Finalmente 2 febbraio con il calciomercato alle spalle e la tranquillità di restare nel team rossazzurro almeno fino al termine della stagione per i calciatori, sebbene alcuni di loro non potranno rientrare nella rosa perché superiori di numero a quelli stabiliti dalle norme vigenti.
Sollievo anche per la società dopo gli enormi sforzi compiuti per sistemare la rosa adattandola alla tipologia di gioco del mister e forse record per i tanti nuovi arrivati e per i partenti, alcuni dei quali solo in prestito secco per assicurar loro una crescita professionale che, magari, potrebbe favorirli per un ritorno tra le falde dell’Etna, altri a titolo definitivo non essendo riusciti a trovare spazio o per scelte individuali o societarie che fanno parte di questo sport a tutte le latitudini e categorie.
L’elenco è già super noto a tutti quindi inutile ripeterlo come inutile fossilizzarsi sulle impressioni personali sulle scelte compiute in uscita: meglio concentrarsi sugli arrivi dando tempo ai nuovi di ambientarsi alla nuova piazza, allo spogliatoio ed ai moduli del mister.
Ciò vale per il Catania ed anche per l’avversaria di stasera, anch’essa sottoposta ad un restylin invernale che ha visto tra i partenti oltre a Peralta oggi rossazzurro, Tounkara, Frigerio, Beretta, Delmasso, Grattoni, Vacca, Fiorini ed il portiere Cucchetti e gli arrivi di Millico, Gagliano, Santaniello, Tascone, Tenkorang, e gli ex Ercolani e Manneh ed il portiere Perina.
Due squadre quindi in attesa del necessario affiatamento anche se il Catania, a causa del rinvio di Picerno e del ritorno di coppa, sarà chiamato a sostenere almeno due incontri in più delle avversarie del girone, con la speranza di essere al top della forma a fine febbraio per giocarsi il tutto per tutto contro il Rimini al Massimino partendo dallo svantaggio di quella dannata ed evitabile rete subita al Romeo Neri ma anche per non essere riusciti, al di là delle decisioni arbitrali, a segnare.
Senza il pubblico amico, più oramai una abitudine che una eccezione, il Catania è sceso in campo allo Zaccheria con Albertoni, difesa a tre con Monaco, Kontek e Castellini, esterni Rapisarda ed il debuttante Haveni dal lato opposto, in mediana Quaini e Zammarini con Peralta in appoggio all’unica punta Di Carmine e a Chiarella in versione punta aggiunta.
I padroni di casa, guidati ancora da Cudini, presentavano Perina tra i pali, difesa a quattro con Carillo, Rizzo, Riccardi e Salines, tre a centrocampo con il neo acquisto TenKorang ex Lecco, Tascone prelevato dall’Entella e Marino ed in avanti Tonin, Millico arrivato dall’Ascoli e Santaniello anche lui come Perina giunto dal Monopoli.
Con una buona cornice di pubblico foggiano il Catania in completo bianco batteva il calcio di inizio ma nei primi minuti erano i foggiani a provare la reattività di Albertoni al quarto che rispondeva presente su Millico e poi anche su un colpo di testa ravvicinato di TenKorang al sedicesimo.
Il pericolo scuoteva il Catania che ci provava con un tiro di Kontek da fuori area però finito oltre lo specchio della porta al diciannovesimo, ma un minuto dopo, su azione di calcio d’angolo, andava al tiro Peralta che, rimpallato da un difensore, favoriva il tocco di Rapisarda sporcato da un avversario e il pallone finiva in rete al ventesimo.
Primo gol del cinque etneo in questa stagione e tredici minuti nei quali il Foggia provava ad impensierire gli etnei.
Al minuto trentatré, su punizione di Millico, il pallone veniva pizzicato da Santaniello che lo spediva di testa dove Albertoni non poteva arrivare.
Il Catania provava a ripartire ma un minuto dopo Haveri commetteva un fallo su TenKorang guadagnando una ammonizione.
Sul finire del primo tempo Haveri commetteva un altro fallo per gamba tesa su Tonin ed il secondo giallo era inevitabile ed inesorabilmente il signor Diopp glielo sventolava.
Due falli inutili compiuti dal giovane esterno rossazzurro privavano il Catania di un uomo in mezzo al campo in chiusura della prima frazione di gioco.
La ripresa iniziava con Tello al posto di Peralta con la difesa a quattro e dopo otto minuti altra tegola per Lucarelli con Zammarini che si accasciava al suolo chiedendo la sostituzione ed era Welbek a rilevare il trentatré etneo.
