L’eco dei fatti accaduti allo Euganeo di Padova che privano una comunità dal poter sostenere la squadra rossazzurra nella sfida di ritorno, partita che può essere ampiamente ribaltata e adesso mutilata dalla mannaia del giudice sportivo che come era immaginabile ha usato il guanto pesante mortificando la città’ impedendole di vivere questo evento come sarebbe stato normale senza l’azione scellerata di una minima parte di quei tanti spettatori affamati di rossazzurro che hanno colorato ed esaurito gli spazi concessi alla tifoseria ospite, ha accompagnato e fatto diventare contorno quelle relative al calcio giocato, quelle che contano, sullo stato di forma della squadra per il prossimo impegno di campionato a Torre del Greco.
La società ha fatto la sua scelta apprezzata dalla maggioranza dei tifosi e dei cittadini evitando di presentare un ricorso ritenuto inutile adducendo motivazioni, quelle solite non recepite in altri trascorsi dalla giustizia sportiva, peraltro in considerazione della recidiva per altri eventi occorsi in passato.
Non solo potremo assistere all’incontro della finale di coppa solo dai monitor privando la squadra dell’importante sostegno dei ventimila sugli spalti e noi stessi della gioia di vedere il capitano etneo alzare al cielo la coppa attorniato da tutti i componenti del team rossazzurro ma, in caso di successo patavino, batterci il petto per quel tifo mancato che poteva essere l’uomo in più che non c’è stato, la colata lavica che poteva travolgere mentalmente gli avversari, la vitamina in più sui muscoli dei nostri atleti, il vento colorato di rosso e azzurro che poteva spingere la sfera di cuoio dentro la rete biancorossa.
Come andrà andrà abbiamo perso una grande occasione che si spera spinga al rimorso coloro i quali hanno meditato e realizzato la grande impresa che sicuramente priverà la squadra dell’apporto anche in campionato dei tifosi che, speriamo, possa limitarsi solo per quelle trasferte a rischio e non comporti penalizzazioni anche tra le mura amiche.
Durante la conferenza pre gara per la trasferta in Campania, qualche domanda e’ stata rivolta al mister su questo argomento che ha tenuto banco in questi giorni ma poi la discussione, come è giusto che sia, ha dato ampio spazio alle sensazioni per il match di domenica ed agli assenti tra i quali ha annunciato i centrocampisti Tello e Sturaro ed i difensori Curado.e Monaco.
L’indisponibilità dei due uomini di centrocampo ha reso necessario per il mister, non volendo modificare lo schieramento tattico, affidare il ruolo di play a Quaini con a fianco Welbek e il contachilometri Zammarini, ed in avanti Chirico’, Di Carmine e Marsura; per la difesa, davanti a Furlan, Bouah, Kontek, Castellini e Celli.
I nostri avversari, guidati da mister Menichini ex vice di Mazzone ai tempi della Roma, dal 24 gennaio 2024 a seguito dell’esonero di Caneo alla guida dei corallini, ha riproposto la difesa a tre con Maestrelli, Cocetta ed Esempio davanti al portiere Marcore, quattro a centrocampo con Saccani, Scaccabarozzi, Franco e Contessa e in avanti D’Auria in appoggio alle due punte Jallow e l’ex Maniero.
Il sintetico del Liguori accoglieva le due formazioni bisognose di punti in completo rosso i locali, divisa bianca gli etnei che dopo il minuto di raccoglimento per la scomparsa di Joe Barone battevano il calcio di inizio dopo il fischio del signor Andrea Zanotti di Rimini.
Al secondo minuto Scaccabarozzi dalla distanza in corsa provava il tiro al volo della domenica sparando altissimo e due minuti dopo Chirico’ regalava un bel pallone a Marsura ma il suo tiro veniva rimpallato da un difensore.
Il gioco continuava con le due squadre imballate e lente che offrivano lo zero assoluto ai presenti.
Al diciassettesimo Marsura si accasciava a terra probabilmente per un malore ed era il turno di Cicerelli che dopo un pericolo su calcio d’angolo per la porta di Furlan, tirava al venticinquesimo in diagonale impegnando Marcore in angolo.
Da questo minuto il Catania si spegneva lasciando campo apertissimo ai campani che nemmeno ci credevano portando al tiro Franco che per poco non trovava la porta e al quarantaduesimo ancora la Turris in pressione sui rossazzurri guadagnava un buon calcio di punizione deviato in angolo dalla barriera etnea e sul tiro dalla bandierina rimpalli in area favorivano il tiro sottoporta di Jellow che portava in vantaggio i suoi.
Spenti i rossazzurri nei quattro minuti di recupero e su errore di disimpegno etneo, veniva concesso un fallo laterale che portava in area Jellow a saltare portiere e difensori come birilli e a raddoppiare per i campani.
Una pena questo primo tempo che spinge a domandarsi se non fosse stato meglio schierare la primavera oppure evitare di partire, consentendo così alla Società di risparmiare sulla mancata trasferta.
