Una splendida giornata primaverile ci accoglie nel catino dell’Angelo Massimino ad un’ora insolita. Considero che non riuscirò mai ad abituarmi a questo calcio assoggettato al potere commerciale delle pay-tv, ma la passione per la mia adorata squadra mi porta a rivoluzionare le mie abitudini domenicali. E così che io, insieme alla solita compagnia iniziamo a salire le scale che ci porteranno all’interno dello stadio. Abbiamo già consumato le nostre consuetudini pre-partita, caffe e colazione veloce, panino pronto e via si va … mentre salgo le scale sento commenti variegati da parte di chi mi precede che vanno da un cauto ottimismo al solito bieco pessimismo, non commento e salgo su.
La temperatura all’interno è piacevole – e non solo dal punto di vista climatico, – gli spalti offrono un buon colpo d’occhio alla vista, sciarpe colorate di rossazzurro e striscioni che incitano alla vittoria, mi danno la piacevole sensazione che qualcosa sia cambiato in meglio rispetto a prima. Le squadre fanno il riscaldamento mentre ci sediamo:
– Chi ddici a vincemu sta pattita?
– Sugnu cummintu ca oggi u Catania ni fa addivettiri …
Mio fratello annuisce al mio ottimismo con un cenno della testa mentre ci mettiamo il cappellino da stadio. Adesso tutto è pronto, tutti siamo pronti. Con un occhio al campo e uno rivolto al cielo nella speranza che questa volta la dea bendata guardi con benevolenza al Catania.
CATANIA BENE, CON RIMPIANTO …
Si capisce dall’approccio alla partita, (cioè sin dall’inizio), che il Catania ha cambiato marcia rispetto alla partita giocata contro il Livorno. Certo, nessuno di noi si aspettava un inizio così scoppiettante. Nessuno di noi si aspettava che solo dopo cinquanta secondi il Catania sarebbe passato in vantaggio con un’azione meravigliosa, tutta di prima. La Lazio inizia, ma il Catania recupera la palla … guardo con attenzione l’azione manovrata, è tutta di prima : Peruzzi- Castro-Izco tiro al volo di Mariano di esterno destro … Gooool … goooooooollllllll
Scoppia lo stadio e non capisco più niente. A un tratto mi ritrovo sepolto dagli abbracci di chi mi stava vicino e senza rendermi conto della situazione mi sento letteralmente trascinato giù dall’entusiasmo di chi mi stava accanto. Mi ritrovo, (senza sapere come), un paio di gradoni sotto ad esultare con gente a me del tutto sconosciuta che in quel preciso momento mi stava addosso mi abbracciava a saltava insieme a me. Bello, bellissimo …
La Lazio prova a reagire, la partita diventa spettacolare con cambi di fronte continui. Prima Mauri, poi Barrientos, quindi Ledesma poi ancora Bergessio. Non sto più nella pelle il Catania gioca bene, e tonico, cattivo. La Lazio gioca ma fa poca paura. Barrientos si infortuna e lascia il posto a Keko.
– Cazz … non ci vuleva! Non vi dico le bestemmie mie e delle persone a me vicine. Comunque grandi applausi per il Pitu e anche per il ragazzo spagnolo in segno di incoraggiamento. Un’altra serie di bestemmie quando poco dopo con un’azione splendida il Catania va di nuovo in gol con il giovanotto appena entrato … Tira, Rinaudu, tira … goool: no! Butt … maled … mavaff …
E ancora dopo. Calcio di punizione dal limite: vai Ciccio, vai! Lui prende la palla, la sistema con cura … Noooo l’urlo rimane strozzato in gola. Tiro all’incrocio dei pali, e Berisha che ci arriva e devia in angolo: altra serie di bestemmie …
Ci riprova la Lazio con Candreva su calcio di punizione. Poco dopo, ancora Candreva con l’ennesimo tiro da fuori.
– Ma stu gran cunn … ci llavi cu nuatrii? La battuta colpisce nel segno e allenta la tensione …
Su una una punizione di Lodi, ci prova Spolli, colpo di testa alto.
Due minuti di recupero. La Lazio pareggia: Konko dalla destra fa partire un traversone che Mauri colpisce di testa, Andujar, non pare esente da colpe.
Mi alzo come un furetto, il cappellino vola e prende in faccia un poveraccio che era seduto vicino a me che con la faccia stralunata mi guarda in faccia e dice:
– cchiama ffari?
– nenti! Mi tunnassi u cappidduzzu e pigghiamini n’cafè ca e mugghi va …
CATANIA BUM BUM
Mi rimetto al mio posto che è appena partito il Secondo tempo
La Lazio cambia Biglia con Gonzalez. Come nel primo tempo non ho il tempo di realizzare quello che sta succedendo; pronti-via e gol del Catania.
Ce Lodi sul pallone, solito calcio di punizione … Vai Ciccio, vai … all’improvviso vedo Spolli che affossa Diaz e stacca di testa … Gooool, goooool ggggooooool … stavolta non impazzisco, di più! Mio fratello mi prende in braccio e mi solleva, io gli batto con il pugno sulla fronte. Ci guardiamo negli occhi e con uno sguardo che nemmeno freddy kruger aveva, gridiamo come due assatanati e ossessivamente tutta la nostra gioia.
