Messe da parte le altre dicerie in tema di difficoltà nel rispetto dei termini di pagamento degli emolumenti dei tesserati, il Catania si è catapultato a Foggia per affrontare i satanelli allo Zaccheria, una partita difficile contro una squadra che, nel suo stadio, ha sempre fornito ottime prestazioni.
Mister Capuano, alla guida del Foggia dopo l’esonero di Massimo Brambilla, con esordio in esterna contro l’Avellino del 29 settembre bagnato da una sconfitta, nelle successive due partite e’ riuscito ad incamerare tre punti pesanti con il Taranto e ottenere successivamente un importante pareggio a Potenza domenica scorsa.
Squadra in crescita in una domenica, quella odierna, in cui si avvertiva la mancanza dei tre giovani tifosi rossoneri sugli spalti che un destino crudele ha strappato alle famiglie a cui ci uniamo al loro dolore con sentimenti di profondo cordoglio.
Anche la formazione etnea, con in testa il capitano Castellini, ha onorato le tre vittime portando sotto la curva foggiana prima dell’incontro un cuscino di fiori bianchi tra gli applausi dei supporter pugliesi.
Con l’animo triste per quelle vite spezzate, purtroppo la macchina del calcio non si ferma e tocca elencare le scelte di mister Capuano che si è affidato oggi al suo 3/4/2/1 con De Lucia tra i pali, difesa quasi inedita con Felicioni, Parodi e Carillo, poi Silvestro, Mazzocco, Tascone e Danzi in mezzo e sulla tre quarti Emmausso con Millico in appoggio alla punta centrale Murano.
Si notavano le assenze tra i rossoneri di Salines e Camigliano usciti malconci dall’ultima partita ma presenti regolarmente in panchina.
Mister Toscano, con i soliti problemi a centrocampo per le assenze di Sturaro, De Rose e Di Tacchio a cui si e’ aggiunto il difensore Celli fermato da un affaticamento muscolare e all’ultimo momento anche Carpani assente tra i convocati, ha schierato Adamonis in porta, Ierardi, Di Gennaro e Castellini trio difensivo, Anastasio e Guglielmotti sulle fasce, centrocampo affidato a Luperini, Verna e Stoppa e in avanti ancora Jmenez ed Montalto.
Un campo in condizioni poco felici e appesantito dalle pioggia dei giorni scorsi, ha accolto le due squadre che dopo tre minuti di ritardo nell’entrare in campo a ricordo delle giovani vittime della strada, sono scese in campo e dopo il sorteggio disposto dal signor Di Francesco di Ostia ed il minuto ufficiale di silenzio salutato da un fragoroso applauso di tutti i presenti e la deposizione di una corona di fiori da parte del Presidente e dell’allenatore Capuano sotto la curva dei tifosi locali, hanno dato inizio al match con il Catania in maglia bianca e bande laterali rossazzurre ed i foggiani in completo sociale rossonero con lutto al braccio.
Al primo minuto grande occasione per Montalto che di testa su cross di Stoppa impegnava in angolo De Lucia e al quindicesimo primo giallo per Denzi reo di una spinta ad Adamonis in fase di rinvio.
Dall’altra parte era Emmausso il più pericoloso ma dopo un suo tiro fuori al dodicesimo, sprecava una grande occasione sottoporta al venticinquesimo.
Al minuto trentatré in mischia Murano spingeva il pallone in rete ma giustamente l’arbitro annullava in quanto l’azione era viziata di un fallo su Guglielmotti.
In questa fase di gioco il Catania appariva condizionato dalla pressione ambientale e la fase di attacco non riusciva a sfondare con errori nei passaggi anche i più semplici, mentre i locali sembravano caricati a molla, tesi a cercare la vittoria da dedicare ai tifosi, in particolare ai tre non più sui gradoni.
Come si poteva immaginare, da azione di calcio d’angolo, Tascone nell’area piccola calciava il pallone con una parabola dal basso verso l’alto all’incrocio dei pali dove Adamonis non poteva arrivare e la partita riprendeva con ancora il Catania lontano da quello ammirato negli scorsi incontri, tanto da subire due gialli sul finire del primo tempo per falli commessi da Luperini e Verna, seguito da quello sventolato a Carillo al quarantacinquesimo.
La ripresa vedeva un cambio in casa dei satanelli con Vezzoni al posto di Silvestro, ma erano tre le sostituzioni effettuate da Toscano: Inglese, Quaini e D’Andrea subentravano a Montalto, Stoppa ed Jmenez ed il Catania si portava in avanti ma, al cinquantesimo, erano i rossoneri a passare ancora per merito di Tascone bravo a raccogliere il passaggio di Emmausso ed a superare Anastasio calciando a fil di palo dove Adamonis non riusciva ad arrivare.
Due a zero e stadio in delirio. Chi si aspettava un Catania oramai sulle gambe e in crisi rimaneva deluso perché per gli etnei la partita iniziava adesso riuscendo a scrollarsi di dosso l’aria che si respirava allo Zaccheria ed il primo acuto arrivava dalla testa di Inglese che superava De Lucia ma Vezzoni ribatteva sul piede di Lunetta il cui tiro veniva ben parato dal portiere.
Stante la pressione etnea e sicuro della vittoria in tasca, mister Capuano inseriva Gargiulo per Mazzocco e Camigliano per Millico, giocatore che qualche grattacapo aveva creato ai difensori etnei, facendo così capire che voleva addormentare e gestire i restanti minuti, mentre Toscano inseriva Lunetta per Luperini.
