La cercata, trovata, voluta sconfitta di martedì con il Trapani, pur con tutte le attenuanti del caso e la possibilità di aver visto in campo giovani rampanti che hanno dato tutto, cuore compreso, per onorare la maglia rossazzurra, ha diviso la tifoseria con chi, da una parte, ha ritenuto giusto non forzare una macchina già sotto pressione e col rischio di perdere ancora qualche pezzo per strada e altri che non hanno digerito la pesante sconfitta, cinque reti a zero, mai subite al Massimino anche quando si chiamava Cibali.
Passivo pesante da digerire e forse evitabile se, accanto a Quaini, ci fosse stato almeno un titolare, magari per quarantacinque minuti a testa tra Castellini e Di Gennaro.
Forse proprio loro, insieme ad Inglese, i tre che mister Toscano ha voluto preservare per averli disponibili e senza acido lattico nelle gambe per la partita contro la Cavese, certo che tre partite ravvicinate non potevano permettersele.
Oramai piangere sul latte versato non serve a nulla, lasciamo che il Trapani prosegua la sua strada in coppa e pensiamo a noi ed al nostro percorso che poteva davvero essere diverso con sei punti in più lasciati contro Latina, Trapani e per la indigeribile penalizzazione subita.
Con tutte le difficoltà palpabili ancora presenti, seppur in panchina si rivedevano Sturaro, De Rose, Guglielmotti e Ierardi, mister Toscano ha schierato per la gara contro la Cavese la stessa formazione che aveva sconfitto il Trapani quindi Bethers, sostenuto in difesa da Castellini, Di Gennaro e Anastasio,a centrocampo Verna, Jimenez, Carpani, sulle fasce Raimo e Stoppa con D’Andrea ed Inglese in avanti.
Mister Mauri, alla guida dei campani dalla dodicesima di campionato, e’ riuscito a dare impulso alla squadra, riuscendo, sotto la sua guida, a conquistare nove punti in cinque partite, frutto delle vittorie contro il Messina al debutto, poi Taranto e Foggia, registrando solo le sconfitte con due big come Trapani e Cerignola, partite giocate a viso aperto e trovandosi adesso in una posizione relativamente tranquilla in campionato.
Per la sfida odierna, il tecnico biancazzurro ha preferito a sorpresa lasciare in panchina Maffei, ex esterno etneo in prestito alla società campana ed ha proposto dal primo minuto la solita difesa a tre davanti a Boffelli costituita da Saio, Perretti e Loreto esterni Rizzo e Diarrasouba con Citarella, Pezzella e Konate e in avanti Vigliotti e Sorrentino.
Calcio d’inizio affidato dal Signor Claudio Giuseppe Allegretta della sezione di Molfetta agli ospiti che venivano subito aggrediti dalla pressione rossazzurra anche se riuscivano a battere il primo calcio d’angolo al quinto minuto senza alcun problema per la compagine etnea che si riproponeva in avanti sfruttando principalmente i cross di Raimo dalla sinistra che la attenta difesa cavese riusciva a rinviare.
Si capiva la strategia di Mauri connessa con l’assenza di Maffei per Diassarouba per sfruttarne la velocità, sulla falsariga dei gol subiti dal Catania contro avversari di gamba in alcune precedenti partite.
Al decimo arrivava il primo angolo per gli etnei tuttavia troppo compatta e attenta la difesa ospite per subire ma che capitolava per l’intervento falloso in area di un difensore su Stoppa e l’arbitro assegnava la massima punizione che lo stesso Stoppa trasformava spedendo la palla dalla parte opposta a quella scelta dal portiere.
Festa e tripudio sugli spalti e secondo gol realizzato sotto la curva Nord e partita che ricominciava con una distrazione difensiva che consentiva a Sorrentino di tirare per fortuna altissimo e al trentesimo Diarrasouba veniva ammonito come in precedenza Rizzo.
Il mal del Catania cominciava ad avvertirsi come se volesse aspettare gli avversari per colpire in ripartenza anche se gli ospiti, malgrado la buona volontà espressa, dal punto di vista tecnico non sembravano in grado di poter far male al Catania, e il primo tempo si chiudeva dopo il colpo di testa centrale di D’Andrea parato senza alcun problema da Boffelli.
La ripresa iniziava senza alcun cambio e al quarantasettesimo Kanoute ci provava ma il tiro si perdeva alto sopra la traversa.