A questo punto, parlare di entusiasmo al Massimino è un eufemismo. Non siamo solo io e mio fratello a ballare ma è tutta la tribuna, che scricchiola, vacilla e urla di gioia insieme a noi. A fatica mi ricompongo: sono entusiasta e felice.
La partita continua, tiro di Rinaudo: di esterno, fuori di poco. Poi azione personale di Peruzzi che va via come una freccia, salta il primo, il secondo e poi il terzo uomo … passa la palla a Keko che gliela ritorna … Goo …goo …. gooooooooollllllllll. Peruzziiiii, sbando, stavolta sbando. Credo che le grida di gioia si sentano anche da via Etnea. Mi ricompongo a fatica!
Passano i minuti il Catania ha il controllo della situazione, la Lazio non riesce a reagire. Reja inserisce due punte, Keita e Perea, fuori Mauri e Biava. Maran inserisce Rolin al posto di Castro. Poi, fuori Lodi, dentro Plasil. Tre minuti di recupero, la vittoria è vicina.
Al fischio finale una esplosione di gioia e di liberazione, adesso le cose sono veramente cambiate, il Catania è tornato, gli altri sono avvisati!
CONSIDERAZIONI FINALI
I ragazzi sono da elogiare in blocco, ma mi sento di dare una nota di merito a Peruzzi, Izco e Rinaudo. Se non fosse stato per la vittoria del Livorno oggi a Cagliari , sarebbe stata una Domenica perfetta.
Comunque, la squadra vista oggi in campo si tirerà presto fuori dalle secche della bassa classifica, un passo avanti è stato fatto con l’abbandono di quella scomoda ultima posizione in classifica che per il valore reale del Catania era una vera e propria eresia.
A Verona per vincere: IO CI CREDO!
A SOSTEGNO DI UNA FEDE: “FORZA CATANIA!”
49 Commenti per “CATANIA-LAZIO, VISTA DA UN TIFOSO”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
😛 Complimenti per il bel racconto all’autore, sono d’accordo sul fatto che il catania non si è meritato per tutto questo tempo questi bassi fondi in classifica, infatti all’inizio del campionato io ero pienamente convinto che il catania si fosse rinforzato con i nuovi acquisti, e stranamente mi sono dovuto ricredere fino a queste ultime partite, finalmente in queste ultime 4 gare abbiamo rivisto il vecchio catania, non vorrei essere troppo ottimista ma mi auguro che d’ora in avanti il ct faccia una rapida scalata ed un ottimo girone di ritorno, dando ragione alle mie previsioni d’inizio stagione cioè che questa è una squadra completa e non inferiore a molte squadre di testa del campionato come la stessa lazio il verona il parma ecc… un saluto a tutti i tifosi e appassionati della nostra squadra e sempre forza catania a verona per vincere. 🙂 😀
Considerazione e emozioni condivisibili in pieno.
Vorrei ricordare il centrocampo, Lodi insostituibile, il duetto con Berisha sulla punizione nel primo tempo e stato avvincente: punizione all’incrocio del pali, volo pazzesco del portiere, la punizione sul gol di Spolli, incredibile.
Rinaudo ricorda il Carboni primi tempi ma con piedi migliori.
Izco é il capitano e come pochi da il cuore.
Rinaudo, Izco, Lodi…..vs ..Plasil, Taxidis, Guarente.
La ricetta sta tutta qui, forse.
Forza Catania, a Verona come il giorno della salvezza di qualche anno fa.
Buongiorno a tutti pari!!!
Mario come al solito si CA NOCCHA!!!! ERO LÌ CON TE……..
Vorrei fare un appello alla tifoseria organizzata, acchianati a Verona a sostenere la squadra che ha bisogno della nostra spinta!!!!! Io sarò presente!!!!!
Buongiorno raga’!!! 😛
Ciao angelo,antonello46 e Perplesso!!!
Dolce risveglio stamattina!! 😆
Vedere il centrocampo prima del mercato invernale e questo c’e’ una bella differenza.
Gli errori sono stati fatti nel mercato estivo e meno male sono stati riparati in quello invernale.
Buon giornata a tutti!!!
P.s. Ciao Peppe58 ti ringrazio per la guarigione dall’influenza (a li mortacci sua) !! 😉
Buongiorno a tutti pari.
Mario, gran bella storia….l’hai raccontata e mi ha fatto sentire presente allo stadio al tuo fianco, anche se purtroppo non ho potuto vederla.
Matteo, ci vediamo a Verona! 😀
Questo è il Catania che vogliamo.
Rosso come il fuoco, azzurro come il mare, l’amore per il Catania non si può spiegare!
buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro ieri non ho potuto gioire insieme a voi di questa gran bella vittoria della nostra amata squadra per un problema al p.c.che penso lo abbia risolto proprio adesso ciao mario gran bella disamina come al solito non ti smentisci mai un caro saluto a joe peppe58 giorgio buona guariggione a te e famiglia mongibello matteocifalotu perplesso chiarezza e tuttu u restu da cumacca forza catania sempre solo catania tutto il resto e noia 😈 😈 😈 😆 😆
I tre punti conquistati contro la Lazio sono frutto di cuore e testa rigenerati. Vincere non è l’impresa, l’impresa è salvarsi. La strada è lunga ma la direzione è corretta. Nuovamente in pista, il Catania è atteso alla prova più difficile: non mollare mai, crederci fino in fondo. Tutti uniti, tutto è possibile. 😆 😆
“Una vittoria che ha dato una boccata di ossigeno. Così può essere definito il 3-1 del Catania sulla Lazio. Un successo, quello di ieri, che ha spinto i rossazzurri dall’ultimo al terz’ultimo posto in classifica, a meno uno dalla zona franca. Insomma, proprio quando i disfattisti vedevano la formazione etnea con un piede e mezzo in Serie B, i ragazzi di Maran sono riusciti a risorgere e a rilanciarsi. Ma le buona notizie non sono finite: il Catania non molla più e non si dà mai per vinto. In altri momenti, dopo il pareggio avversario, i rossazzurri avrebbero perso convinzione e sarebbero stati asfaltati dagli avversari. Ieri, invece, la risposta c’è stata. Come due settimane fa con il Livorno, del resto. La notizia, ormai, è ufficiale: Maran ha recuperato i suoi ragazzi dal punto di vista mentale e il feeling è tornato quello dei vecchi tempi. La squadra, infatti, segue alla lettera ogni suo dettame e mette in pratica quanto suggerito senza alcuna difficoltà […] Con Barrientos infortunato e con Keko, Fedato e Boateng ancora troppo imberbi per un ruolo di tale responsabilità, adesso tocca al Pata uscire la personalità e caricarsi la fase offensiva della squadra sulle spalle. 😆 😆 😆
Ciao Angelo, vieni pure tu a Verona!!!
Pippo u stampasti u biglietto?!?!? Non viremu o posteggio, iu pottu ma cari u strisciuni sperando ca mu fanu trasiri….
Ni viremu
ciao matteocifalotu ti ringrazio per aver avuto un pensiero per me ma uno nono la tessera del tifoso due sono in mutua sarei venuto molto volentieri ha incitare i nostri ragazzi ma con molto rammarico non posso un saluto a mongibello e forza catania sempre 😉 😉
ciao a tutti ragazzi,scusate ma sono poco esperto,e per ciò volevo chiedervi se per andare al massimino c’ è bisogno per forza della tessera del tifoso,o bastano i biglietti?
vi sarei grato se mi aiutaste,buona giornata.
!
Il 😆 il trend positivo delle ultime settimane abbia ricevuto una decisiva conferma dalla gara stravinta sulla Lazio di Reja. Condizione fisica e mentale stanno migliorando giorno dopo giorno e le qualità c’erano e ci sono. Con alcune “eccellenze”: capitan Izco, Peruzzi e il Gladiatore Rinaudo, giocatori da Catania. I nostalgici “astreani” dovranno attendere ancora un po’…
Hasta Catania. Siempre
A Parma lo si era capito. Oggi è giunta la conferma: il Catania è tornato, è vivo e lotta con noi. Ed è dolcissimo prenderne atto “de visu”. E confortante. Più della netta vittoria contro l’imbattuta Lazio di Reja. Più dell’abbandono (speriamo definitivo) dell’ultima posizione in graduatoria. Più dei tre gol segnati, seconda volta consecutiva in casa. Più della constatazione che in fondo alla classifica tutto è fluido e nessuno può dirsi salvo, nemmeno il Cagliari (sconfitto in casa dal Livorno), figuriamoci il Bologna. Il metro di misurazione del momento attuale è la prestazione “della svolta” fornita contro la compagine ducale di Donadoni. La settimana scorsa, i soliti denigratori a prescindere, quelli che… il Catania era in B già a dicembre, quelli che… il Sassuolo (con il Napoli in casa, terza sconfitta consecutiva dell’Era Malesani) sì che ha fatto una grande campagna acquisti, avevano adombrato il sospetto che gli emiliani avessero “fatto la carità” al Catania, giocando una partita “distratta”, così svilendo una grande prestazione di Izco e compagni, sia in fatto di intensità, sia a livello tecnico-tattico; una partita in cui il Catania aveva dominato dal primo all’ultimo minuto, non segnando solo per caso o sfortuna. Gli stessi che magari sarcasticamente”ricordano” i buon rapporti tra Pulvirenti e Lotito, come se lo stesso non li abbia con Galliani (1-3 in casa) o con Preziosi (1-1 in casa) o con Cellino (sconfitta 2-1 a Cagliari). Insomma, nulla. Niente mescolato con niente. Ebbene, il Parma è andato a fare 4 pappinette a Bergamo, in casa di una formazione che ha raggranellato 23 punti su 27 nel proprio stadio e che, non più tardi di un paio di turni fa, aveva vinto 3-0 con il Napoli di Benitez… Della serie, vuoto pneumatico cerebrale nobilitato ad arte. Arte pasticciera, ovviamente. La realtà è che questo Catania, con “questi” giocatori, sta tornando ai livelli della scorsa stagione e, così facendo, sfodera prestazioni del genere. E risultati del genere. Senza Floccari. Senza Belfodil. Segnando con due difensori (Spolli e Peruzzi) e un centrocampista, l’immenso capitan Izco, autore di uno dei gol più belli dell’anno.