Malgrado i vari tentativi pugliesi di perdere tempo, il Catania cominciava a crederci e al sessantasettesimo uno straordinario Quaini in edizione regista, riusciva a fermare una ripartenza avversaria e serviva D’Andrea in area atterrato fallosamente da Carillo costringendo l’arbitro, rimasto imperturbabile malgrado l’aria di vittoria che aleggiava sugli spalti, ad assegnare il rigore che lo stesso D’Andrea si faceva parare da De Lucia.
A questo punto l’occasione perduta poteva atterrare qualsiasi squadra ma non questo Catania davvero trasformato e sordo adesso ai condizionamenti e all’uscita dal campo tra gli applausi del goleador di giornata Tascone, autore della doppietta, sostituito da Zunno mentre mister Toscano richiamava in panchina Guglielmotti per Raimo.
Il giallo a Ierardi non fermava la spinta incessante dei rossazzurri che all’ottantasettesimo accorciavano le distanze per merito di Inglese, al quarto gol stagionale, lesto a riprendere la respinta di De Lucia su tiro di Lunetta, calciando di forza la sfera sotto la traversa.
Sul finire Capuano sostituiva Murano con Santaniello sicuro di portare a casa il successo e si arrivava al novantesimo con il giallo per Anastasio e con la lavagnetta che segnava erroneamente tre ma erano sei i minuti di recupero.
Il Catania ci credeva davanti agli avversari oramai schierati a difesa del minimo vantaggio ed era il momento del nostro capitano che chiamava l’arrembaggio finale indovinando il passaggio per Inglese bravo a trovare D’Andrea in area che indirizzava il diagonale giusto a scavalcare De Lucia in tuffo trovando libero Di Gennaro di calciare a porta vuota la palla in rete al minuto novantatré.
I tre minuti finali, allungati di altri sessanta secondi per il rosso sventolato per l’ulteriore secondo fallo di ammonizione al neo entrato Santaniello, vedeva ancora il Catania in attacco alla ricerca del gol della vittoria che non arrivava per il triplice fischio del signor Di Francesco bravo a tenere in pugno la partita sempre col sorriso e ad intervenire con autorevolezza e decisioni precise in ogni contesto.
Un pareggio che lascia l’amaro in bocca più al Foggia per la ghiotta occasione persa e che carica sicuramente la squadra rossazzurra anche se deve rammaricarsi per il rigore sprecato ma, in particolare, per un primo tempo sottotono lasciato agli avversari non proprio eccezionali ma invogliati dal contesto esterno a superarsi.
Malgrado l’accelerata del Benevento e dei successi di Trapani ed Avellino, il campionato e’ aperto e siamo solo alla decima giornata.
C’è ancora tanto da dare e da fare.
Dopo quello che che è stato scritto da Raggio Libero, cosa aggiungere, ogni partita è storia a se, onestamente anche sperandoci non ci credevo, si vede che c’è aria diversa negli anni trascorsi si sarebbe perso. Bene così adesso viene il bello lottare partita dopo partita, peccato che i nostri centrocampisti siano infortunati
Partita che sembrava compromessa a 9 minuti dalla fine ed è mancato poco per tornare a casa con i 3 punti. Prova di carattere ed arbitraggio onesto.
D’accordo con l’articolo di raggio libero e anche con i vostri commenti partita da due volti regalato un primo tempo e buona parte del secondo tempo dove ovviamente si è giocato in un clima scosso dopo la tragedia che ha colpito la tifoseria foggiana , poi piano piano è uscito il Catania che ha incominciato a prendere possesso della propria forza e soprattutto con e l’ingresso di Quaini e Inglese e la partita ha cambiato volto . Abbiamo guadagnato un punto o perso due punti ?
Ha dimenticavo d’Andrea da rivedere al di sotto delle aspettative , magari quel rigore lo poteva sbloccare invece è ancora fermo a quota zero , speriamo che si riprenda subito perché c’è bisogno anche del suo contributo
sembrava il fim dell’anno scorso…………………. ma alla fine almeno il pareggio l’hanno acciuffato…………
non so se essere arrabbiato per un ora e un penalty regalato. o per l’ultimo quarto d’ora
Riparto dall’ultimo commento di jamajama perché come lui sono rimasto basito. Sino al novantaduesimo arrabbiato per come si era affrontata la gara regalando un tempo e altri cinque minuti del secondo agli avversari poi il Catania ha reagito ma quel rigore sbagliato, o meglio parato ma pur sempre sbagliato mi aveva fatto cadere le braccia .
Poi il gol di Inglese almeno per non perdere la faccia e al novantaquattresimo quella azione costruita, condotta e quella delizia di quel diagonale al centro dell’area sul quale si e’ avventato Di Gennaro con successo e che fa mangiare le mani a tutto l’ambiente rossonero ed in particolare a Capuano che credeva già di aver vinto la partita .
Una perla che mi fa vedere il bicchiere mezzo pieno .
Andiamo avanti ma ci siamo anche se , secondo me, saranno quattro le squadre che lotteranno sino all’ultimo : Catania, Benevento, Trapani ed Avellino
Ormai non ci credevo più invece…..
Un punto importante per come si erano messe le cose.
Luperini e D’Andrea non sono ancora riusciti a dimostrare il loro valore.
Il campionato è ancora lungo ma non bisogna perdere il contatto con la testa della classifica.
Comunque il primo tempo del Catania non mi piaciuto, troppo sottotono.
Buona settimana a tutti
Ormai non ci credevo più invece…..
Un punto importante per come si erano messe le cose.
Luperini e D’Andrea non sono ancora riusciti a dimostrare il loro valore.
Il campionato è ancora lungo ma non bisogna perdere il contatto con la testa della classifica.
Comunque il primo tempo del Catania non mi piaciuto, troppo sottotono.
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