Cosa resta della partita giocata mercoledì scorso al Fanuzzi? Le scelte tattiche iniziali del mister che ha schierato in difesa due ragazzi di gamba ed i due più scafati difensori della rosa, pochi fronzoli e tanta sostanza, insieme ad una punta centrale forte più di testa che di piede.
Come le vittorie siano determinanti per il morale e per far acquisire consapevolezza sui propri mezzi e’ storia vecchia e va da se che col tempo e con la necessaria tranquillità che la classifica regala, aiutano ad acquisire un gioco più brillante e divertente.
Si è visto, infatti, come è bastato quel gol all’improvviso, dopo settanta minuti di nulla, a svegliare il gruppo dal torpore di una partita giocata con inutili passaggi sulla tre quarti avversaria.
E’ bastato il vantaggio per vedere qualche scatto in velocità e una più accurata fluidità di gioco anche grazie ai subentrati Bocic e Zanellato, specialmente dopo il secondo gol arrivato su pressione al portiere avversario da parte di Sarao: la squadra e’ parsa liberata dalla zavorra dei cambi di campo e dei passaggi arretrati, preferendo anche lanci lunghi per gli scatti delle ali. Poco spettacolo ma i tre punti in più in classifica lo fanno ugualmente.
Che il mister abbia, dopo più di dieci giornate, afferrato quanto sia particolare il girone meridionale di C nel quale corsa, cinismo e caparbietà nello sfruttare le poche occasioni a disposizione sono le regole principali se non essenziali per macinare settimana dopo settimana quei punti indispensabili per andare avanti in classifica, lo vedremo passo dopo passo, a cominciare dalla partita contro il Potenza di questo pomeriggio.
Conferma in campo dei centrali di difesa Lorenzini e Silvestri schierati al Fanuzzi ma con gli esterni Rapisarda e Mazzotta al posto di Bouah e Castellini e con Zanellato accanto a Quaini e Zammarini mentre in avanti Bocic dal primo minuto al posto di Marsura accanto a Chirico’ e Sarao mentre Mister Lerda, in panchina dei lucani dal 19 ottobre dopo la sconfitta interna con la Turris, affidava alla cabala di un campo che pochi sorrisi ha regalato nei precedenti trascorsi agli etnei e alla forza di un gruppo stretto attorno al suo capitano Caturano, la voglia di continuare a far bene nello stadio amico.
Privo dell’importante pedina difensiva Sbraga appiedato dal giudice sportivo, il tecnico potentino si è schierato anche oggi con un 3/4/1/2 che vedeva Gasparini tra i pali, Monaco, Hristov e Armini in difesa, Gyamfi e Hadziosmanovic esterni con Candellori e Saporiti centrali, l’ex Di Grazia, Asencio e Caturano in attacco, queste le formazioni al fischio di inizio del Signor Leone di Barletta.
Calcio d’inizio affidato al Catania con più di quattrocento tifosi al seguito ma era il Potenza ad avere più benzina e fraseggio ed infatti, già al sesto minuto ed al quattordicesimo, Bethers era chiamato a due parate.
Poche idee pure confuse in casa etnea con i calciatori che non riuscivano a vincere un contrasto anche se il vento a sfavore dava man forte ai lucani e le spese di questo inconcludente gioco più fatto di palle spedite a scavalcare il centrocampo le facevano Zanellato e Bocic davvero in difficoltà in questa partita, ammoniti al ventiduesimo e ventiquattresimo.
Al trentesimo primo tiro in porta del Catania con Chirico’ ma palla preda facile di Gasparini.
Due minuti dopo Sarao si girava bene su un difensore e la palla andava in rete ma prima del tiro l’arbitro fischiava per un tocco di mano da parte dell’attaccante etneo.
Al trentaquattresimo doccia fredda per il Catania: l’ex Di Grazia crossava dalla sinistra in area per Caturano che sovrastava Lorenzini saltato fuori tempo e di testa insaccava il gol dell’1-0.
Unica reazione rossazzurra sul piede di Mazzotta che dalla distanza tirava alle stelle.