😆 😆
Buongiorno a tutti pari
Ciao mario il tuo articolo mi ha fatto rivivere le stesse gioie che ho vissuto ieri, c’è ne fossero di “giornalisti’ che raccontassero la partita come fai tu, poi sono ulteriolmente contento di vedere che molti disfattisti si sono dileguati, salvo tornare alla carica anche se perdessimo con la Juve o al primo passo falso, ma lo dicevo quando le cose andavano alla spascio più totale con il Catania a 11 punti o giù di li, il Catania con la squadra che ha mai potrebbe scendere in serie b, il 99% a criticare tutto e tutti, ma nessuno a considerare gli infortuni le squalifiche etc etc, e quando Pulvirenti riconoscendo i suoi errori suoi e non del vituperato Cosentino, apro parentisi ma siete sicuri che cosentino abbia presi Di Canio? appurato che Leto è stato preso da Gasperin ed il quale Leto alla fine del campionato sarà determinante, perchè è un campione, ritorno al mercato di gennaio e vedo tutti gli insulti che hanno preso sia Pulvirenti che Cosentino, bene uno ha riconosciuto i suoi errori ed ha fatto tornare Lodi e l’altro a preso Rinaudo, pero’ visto che dico sempre che io non dimentico, mi ricordo i commenti dei pseudo tifosi sia in questo sito che in altri a dire,Peruzzi, Rinaudo Leto etc etc suni cani ca pigghiau Cosentinu, mannatatili a casa e cosi vis, adesso il carro è prnto, venghino signori c’è posto per tutti…………..;
Faccio una differenza per essere chiaro cosa è un vero tifoso che critica e chi no, almeno dal mio punto di vista,
Me cumpari Lux nel suo modo di fare li voleva prendere tutti a calci nel culo per l’impegno, ma mai ha detto sono dei cani scarsi t-ecnicamente, e poi come poteva dirlo quado è per 8/11 la stessa squadra dell’anno scorso!!, il pseudo tifoso ed allenatore in pectoris dice sunu scassi mannatili a casa, a rovina ie Cosentinu, allora anche se io non sono d’accordo con Lux perchè capisco e penso che nello spogliatoio c’è maretta tra Argentini ed il resto e Pulvirenti fa la cazzata di De Canio mentre gli argentini volevano di Canio, ieri ben 9 mi sembra argentini all’inizio della partita, gli altri cioè chi critica tecnicamente senza sapere se il pallone ie tunnu,o quatratu quelli non li capiro’ mai!
mentre gli argentini volevano di Canio, 🙁 🙁
Questo è un errore della fretta e che mai rileggo prima di postare, logicamente gli argentini volevano Maran
Ciao Angelo… ricambio.. 😀
ciao chiarezza chi e che non sbaglia in questo sito scagli la prima decaniata
ragazzi sapreste rispondere alla mia domanda precedente?grazie 😉
ciao fozza catania x andare allo stadio basta la carta di identita’ e il biglietto naturalmente 😉 😉
x fozza catania ,allora ,se sei residente a catania o hai residenza in sicilia devi essere possessore della tessera del tifoso!!
se invece sei residente in qualsiasi regione esluso la sicilia non serve la tessera del tifoso e basta andare in qualsiasi sportello bancario della “banca popolare veneta”sparse per il centro nord e tutto il nord con carta identita e ti fanno il biglietto, io lo appena fatto.
attenzione, si puo fare il biglietto anche on line al sito boxol.it ma e obligatoria la tessera del tifoso!!!
Angelo se non mi sbaglio tu stai a modena?!? e sei residente vero?? se si non hai bisogno della tessera del tifoso…….
fozza catania,avevo capito perla trasferta di verona,scusami,non credo proprio che tu abbia bisogno della tessera del tifoso per entrare al massimino nelle curve o in tribuna,serve solo per le trasferte….
lasciamo stare ognuno di noi la vede a modo suo
ci accomuna la passione per il catania
e la voglia di vedere il Catania salvo il prima possibile
mi fa solo incazzare vedere che
sono loro i nostri pirati argentini
a decidere se salvare il catania o no
questa rabbia agonistica non la potevano mettere prima perchè solo adesso
sul filo di lana ???era necessario tutto sto teatrino? maran decanio di nuovo maran
ma in campo ci andavano loro o ci andava maran o decanio
ci hanno fatto vedere delle partite che manco nella 1categoria
e adesso muovono il culo ma dai era necessaria tutta sta sofferenza
adesso salviamoci ma quando finisce il campionato un paio dim loro anna scuffulari ri catania
Lux come sempre deciso e draconiano, ma mu rici cu ie ca a scuffari? io te ne posso dire 2 al 100% Bergessio e Barrientos, spero che in queste ultime partite si facciano vedere in modo che il Catania li possa vendere bene, Peruzzi resta, Frison resta Bellusci resta, Spolli resta Rolin resta ma a proposito con tutto il rispetto dov’è finito il beniamino di De Canio Legrottaglie, Lodi resta Rinaudo resta Izco oramai è come Zanetti, ecco dov’è il male del prossimo anno ; l’attacco si devono comprare attaccanti e quest’anno spero che Leto molto più forte di Bergessio,spero che la storia dello spogliatoio sia falsa, esploda e largo a Keko a mia stu carusu mi piaci!!
grazie mille a tutti ragazzi 😀
keko per me è un gran bel giocatore,e non scordiamoci di fedato,il quale spero di poter vedere presto in campo…buona serata a tutti 😉
be su barry mi trovi d’accordo
un po meno su berggy
almy e castro invece non li vedo bene
l’ultimo in particolare nella partita contro il livorno mi ha fatto girare
i cosidetti a piú non posso ecco a chistu l#ama mannari macari
e poi si sicuru ca plasil iè accussi bravu a mia non mi pari
ma lasciamo finire il campionato e poi vediamo chi effetivamente si fa le valigie
in mezzo al camin di nostra vita la nostra squadra si ritrovo in una selva oscura ma infondo a questa selva oscura cera una luce che indicava la strada della salvezza era maran forzacatania sempre 😆 😆
Buonasera raga’!!!