Da questo momento il Catania sembrava voler vivere sulla rendita del golletto su rigore siglato e vani i gesti inequivocabili del mister di convincere i suoi calciatori ad attaccare.
Pareva che le parole di elogio spese in passato per quella che era una delle difese più arcigne della serie C galvanizzasse la squadra e come un tam tam silenzioso si diffondesse in seno ai rossazzurri che ricorrevano a passaggi indietro anziché proporsi in avanti e, in quelle poche volte che ciò accadeva, restavano invischiati nella morsa avversaria come una mosca nella ragnatela.
Le difficoltà riscontrate dalla nostra squadra portavano ai gialli a Carpani ed Anastasio, quest’ultimo diffidato e a riposo forzato per la gara contro il Taranto.
Al minuto sessantatré primi cambi per il tecnico Mauri che richiamava in panchina Vigliotti per Fella e proprio lui, in piena area, raccoglieva di testa il pallone da calcio d’angolo beffando Bethers e tutto il Catania segnando il suo quarto gol in campionato.
Il Catania ci provava ma prima Di Cennaro a lato poi Inglese prima di testa spediva fuori e poi in mischia non riusciva a concludere ed ecco dalla panchina alzarsi Sturaro al rientro per un evanescente Carpani e poi anche Guglielmotti in campo per Stoppa uscito con i crampi.
Il Catania cercava la zampata vincente ma lenta e prevedibile la manovra sempre votata alla ricerca dei cross dalla fascia, cross talvolta fuori misura e quando sufficientemente indirizzati per l’incornata dei compagni, erano loro a sbagliare incredibilmente dei gol fatti, come più avanti Sturaro a cinquanta centimetri dalla porta.
Per la cronaca, entravano in campo per i campani i due ex rossazzurri Maffei e Fornito per Diassarouba e la punta Sorrentino ed anche Citerella per Marranzino mentre Toscano, per dar maggiore peso in avanti, sostituiva D’Andrea che ha lottato su ogni pallone ma purtroppo lontano dalla porta con Montalto e un poco preciso Raimo per Quaini ma la musica non cambiava ad la partita si chiudeva, dopo tre minuti di recupero, tra i sonori fischi di un Massimino convinto della vittoria dopo la volontà societaria e tecnica di perdere la sfida di coppa con il Trapani.
Si sa, tra le tante regole del calcio c’è anche quella che quando tiri i remi in barca dopo un golletto segnato peraltro su rigore, la rete molto spesso la subisci.
La storia sempre la stessa in casa rossazzurra, tra errori e orrori che si ripetono, in attacco ed in difesa, in questa annata che pare l’onda che si infrange sulla battigia e torna indietro e, dopo averci illuso, ci riporta ancora al punto di partenza, tra le squadre ignavie del girone, quelle che per mezzi o per capacità ma anche per volontà o per limiti, non riescono a conquistare le prime posizioni, sperando solo in un piazzamento nei play off.
Ma una squadra così merita un pubblico caldo e numeroso con non meno di sedicimila presenti anche oggi, in una giornata pomeridiana con negozi aperti e luminarie in strada? Ci si aspetta una reazione della proprietà per capire se anche essa è appassionata ed innamorata di questa piazza.
Bastava una vittoria per risalire in classifica, sgomitando con Trapani, Picerno e Crotone, e invece si è sempre lì a far ammenda sui tanti errori, così come con Giugliano, Latina, Messina, o per aver spento la luce per più di un tempo come accaduto con Foggia e Crotone e nei minuti finali contro l’Avellino, dimostrando una fragilità caratteriale difficile da riscontrare in atleti navigati e oramai quasi a pochi passi dal congedo con il calcio giocato.
Purtroppo questo Catania ha dei limiti contro le squadre che si difendono oppure potrebbe trattarsi del modulo tattico oramai scontato che non consente di far male agli avversari, quasi sempre votato alla ricerca dei cross dalle fasce alla ricerca del nulla in area o ancora l’evanescenza dei calciatori a perdersi nel nulla?
Mister Toscano, trovi lei le soluzioni. Siamo davvero stanchi ed avviliti da questo moto ondoso che riporta allo stesso punto: quello del centro classifica.
