiaramente che gli manca quel qualcosa in in più in cattiveria ed agonismo che si alimenta solo giocando al Massimino.
Ultima caratteristica di Ferraro è che destinava un giorno alla settimana per le palle inattive e si presentava in campo come un comune addetto ai lavori riducendo così le distanze tra lui. giocatori e pubblico mentre dai pochi allenamenti visti quest’anno non mi è sembrato di vedere molto attenzione sulle palle inattive che spesso decidono le partite.
Scusa Mexxican se sono andato fuori tema ma sono veramente incavolato sentire dire all’allenatore che è contento per la prestazione contro il Foggia e che non si rende conto che per la “sua” squadra sarebbe preferibile giocare a porte chiuse.
Si Vincenzo. Penso che quest’allenatore lo abbiamo elogiato forse un po’ troppo senza conoscerlo bene e sperando che ci regalava un bel calcio spettacolo, invece un abbiamo un gioco confusionario con un’attacco sterile . Pe concludere anche il portiere titolare livieri si è infortunato dove ne avrà per un mese circa , ora tutti questi infortuni Che vuol dire preparazione fatto a cazzum non saprei
Mexxican domenica alle ore 14,00 incontreremo una squadra assemblata durante il mese di settembre, senza preparazione di precampionato con una partita che sta giocando stasera oltre quella già giocata sabato scorso. Vedremo come andrà a finire ed avremo qualche elemento in più per capire il tipo di preparazione fatta in questi due mesi.
Buongiorno
Ho visto 4 partite di cui la prima spettacolare. Le altre 3……………….
é una squadra nuova con un allenatore nuovo. Dunque ci vuole tempo per trovarsi. Credo che sia una cosa naturale. Non giocano bene? L’allenatore non capisce cosa fare?
Credo quando si fa una squadra nuova ci vuole tempo. E dunque gli dobbiamo lasciare il tempo.
Dispiace perdere ma come si é visto domenica gli altri sanno cosa fare con la palla
Saluti a tutti
Ciao Mexxican alles gut?
Ciao Jamajama, come stai? 💪 sempre un piacere leggerti . Tra preparazione atletica con tanto di infortuni squadra è allenatore nuovo ci tocca sempre soffrire forse è nel nostro DNA ( non si chiamerebbe Catania)
Ciao a tutti sono deluso anch’io come tutti voi era abbastanza normale una partenza in salita però meritavamo senz’altro molto di più,credo che la squadra stia crescendo e quindi spero anche che cambi un pò il vento
Detto bene Vincenzo, domenica alle 14,00,ci sarà una partita che dirà tanto, contro una squadra allestita in fretta e all’ultimo, e se dovesse andare male, c’è chi dovrà pensare poco e agire
Non ci sono scuse, noi abbiamo avuto più tempo
Avvilito ma non sconfitto non è solo il risultato di domenica lo spartiacque per agire o meno per arrivare a quella identità tecnica propositiva voluta da Grella. La pazienza non manca però vedere che l’allenatore ha a disposizione i migliori centrali e mediani della serie C ed un buon attacco e riesce a fare solo due gol “in contropiede” non contemplati nel suo credo calcistico, 5 pali, 28 calci d’angolo e 87 cross significa che la squadra gira a vuoto e spreca energie oltre misura. Inutile giraci attorno, lo sapevamo tutti che ci vuole tempo per assimilare certi concetti ed in particolare per una squadra tutta nuova però il nocciolo è capire se questi concetti voluti da Tabbiani una volta migliorata l’intesa basterebbero per provare a vincere un campionato di serie C e se quella identità propositiva voluta da Grella potrà essere raggiunta con delle varianti più adatte alla categoria in cui giochiamo.
Ricordiamoci che Tabbiani allenatore, Coppola vice e Paolo Bertoncini preparatore atletico sono stati scelti dalla società nonostante che l”anno scorso si sono salvati dai play out all’ultima giornata e che hanno terminato il campionato con 8 titolari in infermeria tutti per continui e ricorrenti problemi muscolari dopo aver fatto un girone d’andata oltre le aspettative, pertanto, inutile addossare alla società il ritiro fatto a Zafferana e Ragalna; i fatti dicono che Rizzo, Rapisarda, Livieri e forse Dubickas hanno manifestato gli stessi problemi. A prescindere del risultato di domenica diventa quindi un obbligo e doveroso da parte della società riflettere bene tenendo presente che un errore di valutazione capita anche nelle migliori famiglie.
E’ naturale che sarei felice di sbagliarmi e gridare Forza Tabbiani Forza Catania ma certi ragionamenti di Tabbiani che porta avanti e di come agisce nelle scelte soffocano ed allontana la speranza di essere felice per avere sbagliato. La speranza è che qualcuno dall’alto riesca ad imporre e fargli accettare sostanziali modifiche che alla fine gioverebbero anche alla crescita ai tre venuti dal Fiorenzuola.
Anch’io sarei felice di sbagliarmi, ma sta facendo un gioco dispendioso di energie, può andare bene se stessi ragazzi e ripeto ragazzi del 2005-4-3, che corrono in un campionato dilettanti.
Siamo in C, e marpioni di allenatori, li fanno stancare, spompare e poi riescono a fregarci, che vale fare 70-80 minuti di dominio e poi si perde. Giusto abbiamo ottimi centrali, centrocampisti e attaccanti, ma se non si riescono a fare uscire il meglio di loro con un gioco diverso, non serve a nulla.
Non ci resta che aspettare
Buonasera ragazzi, noto che sta montando un malcontento da parte di tifosi non solo per una questione puramente tecnica,ma anche verso la proprietà e questo sinceramente mi crea un po’ disagio perché non è certo il caso e il momento di contestare PELLIGRA o Grella appena alla quarta giornata,per scelte fatte in buona fede. Magari si poteva evitare qualche proclama ma questo non giustifica parole anche pesanti. Quante volte politici hanno promesso mare e monti per cose molto più importanti del calcio e poi puntualmente disattese.
Purtroppo molti hanno la memoria corta di gestioni del calcio Catania e anche molte altre cose.
Una domanda: voi davvero pensate che PELLIGRA Group stia agendo in mala fede?
Fabio a mio avviso in mala fede sono coloro che pensavano che un IMPRENDITORE dell’altra parte del mondo fosse venuto a Catania per bruciare milioni di euro per fare divertire i tifosi Etnei. Il calcio per Pelligra rappresenta il lasciapassare per sviluppare alte attività e fino a quando queste non si realizzeranno è naturale che non si espone più di quanto ha già fatto e questa è SAGGEZZA imprenditoriale.
Purtroppo ci sono in giro soggetti che scrivono cose assurde senza alcun fondamento e quando parlano di Budget ignorano che oltre ai 27 giocatori ci sono nel libro paga almeno altre 30 persone + i Dirigenti ed in aggiunta a questi le spese del necessarie per sostenere le squadre giovanili maschile e femminile. Ignorano che gli incassi (compresi abbonamenti) il 15% va alla squadra ospite che poi a seguito di un certo calcolo si riduce a circa 8% e per questo specifico argomento il Catania non potrà mai incassare per le trasferte quanto ha pagato alle squadre che vengono a giocare al Massimino. Ma non finisce quì; Iscrizione, Multe, Comune, Steward, Utenze, Trasferte, Manutenzioni e Assicurazioni chi li paga ?
A mio avviso tra lo scorso anno e questo nuovo Pelligra sarà sotto di circa 5 milioni di euro ed è comprensibile che prima aspetta di vedere cosa succede soprattutto per argomenti extra calcio. Dove sta la mala fede ?
Benedizioni fatte ❤️💪💙