Un saluto veloce a tutti,mi fa male la testa per questo cacchio di influenza!!! 😥
Sogni rosso e azzurro a tutti!!! 😉
Simile ad Alejandro Gomez per statura, grinta e dinamismo, l’esterno offensivo spagnolo Sergio Keko, che dal 2011 è un giocatore di proprietà del Catania, in questo campionato ha totalizzato il maggior numero di presenze in maglia rossoazzurra. Tenendo conto anche della Coppa Italia, nella stagione regolare Keko è sceso in campo 13 volte venendo impiegato con una certa frequenza soprattutto da Gigi De Canio. Adesso che Maran ha fatto ritorno a Catania, il ragazzo classe 1991 continua ad essere tenuto in discreta considerazione. Difficile ritagliarsi uno spazio tra i titolari, essendo molto agguerrita la concorrenza, ma l’infortunio occorso a Pablo Barrientos potrebbe consentirgli di giocare con più continuità. Domenica i tifosi rossoazzurri temevano che il forfait del ‘Pitu’ procurasse qualche ansia di troppo all’undici di Maran. Invece Keko, dopo qualche iniziale difficoltà, ha trovato le giuste misure contribuendo a riassettare gli equilibri di squadra tanto cari al mister. Nell’occasione del gol del definitivo 3-1 strepitosamente siglato da Peruzzi, c’è stato anche il suo zampino, producendo un’azione d’attacco di pregevole fattura, frutto di precisione, velocità e lucidità. Certamente lo spagnolo deve ancora maturare sul piano della disciplina tattica e della capacità di saltare l’uomo, ma possiede margini di miglioramento notevoli. La generosità, lo spirito di sacrificio che mette sistematicamente al servizio dei compagni gli sarà molto utile lungo il percorso di crescita. Come potrebbe rivelarsi utile rinnovargli la fiducia in vista del match impegnativo contro il Chievo. Superato brillantemente il difficile esame Lazio, Keko scalpita per scendere in campo anche al Bentegodi e portare a casa un risultato prezioso in chiave salvezza. 😉 😉 😉 .
Calma calma, si è vinto una partita soltanto, giocando benissimo e trovando il dinamismo e la voglia di combattere e di giocare a calcio, ma ancora la strada da fare e lunghissima e le altre sono agguerritissime, non mollano facilmente; siamo ancora li in fondo non abbiamo fatto nulla, solo un grande passo in avanti, ma siamo sempre li sotto….
Bastava rimettere Lodi e un ottimo giocatore come Rinaudo ( perché non prenderlo a agosto?) e togliere delle promesse non mantenute ( Taxidis) e dei mediocri come Guarente per rivedere una squadra di calcio nostra.
Mettere a sinistra un destro, visto che i due sinistri sono uno imbarazzante e l’altro forse ancora troppo giovane, e proteggere Lodi con Rinaudo e Izco dietro.
Maran ha ritrovato la sua squadra, la sta ritrovando almeno.
Ognuno la vede a modo suo, non c’era tanto da rallegrarsi per le prestazioni della squadra vittima della sciagura DeCanio, bisogna vedere le cose con obiettività e c’era poco da godere prima, abbiamo fatto ridere la serie A fino a prima di Inter-Catania.
Adesso si è fatto un passo avanti, ma bisogna stare coi piedi per terra, ogni partita è come se fosse una finale.
Guai a ritenerci soddisfatti, bisogna dare continuità, immediata già a Verona.
Nessuno sa cosa accade veramente negli spogliatoi, ma si spera che l’armonia venga ritrovata.
A fine campionato, con la serie A in saccoccia, si tireranno le somme.
Perplesso, come sempre condivido pienamente i tuoi commenti. Non sono mai stato un simpatizzante di Maran, ma devo ammettere che da quando è tornato ha azzeccato molte cose ed è stato capace di battere la lazio che comunque non era cosa da poco.
Adesso spero che arrivi la continuità e che non dobbiamo aspettare altre sei partite per assistere alla prossima vittoria. E ad angelo bisogna crederci vorrei dire che il problema non era che non è arrivato Fioccari o Belfodil, ma che c’era gente come tachsidis, guarente e monzon, delle scarpe totali. Al di là delle individualità immagino che Maran abbia saputo azziccaricci i scappi ndo c… come non mi aspettavo da uno come lui, sennò non si spiega come sia avvenuto questo cambiamento di rotta, con i giocatori che finalmente danno l’anima in campo e non si scoraggiano dopo aver subito un gol. Che Maran si sia trasformato in un Cosmi o in un Delneri ne dubito 8per quanto, ripeto, ammetto che ha fatto delle cose pregevoli), chissà che la liquidazione di gente come tachsidis, guarente, de cantro e maxi lopez non abbia creato un ambiente veramente positivo nello spogliatoio….