La partita ? meglio non dire nulla , tanto sempre e solo bocconi amari, invece per quanto riguarda l’articolo di raggio libero sono pienamente d’accordo , con avanti e indietro così non si va da nessuna parte, ma tanto oramai ci siamo abituati da più di dieci anni che vediamo sempre lo stesso film
Non so voi: io ogni settimana aspetto il Catania ed oggi più delle altre volte dopo la sconfitta del Trapani, il pareggio del Crotone e quello tra Cerignola e Benevento, queste ultime due squadre che seppur si sono divise la posta, hanno giocato un ottimo calcio mentre questo Catania balbettante che vive di buoni momenti per poi crollare e diventare una squadra senza anima e denti.
A sto punto forse meglio giocarcela la partita contro il Trapani perché non essendo arrivata la vittoria che ci poteva consolare perché avrebbe regalato il quarto posto a sette punti dal Benevento ma un pareggio ancora in casa dopo la manita granata non ce lo meritavamo .
Ho il dubbio che questa squadra voglia davvero andare in B.
Sicuramente la Società deve intervenire: meno eventi mondani e più pugno duro, meno stile britisch e più pane cunzato.
La scelta di rinunciare alla coppa Italia si è rivelata poco felice come pure quella di aver stravolto la rosa dello scorso anno.
Purtroppo non si può tornare indietro ma non si riesce nemmeno ad andare avanti…..
Troppe le occasioni da rete incredibilmente sprecate, punti in classifica buttati al vento.
Anche ieri visti i risultati delle altre squadre, abbiamo perso un’altra buona occasione, potrebbe essere l’ultima.
Buona settimana a tutti
La scelta di rinunciare alla coppa Italia si è rivelata poco felice come pure quella di aver stravolto la rosa dello scorso anno.
Purtroppo non si può tornare indietro ma non si riesce nemmeno ad andare avanti…..
Troppe le occasioni da rete incredibilmente sprecate, punti in classifica buttati al vento.
Anche ieri visti i risultati delle altre squadre, abbiamo perso un’altra buona occasione, potrebbe essere l’ultima.
Buona settimana a tutti
Peccato
Ma di gioco non se ne vede.
Con tutti sti pareggi dove si andrà?
Ciao jamajama credo da nessuna parte, dalla serie anche quest’anno ci proveremo il prossimo campionato
Il dati oggettivi dicono che la squadra del Catania giocando in casa in formato emergenza contro squadre di bassa classifica risulta leggera, poco fisica e senza punti di riferimento, quindi, più esposta in difesa e debole a centrocampo..
Premesso quanto sopra I punti pesanti ( Sette ) persi in casa contro il Latina, Messina e Cavese fanno la differenza in classifica rispetto alle prime tre classificate ed ovviamente i giudizi, con il senno di poi, si allineano a secondo il risultato finale e quando va male diventa facile trovare subito chi ha sbagliato a secondo le proprie convinzioni.
Personalmente penso che il portiere del Messina che ha subito tonnellate di gol contro il Catania è diventato Buffon; che Di Gennaro contro il Latina ha commesso una ingenuità pur essendo stato premiato come migliore difensore del girone B dello scorso anno e che Sturaro ancora si sta sbattendo la testa a terra, mente il Benevento ieri nel primo tempo è stato miracolato due volte e che il Cerignola meritava la vittoria.
Nulla di nuovo, questo è il calcio ed è consolante pensare che solo 4 squadre su 60 vanno in B e 56 società hanno commesso errori.
Si Vincenzo i avrai ragione anche tu i numeri dicono sempre la verità, però il problema è che il Catania da quel13,ottobre ha cambiato totalmente atteggiamento e ha smesso di giocare a calcio e vorrei capire quale’ il vero problema a questo punto non credo più nemmeno alla favola dei facili infortuni . Perché all’inizio campionato abbiamo visto un’altro Catania che combatteva correvano e sudavano la maglia . Cosa c’è sotto?
Mexxican i dati oggettivi dicono che dal 13 ottobre il Catania in casa giocando con squadre che si chiudono non è riuscita a vincere ed ha battuto il Trapani solo perchè era venuto al Massimino per batterci.
Il cambio di atteggiamento in effetti trattasi di difficoltà per mancanza di fisicità a centrocampo schierando in campo, causa forza maggiore, giocatori più leggeri adatti ad offendere, vedi Jimenez, Carpani oppure lo stesso Stoppa o Luperini e l’ottimo Verna giocatore d’ordine ma non adatto a difendere,
Non è confermato dai fatti che la squadra ha smesso di giocare solo per non aver battuto il Latina, Messina e Cavese,ci metto anche la mancata vittoria con Turris fuori casa viziata da gravi errori dell’arbitro.che ha perso la testa quando ha visto in vantaggio il Catania.