Le difficoltà del Catania spingevano il Foggia a provarci maMonaco al minuto cinquantasei salvava su Santaniello ed un minuto dopo, su azione di calcio d’angolo, Carillo di coscia colpiva la traversa.
Catania salvato e in difficoltà anche se i rossazzurri si sforzavano di reagire ma l’uomo in meno e i cambi forzati, limitavano le idee e Di Carmine diventava più un centrocampista che la punta di riferimento.
Con generosità Chiarella si dimostrava il pericolo numero uno per il Foggia ma al minuto settantatré, complici i crampi, era costretto ad alzare bandiera bianca sostituito da Cicerelli.
Un minuto dopo era il Foggia a cambiare: fuori Marino e Salines per Rolando e Vezzoni ed i rossoneri ripartivano a testa bassa alla ricerca del gol con un attaccante in più.
Il Catania alzava la diga e si giocava solo nella metà campo etnea ma, per fortuna, i rossarrurri apparivano ordinati ed attenti pronti a lottare su ogni pallone impedendo agli avversari il tiro verso la porta.
Al minuto ottanta Cudini tentava la carta dei due ex rossazzurri Ercolani ed Ojer mandati in campo al posto di Carillo e Tenkorang ma il fortino rossazzurro resisteva e combatteva senza mai alzare bandiera bianca ed anche Il subentrato attaccante Gagliano per il pari ruolo Tonin, non riusciva a superare i difensori etnei che aiutati anche da Di Carmine e sul finale dal suo sostituto Costantino a cui si univa Bouah entrato al posto di Quaini, alzavano davvero le barricate restando a quattro dietro ma anche a sei e resistevano sino al novantaseiesimo minuto guadagnando un prezioso pareggio su di un campo difficile lottando con un uomo in meno per tutto il secondo tempo dell’incontro.
Un Catania operaio che ha retto all’onda d’urto dei giocatori di casa ma la gagliarda prova difensiva del secondo tempo non può cancellare le difficoltà nel creare trame offensive in parità numerica.
Nel primo tempo, infatti, a parte il tocco vincente di Rapisarda nell’azione del gol ed un tiro di Kontek fuori, questo Catania non è riuscito a creare altro ma per fortuna avendo retto in dieci per le stupide ammonizioni comminate al neo tesserato Haveri, è riuscito a portare a casa un punto che sa di vittoria rispetto a quello col Monopoli che aveva il sapore di una sconfitta.
C’è ancora da lavorare tanto in casa Catania perché gli automatismi non sembrano ancora perfezionati e ci può stare ma non si può accettare che un giocatore compia dei falli meritevoli di ammonizione in frangenti delicati e situazioni evitabilissime in zone del campo non pericolose, facendo saltare tutti gli schemi tattici preparati alla vigilia dal mister.
Altra questione se questo modulo “camaleontico” preparato per la sfida con il Foggia sia stato il più adatto o forse un modulo a specchio con i due talentuosi esterni Chirico’o Chiarella e dal lato opposto Cicerelli, poteva consentire di avere più peso nel primo tempo a parità numerica?
Non lo sapremo finché non si prova, così come questa difesa a tre potrebbe essere sostituita da quella a quattro considerati gli attuali interpreti, ma ovviamente dovrà essere il tecnico a valutare.
Per adesso parliamo di un pareggio guadagnato in un campo difficile da una squadra che ha lottato su ogni pallone e che si spera possa recuperare al più presto Zammarini uscito per infortunio e probabilmente non disponibile per la delicata trasferta di Picerno che oggi, grazie al gol del suo gioiello Murano, e’ riuscita a battere la Turris oramai in caduta libera.
9 Commenti per “Un punto guadagnato”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
E il solito canovaccio…a Picerno ne prendiamo eccome se li prendiamo…qui il disco e sempre quello…e siccome non e cambiato nulla..e vincere una partita non si sa con chi e diventato utopia…non resta che verificare la dirigenza e le scelte fatte che a mio avviso sono fallimentare e a quanto pare i nuovi arrivi che con stretta di mano e sciarpa al collo giuravano sangue sudore ad oggi si e visto una squadra mediocre da zona retrocessione…o forse metà classifica… Lucarelli predica nella confusione…e alla fine si e messo il cuore in pace
Viene difficile dare un commento sulla squadra e sulla società!
Zu Pinu hai ragione da vendere!