Sempre Fozza Catania
A differenza delle altre volte,domenica ho visto la partita in tv e non sul computer e ho apprezzato ancora di piu’ la prestazione della nostra squadra.A parte la vittoria indiscutibile e fondamentale,quello che piu’ mi ha impressionato e’ stata la reazione dopo aver subito il pari pari che nelle circostanze in cui e’ avvenuto,,avrebbe potuto.avere degli effetti devastanti sul morale dei nostri giovanotti e invece……..abbiamo reagito e abbiamo dimostrato che i tempi cupi potrebbero essere finiti.Ci sono anche delle note negative e sono rappresentate dall’infortunio al PItu e dall’assoluta certezza che non abbiamo un portiere affidabile.Speriamo in bene……..Per quanto riguarda il rendimento dei singoli,forse questa e’ stata la partita della definitiva consacrazione di .Keko.SEMPRE FORZA CATANIA
buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro ciao giorgio come va spero che stiate meglio Di annate difficili il Catania ne ha vissute tante. Eppure, sebbene arrancando, i rossazzurri hanno sempre trovato le forze necessarie per combattere fino in fondo, riuscendo a centrare il traguardo salvezza. Forze che mette in campo Peruzzi, domenica al suo primo gol in Italia. In classifica, la svolta è sempre arrivata col sole della Primavera..
😉 😉
Il terzino ha convinto il Catania con prove ispirate e il primo gol in serie A. «La vittoria sulla Lazio il vero punto di svolta»
“Il difensore che segna come un centravanti è un argentino che si chiama come un italiano. Gino Peruzzi quando è arrivato in Sicilia ha ingannato molti, solo in pochi sapevano infatti le sue vere origini. Il terzo goleador di domenica è un ragazzo garbato, quasi timido. Ma solo fuori dal campo, per fortuna del Catania. Perché Gino Peruzzi Lucchetti nel rettangolo verde sa farsi rispettare e sta crescendo domenica dopo domenica. Di tutti gli acquisti della scorsa estate è stato senza dubbio il più azzeccato. Il club rossazzurro l’ha dovuto aspettare a lungo perché Peruzzi veniva da un lungo infortunio e non è stato subito disponibile. E per vederlo debuttare i tifosi etnei hanno dovuto attendere fino al primo dicembre, nella sconfitta casalinga contro il Milan (1 a 3). Ma piano piano Peruzzi è cresciuto, fino a diventare uno dei giocatori più in forma del momento. Quando arrivò in Italia fu presentato come l’erede di Zanetti, un paragone ingombrante vista la carriera stellare del suo più illustre connazionale. Ma fu lo stesso interista a dichiarare tempo addietro: «Peruzzi ricorda me quando iniziai». Secondo gol Il terzino destro di Corral de Bustos però preferisce volare rasoterra e tenere un profilo basso, lasciando agli altri i paragoni. Domenica pomeriggio ha festeggiato con modestia il suo primo gol italiano: «Sono molto contento di avere segnato in A. Questa realizzata contro la Lazio è anche la mia seconda rete in assoluto ». Nell’agosto del 2012 la sua ex squadra, il Velez espugnò il campo del San Martin proprio con un sigillo di Peruzzi. «Ma l’aspetto più importante di questa domenica è la vittoria che ci permette di guardare con più fiducia alla salvezza». Col Velez il difensore sudamericano ha pure vinto un campionato, sempre nel 2012. Il suo prossimo scudetto sarà la salvezza col Catania: «La squadra sta dimostrando partita dopo partita grossi miglioramenti e stiamo lavorando sodo per venire a capo della situazione. Ce la faremo». 😀 😀
Buongiorno a tutti ,finalmente è arrivato l’entusiasmo anche fra noi speriamo che sia di buono auspicio.e ora sotto con il Chievo trasferta sempre insidiosa per i nostri colori
Buongiorno raga’!!!
Ciao angelo (non ancora caro angelo mi fa male la testa stando sul PC), salvatore e Mexxican!!!
Buona giornata a tutti!!!
Salve raga’!!!
Copia e incolla da La Sicilia del 17 Febbraio 2014.
Il
Supertifoso
GINO ASTORINA
Cu c’ha fa a stari
ppi 45 minuti
co saccareddu
o cori, carusi?
L’incipit di Catania Lazio mi ha
portato indietro nel tempo e
precisamente di quando stringevo
la mano di mio padre, che mi faceva da
apripista, per superare l’ingresso della
tribuna “B” ed io mi appiccicavo alla sua
gamba per non perdermi. Dovevo tenere a
mente le raccomandazioni di mia madre
che andavano da: non ci lassari mai a manu
o papà, non ti luvari a sciappa picchì
t’arrifriddi, non fari u tostu e non
t’astruppiari. Nel frattempo mio padre mi
chiedeva di aumentare il passo picchì a
pattita stava accuminciannu, però cedeva
sempre alle mie richieste d’accattata da
gazzusa e do pirettu. Oggi un bambino non
potrebbe essere accontentato perché non si
può introdurre niente di pericoloso e non
staju parrannu da buttigghia da “Lunik”, ma
del cedro che poteva anche raggiungere il
peso di un chilo e la dimensione di na palla
di rugby. Il Catania della mia infanzia aveva
una peculiarità, signava n’te primi tri
minuti e non sono state rare le volte che
papà vide il gol n’ta piazzetta de scali ca
puttava n’ta tribuna, io chiaramente
riuscivo a vedere solo il fondoschiena di chi
mi stava davanti saltellare ed abbracciarsi.