Il primo tempo si chiudeva con due minuti di recupero e si sperava qualche chiarimento nello spogliatoio siciliano perché non si è capito minimamente il gioco dei ragazzi di Tabbiani peraltro assenti sulle fasce e sempre anticipati dai rivali sulle palle sporche.
La ripresa iniziava a favore di vento ma anche Eolo non poteva farci nulla: pesanti e senza idee i rossazurri ed anche i cambi disposti dal mister, Rocca e De Luca per Zanellato e Bocic, entrambi ammoniti, producevano pochissimi miglioramenti al gioco corale della squadra sempre dominata atleticamente e per idea di gioco dagli avversari.
Dopo un tiro di Chiricò alto era Rocca a prendere il giallo per un fallo su Caturano e i minuti trascorrevano con il Catania che cercava di costruire un qualcosa senza averne un’idea sperando in un colpo della domenica che non poteva arrivare con attaccanti sovrastati per stazza e determinazione dai difensori tra i quali Monaco, figlio dell’ex rossazzurro che si ergeva sempre a diga non disdegnando qualche puntata in avanti e qualche crollo a terra per rallentare il gioco così come il suo collega Saporiti, ma ci sta: questa è la serie C e questi episodi capitano quando si riesce a far segnare gli avversari.
Al settantesimo Tabbiani effettuava altre due sostituzioni: Deli e Dubickas per Zammarini e Sarao, ma cambiando l’ordine dei calciatori il prodotto non cambiava: zero assoluto.
A sette minuti dal novantesimo Tabbiani effettuava un altro cambio forse inutile: Chiarella al posto di Quaini in veste di mezzala sinistra anziché nel suo ruolo naturale di esterno destro d’attacco: come farsi male da soli o mossa della disperazione? Chissà!
Sappiamo solo che al novantesimo il Potenza rischiava di raddoppiare con il neo entrato Steffe che, solo davanti a Bethers in uscita, spediva a lato.
Dopo sei inutili minuti di recupero (in quanto il Catania visto oggi non avrebbe segnato neppure se i minuti fossero stati sessanta), l’arbitro consegnava la vittoria ai lucani che, sinora, avevano battuto le squadre collocate nella parte bassa della classifica ed oggi anche questo Catania che merita la classifica che occupa anche se, obiettivamente, ad inizio stagione avrebbe meritato qualche punticino in più ma questo apprezzamento iniziale sta scemando attese le ultime prestazioni, fatta parzialmente salva, solo limitatamente al punteggio, come il titolo del precedente articolo “un raggio di sole nel nulla”, la partita contro il Brindisi.
Male tutti i titolari ed i subentrati salvo Silvestri sempre attento e Bethers anche oggi incolpevole nell’occasione del gol.
Quel che è’ più grave che dopo dodici partite questa rosa non ha una identità ed anche chi dovrebbe essere l’arma in più si sta sempre più convincendo di giocare da solista infrangendosi come onda lenta sugli scogli dei difensori avversari.
Il dubbio adesso e’ ancora più insistente e diventa un tarlo: colpa dell’allenatore o dei giocatori?
Solo un cambio alla guida tecnica della squadra potrebbe chiarirlo.
18 Commenti per “Nemmeno il vento li spinge”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Tutto esatto Raggio Libero.
Che c’è da dire? Nulla se non il fatto che neanche loro, i giocatori, hanno un po’ di amor proprio.
Tabbiani deve andare via, è chiaro, ma lui non si dimette altrimenti il contratto non va onorato. Quindi deve essere la società a mandarlo via. …….e speriamo che lo faccia presto, molto presto.
TABBIANI ESONERATO , era ora finalmente , per quando riguarda la partita di oggi meglio stendere un velo pietoso
Scelta inevitabile compreso anche vice e preparatore. Per il momento sarà Zeoli a guidare la squadra.
Da qui nasce la mia convinzione che puro masochismo si è rimandata una soluzione che era da fare un mese fa. Quando ti sorge il dubbio e inutile pensare già la situazione è compromessa
Finalmente via Tabbiani, adesso speriamo bene per la scelta
Dopo la vergogna del non gioco (“per colpa del vento secondo Tabbiani”) , inevitabile e giusta la decisione della Società di esonerare tutti gli artefici di questa disfatta o meglio alla catanese “de mali cumpassi “.