Non possiamo dire che la società non abbia “cacciato i soldi”.
Concordo con la confusione tattica ma oramai sino alla fine del campionato “chista ie a zita”.
Ovvio che quella col Monopoli ed in particolare la partita di ieri sono le prime partite giocate da questo Catania e quindi possiamo avere una idea tra almeno cinque/sei partite giusto giusto per quando incontreremo il Rimini ed è’ quella la partita che non possiamo sbagliare.
Speriamo che l’infortunio di Zammarini non sia lungo perché a centrocampo siamo corti.
Secondo me le partite che giocheremo sino
Annata da tempo compromessa e rimane solo la speranza di giocare i play off per l’eventuale miracolo ed in alternativa almeno costruire le basi per il prossimo anno: Ancora esiste tanta confusione ed i problemi del centro campo non risolti, idem come poter sfruttare al meglio Chiricò, Cicerelli e Chiarella. Il diavolo che ci mette anche la coda: Bethers, Rizzo e Silvestri fuori uso e fuori lista a fare compagnia, per il momento, a Mazzotta e Marsura; Celli che si infortuna,e l’albanese che, sembra un buon terzino, si fa espellere nei primi 45 minuti giocati e così ora rimaniamo per la prossima partita senza terzini sx e sicuramente senza Zammarini. Per Foggia apprezzo solo l’impegno ed aver venduto cara la pelle anche in 10 per il resto siamo ancora in alto mare.
Squadra mediocre e lenta con i soliti passeggetti orizzontali e indietro.
Follia vendere i bravi Rocca e Zanellato per comprare 4 cani morti!
C’è da dire una cosa in merito a queste scelte in fase acquisti giocatori..ma Grella su che base li sceglie .ci faccia capire su che base prende e sceglie i giocatori? Su che curriculum si basa .su quali caratteristiche li prende .. perché non basta dire di venire a Catania e fare firmare contratti e i colloqui intercorsi con sorrisi e giuramento di sudore sul campo? I fatti smentiscono in maniera lampante. Per non n parlare di Lucarelli in stato confusionale..rimandando a un momento migliore per il prossimo campionato… Pelligra e lontano e questo non gioca al Catania..un presidente e padrone di una società che arriva dopo ore e ore di volo .e spendendo un Sacco di soldi.. e assistere con gli occhi lucidi al Catania che perde o pareggia sembra un palazzo costruito sulla sabbia e pilastri di argilla che franano sui muri eretti dai avversari..qui ce un problema di fondo che da inizio campionato si continua su questo solco..a rimetterci sono i tifosi che riempiono lo stadio e con il gol strozzato in gola e l’amarezza a fine partita.
L’unica certezza è stato il punto guadagnato, dove nonostante ciò eravamo in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo la squadra è riuscita a portarsi a casa un punto, per il resto stendiamo un velo pietoso E per come scrive Vincenzo non ci resta che sperare in un miracolo nei playoff
Zu pinu rispetto tutti i punti di vista ma ricordo che non esiste la fila per comprare il Catania Fc. A Pelligra bisogna solo ringraziarlo per il fardello che si è messo sulle spalle, perdita di tempo, fatica e viaggi e denari spesi. I 17000/18000 Tifosi appassionati, come ampiamente constatato in questi anni, non interessa a nessun investitore serio con disponibilità finanziaria ma solo a certi personaggi faccendieri. Altro discorso sono gli innegabili errori commessi che stanno tentando di rimediare ma anche in questo caso mi permetto di ricordare che anche la Società sta pagando a caro a prezzo e non solo i Tifosi.
Mia personale convinzione è che il metro di giudizio usato in estate è stato aver cercato buoni giocatori di serie B pesando più il loro aspetto tecnico e poco quello caratteriale che in serie C girone C è quello più fondamentale. Forse con un allenatore più esperto le cose sarebbero andate diversamente ma l’inesperienza del tecnico sommata alla carenza caratteriale dei giocatori ha fatto diventare il problema ingestibile. Lucarelli ? non l’ho mai considerato un fulmine di guerra sotto il profilo tecnico ma un gigante come affronta le difficoltà che si presentano.
Speriamo che Pelligra non si stufa !!!!!!
E i tifosi? Anche noi ci potremmo stufare🤣🤣🤣
Al momento credo che l’impegno finanziario é grande. Il problema è la qualità delle scelte. La purtroppo al momento sembra di essere abbastanza messi male.
Vedremo come finirà. Anche loro imparano sbagliando!