Puntualmente chiedevo: “comu fu u gol? ”,
me patri pi non farimi pigghiari di colira mi
rincuorava con: “nenti o papà n’ta
confusioni unu a pigghiavu co peri e a palla
trasiu”. Ieri Izco ha portato i rossazzurri in
vantaggio ancora prima che la lancetta dei
secondi facesse il giro completo del
quadrante. Squadra fluida, frizzante,
Barrientos prova a metterla dentro con un
colpo da bigliardo, sarebbe stato il due a
zero e inveci subito dopo s’astruppiavu.
Entra Keko e la mette dentro dopo una
respinta di Berisha, nel silenzio del
Massimino si senti a vuci di Frison urlare:
“No staju capennu, co Livorno u forigioco
no chiamasturu, oggi si? ” Si arriva al 45’ ed
a Andujar ci cerunu i manu nel fermare un
colpo di testa ca aveva la pericolosità di
n’ovu cirusu tiratu di ‘mpicciriddu di tri
anni. Nessuno di noi avissa vulutu essiri
n’to spogliatoio do Catania durante
l’intervallo. Si riprende e si scorre il copione
dell’inizio partita, due minuti e Spolli fa
capire ca oggi i rossazzurri volunu i tri
punti. Spalti in visibilio, si rifà vivo il mio
vicino di seggiola sentenziando: “E ora cu
c’ha fa a stari ppi quarantacinque minuti co
saccareddu o cori? ” con gli occhi cerco tra
il pubblico il mio amico Ignazio, è un
cardiologo, non si sa mai. Non ce ne stato di
bisogno, la difesa degli etnei si è dimostrata
una eccellente linea d’attacco, infatti ci
pensa Ginuzzo Peruzzi a mettere in
cassaforte il risultato. Si può affrontare il
resto della partita con un vantaggio tale da
non mettere a rischio le coronarie. Valzer di
sostituzioni dall’una e dall’altra parte, solo
una desta l’interesse do mè confinante,
quando entra il numero 14 laziale Keita,
chiedendo l’età si accorge che è un classe
95, salta dalla seggiola e mi dice: “Avi do 95
ca pavu u mutuu da casa e sugnu sicuru ca
iddu finisci di jucari o palluni e ju ancora
cuntinuu a pavari”. Triplice fischio finale e
tutti a casa.
soprattutto abitudini vitali. Così, prima dell’inizio della gara, i tifosi rossazzurri si divertono ad elencare i loro nutrienti adattamenti culinari:
Ppi veniri ccà sta matinu m’eppi a manciari na cutuletta cu zuccheru
Fozza, vincemu sta pattita ca c’haiu bellu piattu ri mulanciani a casa
Ieri è stata la giornata del Catania e soprattutto di Mariano Izco: solita generosità, freschezza atletica e un gol lampo da cineteca. Dopo l’ennesimo scatto sulla fascia, una voce dubita delle qualità “naturali” del capitano rossazzurro:
Izico chi t’abbiasti u sali ‘nto sangu?
La Lazio ritrova Stefano Mauri dopo la dura condanna per il caso “calcio scommesse”. Ad inizio gara una voce della tribuna pizzica impietosamente il capitano biancoazzurro:
Mauri a quantu ta jucasti sta pattita? Rimmillu ca mi fazzu un pocu ri soddi
Gino Peruzzi è la marcia in più di questo Catania battagliero. Dopo un inizio di stagione segnato dal recupero infortunio e da prestazioni non esaltanti, nelle ultime gare ha dato prova di quanto veritieri fossero i giudizi lusinghieri sul suo conto. Ieri, dopo il gol del 3-1 firmato dall’argentino, un tifoso rossazzurro commenta soddisfatto al suo vicino:
A stu Piruzzu ci cuagghiau finammente a cucuzza
Fa caldo, e solo chi conosce l’isola sa bene come una giornata di metà febbraio possa riservare un’arsura già primaverile. Beato Rolin, che all’ombra della panchina attende di entrare in campo. Con perfetto tempismo, una voce del tifo rossazzurro invidia simpaticamente la pelle mulatta del forte difensore:
A scettu, ti nni stai o friscu picchì si già bellu niuru
Incredibile mario adesso ti copiano pure le idee su i tuoi articoli e sopratutto ”catania visto da un tifoso” ma non è la prima volta che leggo articoli similari che si rifanno alle tue disamine quello di gino astorina ”il super tifoso” mi ha fatto sorridere perchè è senza dubbio un rifacimento dei tuoi articoli 😯 😯 cmq un saluto a tutti e sempre forza catania
ciao a tutti ragazzi….keko è un giocatore che mi piace,e mi dispiace sentire voci riguardanti una sua possibile partenza a giugno….non so perchè ma quando lo vedo giocare mi ricorda molto il papu,e proprio per questo io lo rischierei al posto di barrientos dato il suo infortunio……
a volte mi da la sensazione d’infelicità,non so riguardo a cosa(forse perchè non riesce a trovare spazio e la continuità che sta cercando da quando è arrivato),e perciò può essere solo una mia sensazione….io lo terrei,potrebbe servirci molto nel presente e nel futuro…
ciao a tutti e buona giornata… 😉
Keko, rossazzurro take away
Giovanni Finocchiaro
Se il Catania corre, ed è l’argomento del giorno, non si può non citare – a mò di esempio – la prestazione dell’ultimo. No l’ultimo della fila, anche se a livello di presenze quaasi lo è visto che dal 2012 a oggi ne conta 16 (e un gol a Parma, nella stagione scorsa: vittoria esterna per 2-1).