Fuori Tabbiani il secondo, il preparatore ed anche il ds Laneri e forse ancora qualche testa cadrà .
Ora però i giocatori a cominciare da mercoledì non avranno scuse e parafulmini e chi non rende sarà messo alla porta a gennaio.
Speriamo arrivi un ds che conosca bene i giocatori di serie c
Partita di oggi vergognosa per quanto non fatto. Un tiro in porta in tutto l’arco della partita e due tiri verso il palazzo di giustizia ubicato dietro lo stadio .
Perdonatemi ma Laneri con la scelta di Tabbiani non credo che abbia avuto un ruolo decisivo.
PIAZZA PULITA
Adesso i nodi verranno al pettine fuori i giocatori che non hanno onorato la maglia anche se tabbiani a avuto le sue questi scelti non valgono neanche le scarpe che indossano … neanche il rispetto verso grella che li aveva avvisati e neanche per i 500 tifosi accorsi lì per incoraggiare ..una vergogna di cui non sono degni di portare la maglia del Catania.
Buongiorno a tutti , condivido in pieno le scelte della società dimostrando che hanno gli attributi
Aspettiamo di vedere le prossime mosse sarà poi il campo a parlare……
Fare ulteriori commenti sulla recente realtà non serve se non per capire dove si è sbagliato e farne tesoro!!!
Buona settimana a tutti
Dopo l’esonero di Luca Tabbiani, la panchina del Catania è stata momentaneamente affidata al tecnico dell’Under 19 rossazzurra Michele Zeoli. Si lavora per individuare il sostituto ideale di Tabbiani. Il noto giornalista di Sky Gianluca Di Marzio continua a sottolineare che in pole ci sarebbe Rolando Maran, aggiungendo che il Catania ha anche il piano B. La redazione di Gianluca Di Marzio attraverso il portale La Casa di C evidenzia in particolare la possibilità di arrivare al profilo di Cristiano Lucarelli, in procinto di lasciare la Ternana. Lucarelli, dopo il nuovo accordo collettivo che prevede che un allenatore esonerato in cadetteria possa tornare in panchina nella stessa stagione nel professionismo, potrebbe rappresentare un’occasione per il Catania. Più defilati Aglietti, Javorcic, Silvio Baldini e Leonardo Semplici. Vincenzo aggiornaci se sai qualcosa 💪
Mexxican non ho notizie oltre quelle che ci sono in giro. Posso dire il mio pensiero che fino a quando non avverrà la rigenerazione atletica e mentale dei giocatori qualsiasi allenatore non potrebbe fare meglio di Zeoli che già conosce cosa chiede società ed ambiente.
L’esonero di Laneri potrebbe dipendere da svariate ragioni non collegabili alla scelta di Tabbiani e probabilmente ci saranno altre scelte che riguardano alcuni giocatori, oppure, per non aver ben consigliato Grella come avrebbe dovuto visto che conosce abbastanza bene le caratteristiche del girone C della serie C.
per cui Laneri non avrebbe fatto il DS e Grella il tuttofare??
Al contrario di Grella tuttofare; visto l’esonero forse pretendeva maggiore supporto da Laneri in quanto ritenuto dalla società esperto e conoscitore del girone C.
Laneri forse paga il suo silenzio di non contrariare Grella ed averlo assecondato senza manifestare le sue conoscenze e perplessità limitandosi così a svolgere il suo compitino di DS.
Tra Maran e Lucarelli io voto Lucarelli.
Auguri di Buon Compleanno al nostro Presidente Rosario Pelligra.
Fozza Catania
Primi 45 minuti perfetti: con solo tre passaggi create tante occasioni e fatti due gol, secondo tempo emersa condizione fisica precaria ed in sofferenza. Chiunque venisse ad allenare la situazione attuale è questa e non potrebbe fare meglio di Zeoli. Il trio esonerato ha fatto più danni della bomba atomica e necessita ancora altro tempo per decontaminare.