Una formazione con i valori di mercato tra i più alti del girone, era chiamata in un pomeriggio domenicale, a far man bassa di una squadra relegata ai piani bassi della classifica giudicata, da tanti esperti del settore, non adeguata per rimanere in lega pro, a causa anche del calciomercato invernale che l’aveva costretta a rinunciare ai suoi uomini migliori per cercare di far quadrare le casse societarie in crisi.
Di contro quella rossazzurra, seguita all’Esseneto da tanti fedelissimi capaci di riempire sino alla capienza dei posti disponibili lo scarno settore destinato ai tifosi ospiti, scendeva in campo con quella maglia maculata che in tante infauste occasioni aveva anche lo scorso anno accompagnato i nostri negli spogliatoi a capo chino. Ma al diavolo la superstizione! Il Catania di martedì, questo Catania che aveva rallentato la corsa del Matera, questo Catania che voleva iniziare la risalita verso i piani alti e che oggi aveva la possibilità di piazzarsi al quinto posto, aveva tutte le carte in regola per non temere streghe e fattucchiere di sorta. L’altoparlante annunciava le formazioni e tra i nomi dei titolari veniva scandito quello di Parisi quale inedito esterno di destra in quel 3-5-2 che tanto aveva arriso ai nostri colori nello scorso impegno.
Non male il Catania nel primo quarto d’ora con gli agrigentini timorosi chiusi in difesa, intimoriti come l’esercito di Saul dinnanzi al gigante Golia che spiccava per la sua mole tra le fila dei filistei. Il rigore coronava la pressione rossazzurra e l’arbitro, impietosito dalla pochezza avversaria, evitava di espellere il difensore che volontariamente aveva provocato il fallo per il tiro decisivo dagli undici metri di Mazzarani.
Il gol di vantaggio spegneva incredibilmente la luce alla nostra squadra che si smarriva e smetteva di giocare senza che il tecnico facesse ricorso a nuove forze necessarie in un centrocampo che perdeva lucidità e senso tattico, con la difesa apparsa in affanno nei recuperi, in particolar modo Marchese e Parisi più volte saltati e costretti a lasciare praterie agli avversari e con Pisseri che almeno in due occasioni parava l’imparabile.
Nulla dalla panchina, un silente Rigoli accompagnava la squadra negli spogliatoi per l’intervallo per riportarla di nuovo in campo identica negli uomini e nella sostanza: vuota, smarrita, lontana parente dell’undici ammirato martedì scorso. Uno strepitoso intervento di Pisseri ci salvava dal subire una marcatura che i ragazzotti biancazzurri inseguivano, ma al minuto 57 un eurogol di Pezzella si andava a insaccare sotto il sette della porta rossazzurra portando al meritato pareggio i giocatori di casa .
Dopo quattro minuti un Rigoli incomprensibile, dava una interpretazione tecnica tutta sua sostituendo la prima punta Pozzebon, quello acquistato per alzare il tasso tecnico della squadra e per fare i gol, con l’esterno di attacco Barisic quasi scaricando sull’attaccante ex Messina le colpe di questo pessimo Catania, dimenticando che un attaccante e’ chiamato a tirare in porta quando gli arrivano i palloni giocabili ma diventa inattivo se il centrocampo non gira come dovrebbe. Come volevasi dimostrare, il cambio non produceva effetti di rilievo anzi l’Akragas conquistava un rigore che, ben tirato da Salvemini, finiva alle spalle di Pisseri per il 2-1 che galvanizzava i tifosi di casa e lasciava increduli quelli ospiti.
Ma ancora mister Rigoli doveva offrire il meglio di se e, puntualmente, quasi come sua abitudine,sbalordiva tutti noi al minuto 81 con i cambi di Di Grazia e Scoppa per Fornito e il giovane Manneh gettato nella mischia nel momento più sbagliato per il suo esordio. Da questo momento il Catania dava il massimo o, almeno, vorrebbe darlo, ma senza Pozzebon incredibilmente sbattuto fuori dal tecnico e senza i cross di Di Grazia anche lui uscito dal match anzitempo, il Catania riusciva a conquistare solo un puro dal dischetto calciato in maniera quasi scandalosa da Mazzarani che consegnava la sfera nelle mani di Pane.
Golia, colpito dalla fionda biancazzurra stramazzava mestamente al suolo e,con lui, crollano le speranze per un piazzamento nei play off in posizione di vantaggio.
Siamo poca cosa come espressione di gioco collettivo e ringraziamo Rigoli per questo.
9 Commenti per “Davide contro Golia”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Non ti posso più vedere….
Hai rovinato una squadra, che poteva essere molto in alto.
Joe, t’ascutanu: esonerato Rigoli!
Francamente sono d’accordo con l’esonero. La partita ieri non l’ho potuta vedere, ma bastava la formazione per capire come sarebbe andata a finire.
Diciamo che abbiamo 35 punti “nonostante Rigoli”.
A me il 3-5-2 piace anche per questa squadra, ma come fai a far giocare Di Grazia terzino? con il Matera in casa è andata bene (e la più limpida delle occasioni da gol per il Matera gliela concesse Di Grazia).
Nella partita di ieri, che a quanto leggo ha visto a un certo punto l’Akragas prendere il controllo del centrocampo, e tenuto conto che non era partita per piedi fini, perché non mettere Bucolo a fare a coppa in mezzo al campo? E poi: ti manca Djiordevic? e sposta Marchese a sinistra dove gioca da una vita, non Parisi, che già è scarso nella fascia sua, e gioca con la difesa a 4.
Tutto si può dire oggi, non che la rosa della squadra non sia adeguata. Ma una squadra che non vince mai in trasferta, anche se ci arrivase ai play off, che speranze può avere?
Come
Rigoli a casa ….che dio sia lodato forza catania
Alla fine non poteva finire che così ! Quanti punti abbiamo persi ? Sono mesi che lo diciamo ma il peggiore sordo e quello che non vuole sentire! Chiunque è meglio del niente ( rappresentato da Rigoli in questi mesi ) !
INEVITABILE era ora….adesso chi si parla di petrone ex ascoli,comunque chiunque sia sarà meglio.
Ieri abbiamo assistito a un disastro.saluti a tutti forza catania 46.
Finalmente la società ha dato prova di polso. Secondo me la squadra non seguiva più Rigoli e dopo la batosta di ieri dovuta per lo più alla sua incapacità di azzeccare le contromisure a disposizione in panchina peraltro necessarie a seguito dell’approccio errato al match era giusto e doveroso procedere ad un suo allontanamento dalla panchina.
Era ora. …Rigoli incapace
FINBALMENTE! MEGLIO TARDI CHE MAI! DOVEVA ESSERE FTTO A DICEMBRA IL CAMBIO ! ALLA PAUSA NATALIZIA! ALLENATORE SENZA CARISMA NE’ POLSO!PATETICO ED ADATTO ALLA ECCELLENZA!! ASSURDA LA SUA PANCHINA! MAI DATO UN VERO GIOCO ALLA SQUADRA!I GIOCATORI DA TEMPO NON LO SEGUIVANO PIU’!