Lo chiamiamo così perchè Sergio Keko viene considerato l’attaccante di scorta ma non è un diminutivo,. Sergio è colui che in estate e, quando a gennaio si riaprono le danze di mercato, sembra sempre in partenza. Ceduto, anzi no, perchè si impegna, fatica in silenzio e senza pretendere e, alla fine, si fa proprio apprezzare da tutti.
Poi, all’inizio di un Catania-Lazio vietato a chi soffre le emozioni forti, si fa male Barrientos, e a freddo chi entra? Keko. La squadra non subisce contraccolpi, anzzi il suo gioco generoso serve. C’è, da mettere in copertina, la triangolazione con Peruzzi che porta al 3-1 sui biancocelesti.
Ieri, il ragazzo, sentito in esclusiva, ha ribadito i concetti che animano il lavoro quotidiano. “Sono molto esigente rispetto al mio allenamento e mi prendo grande cura del mio corpo, vivo…per lui”.
Esagerato? NO, è meglio così, specie per un calciatore che deve fronteggiare il livello della Serie A: “Quando non gioco – aggiunge – mi piace fare qualcosa in più per cercare di equilibrare quella mancanza di ritmo che hanno i calciatori che di solito non giocano”.
Quella con la Lazio è stata una partita chiave. Ecco l’importante. Keko puntualizza: “Si, importante soprattutto moralmente per tutti noi. Avevamo bisogno ed è da un pò che meritavamo i tre punti, perchè la squadra non stava concretizzando i propri sforzi”.
Adesso il Chievo, fuori casa, con uno spirito diverso. Nettamente diverso: “Se il Catania va a Verona con la mentalità dimostrata contro la Lazio potrà tentare di realizzare il colpo perfettamente e senza problema alcuno”.
La convinzione
Questo è stato il vero problema di questa stagione,la convinzione di esser forti e subito dopo la demoralizzazione dei giocatori e di tutto l ambiente e poi il grosso errore De Canio ha completato l opera.
Adesso la squadra sta reagendo al l inizio campionato traumatico dal punto di vista psicologico,ma anche sotto l aspetto tattico in quanto con lodi in campo non si perde più 5 partite per il regista napoletano 2 vinte e 3 pareggiate(con la Fiorentina non giocava).
Alla fine il Catania si salverà in anticipo nella partita contro la Sampdoria e le squadre che retrocederanno saranno Sassuolo e Livorno a pressione e Cagliari e Bologna se la giocheranno per il terz’ ultimo posto.
Poi per quanto riguarda Sergio Keko che è un talentino lo dico da quando è arrivato,ma purtroppo partirà perché è in scadenza(stile Marchese).
in effetti la somiglianza col Papu Gomez è assai manifesta, e magari giocando con continuità chissà non riesca a ritagliarsi il suo spazio e diventare l’arma in più del Catania.
In ogni caso è veloce e da grattacapi ai difensori avversari e poi è anche altruista, vedi gol di Peruzzi.
ragazzi quando arriva la rubentus di antonio conte diamo il benvenuto a chiellini il macellaio, certe cose non si dimenticano e poi conte che straparla e pecca di avidita’ io dico che per la faccenda che lo vedeva inquisiti nel calcio scommesse ,lui non doveva piu’ allenare. Invece parla e straparla che vuole il mondo intero,e diventato antipatico a tutti. m a prima o poi tocchera’ anche a lui.
Sogni rosso e azzurro a tutti!!! 😉
Concordo con zu pinu,anche Moggi gli a tirato le orecchie a questo fattispecie di allenatore che sappiamo tutti quanto vale
Questa volta desidero parlare di un giocatore che [per adesso] non gioca ma che e’ stato un portabandiera della nostra squadra e ha contribuito in maniera assai positiva ai nostri successi degli ultimi anni .Mi voglio riferire a Nicola Le Grottaglie.Non c’e’ alcunn dubbio,infatti che questo sara’ l;ultimo anno del buon Nicola [almeno come giocatore[ perche’ non si puo’ pensare che il CATANIA lo voglia riconfermare l’anno prossimo.Nicola giocatore di livello internazionale,aveva trovato alle falde dell’etna,la sede migliore per concludere la sua straordinaria carriera e nelle prime due stagioni in rossoazzurro,e’ stato uno dei giocatori che piu’ si sono distinti.Quest’anno ha commesso degli errori che ci sono costati punti cha alla fine ,potrebbero rivelarsi determinanti per le sorti della squadra dell’elefante[vedi partite con il genoa,con il cagliari e con il torino] e ora e’ costretto a vedere le partite dalla panchina.Forse anche Nicola e’ stato vittima dell’annata disgraziata e sfortunata della nostra squadra ma non possiamo dimenticare quanto ha fatto per i nostri colori e [non si mai……].. potrebbe ancora rendersi utile prima della fine del torneo.Io personalmente lo vedrei molto bene come allenatore dei giovani,quando avra’ appeso le scarpe al classico chiodo;In ogni caso,grazie Nicola e SEMPRE FORZA CATANIA
Peruzzi convocato in nazionale argentina insieme a Andujar .