Altro mercoledì di calcio questo pomeriggio al Massimino. Stavolta di scena il Locri a provare a fermare la corsa del Catania che, da parte sua, non intendeva minimamente premere il freno, tutt’altro: l’aver distanziato la rivale più coriacea domenica scorsa, ha sicuramente fornito carburante ai muscoli dei giocatori e coscienza dei propri mezzi e delle capacità a tutto il dispositivo rossazzurro.
Sicuramente gli amaranto, dopo la pesante sconfitta maturata a Vibo, aspettavano con impazienza la sfida odierna per cancellarla al più presto con una prestazione convincente alle falde dell’Etna.
Tre partite in sette giorni, tante quelle disputate dai calabresi prima di quella odierna, nelle quali hanno ottenuto due pareggi con Licata e Trapani prima della batosta di domenica scorsa.
Per l’occasione, mister Mancini, assente per squalifica il terzino Paviglianti, ha proposto dal primo minuto Ianni, Mazzone, Aquino, Mbaye, Romero, Dodaro, Palermo, Pagano, Ficara, Furina e Chiricosta.
Il coach rossazzurro dopo la vittoria di Cercola e preso atto delle assenze per problemi fisici di Chiarella, Pino, Scognamiglio, Russotto Andrea e Alessandro, Litteri, Palermo e Di Grazia, ha posto tra i pali Bereth lanciando al centro della difesa Ferrara per Somma accanto a Lorenzini, poi gli esterni Rapisarda e Castellini, Vitale a centrocampo insieme a Lodi e Rizzo e in attacco spazio al falso nueve De Luca, accanto a Sarno e Forchiglione.
Arbitro dell’incontro il Signor Flavio Fantozzi di Civitavecchia che, all’ora prevista, davanti a più di 14.000 spettatori per una partita di quarta serie ai quali si aggiungevano una cinquantina di tifosi amaranto, una rarità anche per una partita di mezza settimana di massima categoria, dava inizio al match con gli etnei in completo bianco e maniche nei colori sociali ed i calabresi in cremisi.
Il Catania partiva subito cercando la strada del gol ma gli amaranto erano bravi ad alzare un muro davanti al loro portiere e i minuti passavano con i catanesi padroni del campo abili ad effettuare cambi di gioco, con Castellini e Rapisarda più esterni d’attacco che di difesa anche per la poca propensione in avanti dei calabresi ma la pressione non riusciva a portare alla conclusione gli avanti etnei, oggi privi di centimetri in area avversaria.
Unico momento significativo, un malore avvertito da un tifoso in curva nord che ha richiesto l’intervento dei sanitari, con conseguente interruzione di qualche minuto dell’incontro ed un tiro di Castellini dalla distanza che scaldava i guantoni di Ianni ma calciato dopo il fischio del signor Fantozzi per precedente fuorigioco.
Il primo tempo si concludeva sullo 0/0 con un Catania padrone del campo ma con manovre abbastanza prevedibili che non avevano minimamente impensierito i difensori avversari.
La ripresa iniziava subito con due cambi decisi da mister Ferraro: fuori Ferrara e Forchiglione, in difficoltà contro il muro dei difensori, per Boccia e Sarao, al fine di offrire più peso in avanti.
Malgrado i due cambi, il Locri continuava a difendersi ordinatamente con tutti gli effettivi nella loro metà campo, con l’intento di strappare il punticino al Massimino.
Al cinquantaseiesimo altro cambio etneo con Lodi richiamato in panchina per Giovinco, nuovo modulo 4/2/3/1 e sette minuti dopo ecco il turno dell’altra punta Jefferson al posto di De Luca ed il Catania passava al 4/2/4.
La pressione in area calabrese, col passar del tempo, aumentava notevolmente e finalmente al sessantacinquesimo, su cross dalla trequarti Dodaro, nell’intento di respingere il pallone di testa, lo indirizzava dove il pur bravo Ianni non poteva arrivare, ed il Catania otteneva il meritato vantaggio.
Il gol liberatorio galvanizzava il Catania che premeva ancora sull’acceleratore e dieci minuti dopo, al minuto settantacinque, Mbaye fermava in piena area Jefferson tirandogli i calzoncini ma l’arbitro incredibilmente, forse poco assistito dal suo collaboratore di fascia, non si rendeva conto dell’accaduto e graziava i calabresi ma poco dopo, Dodaro rimediava il secondo giallo, guadagnando anticipatamente la via degli spogliatoi.