Pensando al vigoroso recupero di 2 gol a Foggia, quasi recupero a Crotone dopo 3 gol regalati e quasi vittoria ad Avellino,personalmente escludo complotti e sono d’accordo con Faggiano quando dice che in giro ci sono troppo chiacchere; sono convinto, invece, che la frenesia del risultato ad ogni costo sopratutto in casa a volte gioca brutti scherzi non solo ai giocatori ma anche a Toscano..
Non è una squadra cinica nel DNA per cui non aspettiamoci grossi progressi anche con il rientro degli infortunati, ho smesso di essere ottimista ed è finita la pazienza atteso anche le scuse e ke dichiarazioni di Toscano e Company, secondo loro al rientro di de rose, di tacchio e sturaro saremo un rullo compressore, ma dai….!!
Ciao Mexxican Tutto a posto?
Vincenzo i numeri non mentono. E hai ragione. I numeri da qualche anno dicono sempre le stesse cose.
La squadra sembra che deve prendere lo schiaffo di turno per reagire. Ma ci riesce solo a metà.
purtroppe per salire direttamente si deve arrivare primi. Ed i numeri dicono, che é da anni che non riusciamo ad arrivarci!
maledetti questi numeri
Jamajama questi maledetti numeri fotografano l’essenza del Calcio inteso come Sport, Infatti in Lega Pro partecipano 60 squadre e vanno in B solo 4, ed in serie A vince il campionato chi arriva prima e tutte le altre si leccano le ferite.
Morale della favola, nelle restanti 56 squadre succede più o meno esattamente quello che accade al Catania ed ovviamente ci sono 56 Tifoserie in C e 19 in A che dicono, più o meno, le stesse cose.
I problemi nascono quando le Tifoserie di alcuni Club in C e A non tengono conto della distanza che esiste tra la realtà dello Sport Calcio con le Aspettative e Sogni spesso poggiate sul Nulla.
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Buongiorno a tutti ❤️ ☕️ 🩵 Vincenzo e dall’inizio di questo campionato che diciamo le due figure più importanti di questa squadra sono il DS e l’allenatore, allora secondo me a Toscano gli era stata fatta una promessa con altri nomi di giocatori alcuni sono arrivati altri no per capire tutto basta pensare come hanno dovuto gestire la preparazione estiva quella del precampionato , dove il mister toscano avrebbe voluto qualche giocatore che non mai arrivato come invece qualcuno che è rimasto senza il benestare dell’allenatore. Ora la società non ha mai spiegato nulla come sua buona abitudine , per il resto il buon
Il Faggiano cosa poteva fare? ha cercato di fare del suo meglio
Si jamajama qui tutto bene grazie,tranne il nostro Catania che attraverso i numeri ci fa sempre disperare 😁
non è la stessa cosa arrivare 2 o 3 in lega Pro e con lo stesso risultato in A, in lega pro se hai speso tanto per non raggiungere l’obiettivo rischi il fallimento, in serie A i diritti tv, la lega, etc ti fanno respirare e non poco!!
CataneseaRoma giusta considerazione ma riguarda però i bilanci delle società ed ovviamente in Lega Pro alla lunga si fallisce o si ridimensiona.
La storia dice che ai Tifosi mai interessato l’argomento Utile o Perdita della società ed arrivare 2 o 3 in serie A o in Lega Pro cmq viene percepito da loro come un risultato negativo ed una buona ragione per contestare la società.
Mexxican tutte le opinioni sono rispettabili ma resta il fatto che nonostante le traversie estive che hai elencato, grazie a questi Giocatori, Faggiano e Toscano,nelle prime 4 partite abbiamo raccolto 8 punti e nelle 5 successive altri 10, media 2 punti a partita che equivale alla stessa media attuale del Benevento prima in classifica..
I giocatori dello scorso anno sono Bethers, Sturaro, Quaini Castellini ed il ripescato Celli che Toscano aveva all’inizio accantonato ma poi a mercato chiuso e troppo distante da quello di gennaio 2025 l’ha ripescato.Da quello che mi risulta Toscano ha voluto con forza solo De Rose ed acconsentito tutti gli altri che sono arrivati e che ha sempre gradito i 4 giocatori rimasti dello scorso anno.
Riguardo il silenzio della società, da sempre hanno mantenuto la stessa linea di condotta che personalmente preferisco alla loquacità inutile e stravagante di qualcuno.