La ripresa iniziava con Peralta e Cianci al posto di Chirico’ e Welbek e l’ex Taranto al quarantanovesimo si metteva in mostra per una gomitata in elevazione su Esempio punita giustamente dal direttore di gara con un cartellino giallo.
Al cinquantaquattresimo minuto il difensore Cocetta veniva ammonito per proteste e tre minuti dopo altro giallo per lui per fallo su Cianci con uscita anticipata dal campo.
Timida reazione rossazzurra che portava Cianci per due volte a provarci prima di testa e poi di piede ma Marcore era bravo a parare in angolo in entrambe le occasioni,
Era il momento di Cianci, il più attivo di tutti unitamente a Peralta che si caricava la squadra sulle spalle ed entrambi lasciavano dubbi sul mancato loro impiego dal primo minuto.
Al minuto settantatré la pressione etnea trovava il suo coronamento grazie ad un bel colpo di testa di Cianci su cross di Peralta che finalmente segnava il primo gol con la nuova maglia.
Quattro minuti dopo Zeoli richiamava in panchina uno spento Bouah per Chiarella ed il Catania, sbilanciato in avanti ed in superiorità numerica, esercitava la massima pressione e complice il gol subito, i corallini cominciavano a sfruttare i contrasti per cadere a terra cercando di perdere secondi preziosi che diventavano anche minuti e ciò acuiva la rabbia dei rossazzurri che rimediavano due ammonizioni prima per Celli e poi a Quaini
Al settantasettesimo spazio anche a Ndoj che sostituiva l’ammonito Quaini ma si arrivava al novantesimo ancora con il Catania sotto di un gol. .
Nei sei minuti di recupero una sola occasione su bel tiro di Peralta che sfiorava il palo e la partita si chiudeva con il successo della Turris su di un Catania vivo ed in partita solo nei venti minuti finali, anche grazie all’uomo in più .
Brutta prova di un Catania assente, lento ed inguardabile per tutto il primo tempo che deve riflettere sugli errori commessi e sulla leggerezza difensiva dimostrata oggi in campo contro una formazione non irresistibile.
Il Catania paga i suoi errori e il suo non essere squadra e sembra che la tenuta atletica davvero imbarazzante sia la scusa da additare per un organico in cui i singoli non riescono a trasformarsi in squadra. La rana rimane ancora rana.
6 Commenti per “Una riga rotta più che una squadra”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Direi più una falsariga che una squadra , oramai ennesima figuraccia dove per l’ennesima volta si va in svantaggio e per l’ennesima volta non si riesce a recuperare Che strano eh…… forse è meglio che non mi esprimo UNA BUONA SERATA
Non si vede lora che finisca l’agonia annunciata come una via crucis iniziata a inizio campionato e l’ultima partita si spera con il Benevento sia l’ultima di questa sciagurata stagione iniziata male con un incolpevole tabbiani che oggi con il Fiorenzuola va verso la salvezza e di Lucarelli fuggito via perché a visto la nave affondare e adesso Zorro cerca di tamponare l’irreparabile barca che va alla deriva a schiantarsi sui scogli…la colpa? Ammesso che Grella e il suo progetto in aria smantellando l’ossatura di Ferraro a commesso un errore imperdonabile e gli errori si pagano…. l’inesperienza a prendere giocatori di fine carriera..e chi in altre squadre era ai margini non a sortito il balzo…. dispiace per gli abbonati che ci hanno rimesso soldi e speranze.. dispiace per la chiusura del Massimino per colpa dei smidollati che barbaramente hanno infangato i colori e tolto l’ultima forza di incoraggiare le ultime settimane che rimangono di dare forza.. …ma ormai si teme il peggio
Una partita che e’ difficile da commentare in specie il primo tempo dove il Catania non e’ esistito, consentendo alla Turris di segnare non una ma due reti.
Secondo tempo iniziato male ma poi l’espulsione di Cacetta e l’entrata in campo di Peralta, unico ad avere una visione di gioco nel nulla assoluto, ha consentito al Catania di farsi sotto negli ultimi venti minuti sino a trovare un gol che non serve a nulla.
Non so come scenderà in campo il Catania contro il Giugliano perché questa e’ una squadra schizofrenica anche se penso che la testa di tanti sarà alla coppa perché ha più visibilità che una partita di campionato .
Spiace dirlo ma questi sono giocatori non adatti ad un campionato di serie c dove si corre e chi li ha portati a Catania sia loro che quelli che c’erano prima ha sbagliato due volte e mi dispiace per il Presidente che ha perso un sacco di soldi sperando che rescindano a giugno perché con gli attuali contratti molti di loro non andranno in altre piazze anche perché nessuno li vuole a parte Castellini e qualche altro.
Spero che i giocatori anziché andare ai ristoranti a festeggiare si riguardanola partita di oggi e se la commentino tra di loro.
Intanto si giocherà a porte chiuse anche la partita di campionato tra Catania e Giuliano , dal mio punto di vista una decisione esagerata.
Ricomincia il calvario e non si sa come è quando finirà.
Che tristezza……..
Ridicoli solamente ridicoli!