Adesso il Catania, libero dai vincoli del gol a tutti i costi, diventava davvero indiscusso padrone del campo e si concedeva qualche colpo di classe, come la ricerca del pallonetto dalla distanza di Sarao che vedeva il portiere fuori dai pali, con il pallone che si perdeva di poco oltre la traversa.
Ultimo cambio rossazzurro portava Bani al posto di Sarno all’ottantunesimo, ma la giocata di fino non riuscita a Sarao, capitava a Giovinco che, da posizione angolatissima, telecomandava il pallone con un effetto a rientrare spedendolo in buca dal lato opposto. Un piede o una stecca? A voi la risposta.
Il tripudio del Massimino accompagnava la corsa di Giovinco verso il suo pubblico e dopo cinque minuti di recupero, tutta la rosa si involava verso le curve per ottenere il meritato abbraccio.
Una partita dominata dal primo minuto all’ultimo dai rossazzurri ma solo nei minuti finali sono riusciti a coronare il loro obiettivo perché gli avversari avevano alzato le barricate e giocato soltanto una partita difensiva.
Squadra ordinata quella calabrese ma per niente incisiva in avanti anche per merito della attentissima difesa etnea che nulla ha concesso agli attaccanti avversari.
Così come in altre sfide, i primi quarantacinque minuti sono serviti a stancare gli avversari, con un Rizzo dominatore del centrocampo e Lodi a disegnare con il pallone cambi di gioco che tuttavia non riuscivano ad impensierire la retroguardia calabrese e su tiri da fermo risultava ancora appannato.
Anche la manovra oggi ha fatto dei passi in avanti con Rapisarda e Castellini abili nelle discese, ma la mancanza di attaccanti di peso in area rendeva i cross poco sfruttabili.
Nel complesso ottima prova degli etnei contro una buona squadra che tuttavia ha cercato più a non prenderle che a pungere.
Adesso testa al Paterno’, partita che si disputerà a porte chiuse e con la consapevolezza di essere davvero, per organico a disposizione, la squadra più accreditata per la conquista della serie C ma anche con la certezza che nessuna squadra che incontreremo ci regalerà nulla.
19 Commenti per “A lezione di biliardo”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Buongiorno a tutti, il Locri ha fatto la sua partita chiudendosi in difesa formando un muro per gli attaccanti Rossazzurri. Arbitraggio scandaloso (ma bisogna farci l’abitudine, siamo in serie D), un rigore netto per il Catania non dato e molti errori di impostazione, a punizione data non bisogna girare le spalle, ma guardare se la punizione viene tirata regolarmente. Lodi non mi ha entusiasmato e De Luca (ieri non era il suo ruolo), non ha dato del suo meglio. La squadra cmq è all’altezza di ogni situazione, dovremmo stracciare il campionato, se non lo fosse è solo per demerito loro. Cmq felice per la settima vittoria consecutiva. Come sempre ottimo commento e visione del gioco.
Buona giornata a tutti
Ottima vittoria, la settima consecutiva, che ci porta a 5 punti dalla seconda.
Buona prestazione della squadra che migliora di partita in partita.
Avanti così.
Avanti così e distanziare il più possibile la seconda in classifica.
La rosa ampia e di qualità e le tante sostituzioni possibili durante la partita sono l’arma in più del Catania, così si spiegano le 7 vittorie consecutive. 🙂 🙂 🙂
D’accordo con i vostri commenti e altrettanto d’accordo con l’articolo scritto da raggio libero come sempre ottima la sua disamina . Archiviamo tutto e Voltiamo pagina perché da adesso la testa deve essere concentrata al derby contro il paterno’ dove purtroppo si giocherà a ( lentini ) in campo neutro così penalizzando i tifosi rossazzurri , Una buona serata a tutti ❤️💙❤️💙❤️💙
Si hai ragione Mexxican, penso che questa diffida del campo del Paternò penalizza più il Catania che lo stesso Paternò, i paradossi del calcio, ma non dobbiamo trovare alibi e cercare l’ottava vittoria consecutiva.
FOZZA CATANIA
Consentitemi di fare un elogio speciale per l’azione del gol di Giovinco. Due colpi di tacco spiazzanti (e voluti, non fatti per caso) e un tiro impossibile. Da manuale del calcio. Bellissimo!
A seguito del provvedimento odierno della Corte Sportiva di Appello Nazionale, il Dipartimento Interregionale della Lega Nazionale Dilettanti ha reso noto che la gara Paternò-Catania, in programma domenica 23 ottobre alle 15.00 e valevole per l’ottava giornata del girone I del campionato Serie D 2022/23, sarà disputata allo stadio comunale “Falcone Borsellino” (Contrada Salinelle, Paternò), a porte aperte.
Solita partita del Catania che vince ma non entusiasma per il gioco.
Partita interrotta a causa di un malore che ha colto uno spettatore.
Ma dal video si vedevano trafferugli nel settore degli ultras.
E in realtà come raccontatomi da una persona che fa parte della protezione civile diversi addetti che si accingevano a soccorrere il malcapitato sono stati picchiati da alcuni ultras senza alcun motivo!
Vale , purtroppo la serie D è anche questo , provvedimenti che sembrano delle barzellette ,e comunque meglio che si giochi con i tifosi una buona serata a tutti ❤️💙
Grande partita del Catania che è riuscita a vincere contro una squadra che adottava il modulo 1 10.L’azione del 2 a 0 é da manuale del calcio il nostro portiere non ha fatto una sola parata,miglior attacco e migliore difesa. Sono molto entusiasta della squadra e del gioco, calcolando che parliamo di serie D
Buongiorno a tutti ❤️💙 Gaetano condivido il tuo commento infatti la piazza rossazzurra ne è una dimostrazione 💪
Si Mexxican i nostri tifosi hanno contribuito ai successi della squadra e il gruppo Pelligra è riuscito in poco tempo a creare una grande squadra con almeno due giocatori per ruolo.Ora speriamo che rientrino dagli infortuni tutti,mi dispiace in particolar modo per Litteri catanese DOC che possa al più presto realizzare il suo primo gol con la maglia rossazzurra
Un buon Catania chiude il primo tempo in vantaggio sul paterno’ per 2-0
E sono 8 su 8 grande Catania
Un killer spietato 😆 e comunque oggi non era un campo facile
Avevo paura del Paternò perchè squadra imprevedibile,ma il Catania è una macchina da guerra che non si ferma mai.Sono contento della vittoria del Lamezia così il Catania manterrà sempre alta la concentrazione,calcolando come dice il mister che siamo al 75% e che abbiamo giocatori importanti da ricuperare non possiamo fare altro che migliorare
Si vero anch’io avevo timore del Paternò, pensavo a una squadra ostica, e vai fra l’altro è stato un bel Catania, finalmente possiamo godere grazie a Pelligra, dopo tante amarezze c’è stato un ulteriore miglioramento forza Catania saluti a tutti, Vincenzo vorrei sapere la tua opinione
Avvilito ma non sconfitto la mia opinione l’ho già espressa in precedenza in varie occasioni ovvero che per vincere in serie D necessita una rosa ampia assortita da giocatori esperti e giovani con evidenti margini di crescita. Il Catania ingloba tutte queste caratteristiche e si ritrova con esperti tipo Sarno che anche al 50% della forma fisica riesce a fare la differenza,un Lorenzini che coordina la difesa, un Rapisarda fortissimo e Rizzo che corre 90 minuti per non parlare poi di Russotto, Lodi, Sarao e Giovingo che in qualsiasi momento potrebbero inventarsi un gol. Ci ritroviamo con giovani molto promettenti tipo i due portieri,Castellini, Forchignone, Chiarella e Vitale e dei buoni giocatori di categoria tipo De Luca, Palermo, Somma ed altri che ancora non hanno avuto la possibilità di giocare per infortuni o poco utilizzati. Abbiamo un allenatore che conosce molto bene la D e sa benissimo che ogni partita va affrontata per vincerla in qualsiasi modo anche giocando male. Abbiamo un seguito di pubblico che dentro o fuori casa fa la differenza e pertanto esistono tutti i tasselli per vincere questo campionato. A mio avviso l’unico vero pericolo che potrebbe mettere il bastone tra le ruote non è il Lamezia ma pensare di poter strafare ed abbassare la concentrazione.