Sabato di calcio questo pomeriggio per l’anticipo contro la Vibonese disposto dalla Lega su richiesta dell’Autorita’ di pubblica sicurezza per evitare possibili incroci di tifoserie rivali.
Prima delle due trasferte che attendono la nostra squadra, poi domenica 5 febbraio il Catania sarà di scena a Castrovillari, in un giorno tanto importante per ogni cittadino etneo: quello della Santa Patrona.
Un passo alla volta però: prima l’insidiosa trasferta di Vibo, davanti al presidente Caffo, patron della squadra calabrese, attestata prima di questo incontro in quinta posizione in classifica, ad appena tre lunghezze dal Locri al secondo posto per merito dell’ultima vittoria in trasferta a Castrovillari.
Ovvio che l’ultimo successo ha galvanizzato l’ambiente che sperava in una vittoria contro la capolista per allungare in classifica, prendendo fiducia per il prosieguo del campionato che non la vede in linea con gli obiettivi di inizio stagione.
Per questa occasione mister Modica, fedele al suo 4/3/3, ha schierato Mengoni in porta, in difesa Lia, Tazza, Bonin e Trajkovsky, al centro Palazzo, Balla e De Marco ed in attacco Scafetta, Samake e il giovanissimo Cintura classe 2005.
Mister Ferraro, per questa importante partita esterna, ha schierato dal primo minuto Bethers tra i pali, difesa affidata a Rapisarda, Somma, Lorenzini e Castellini, a centrocampo Rizzo, Lodi e Vitale ed in avanti Chiarella, Sarao e De Luca: squadra che vince non si cambia.
Terna arbitrale tutta proveniente da Molfetta, con gli assistenti De Palma e Cantatore a coadiuvare il direttore di gara signor Dario Acquafredda che dopo il minuto di raccoglimento per il decesso dell’ex presidente della FIGC Carlo Tavecchio, assegnava il calcio di inizio a favore degli etnei oggi in maglia bianca con maniche dei colori sociali che cominciavano a far capire agli avversari chi sia la capolista, anche se i calabresi rifiutavano di chiudersi cercando la profondità, come nelle corde di mister Modica, fervente seguace del credo Zemaniano.
La prima emozione solo al minuto 21 non per merito dei calciatori ma per l’interruzione a ricordo del binario 21 della stazione di Milano da dove partirono gli ebrei italiani diretti ai campi di sterminio nazisti.
Subito dopo il gioco riprendeva con il Catania che cominciava a trovare le misure ai coriacei rossoblu, cercando fraseggi poco precisi e la partita proseguiva a ritmi lenti.
Al trentaseiesimo, per un evitabile fallo, a centrocampo, Rapisarda guadagnava il giallo che privera’ la squadra dell’apporto del numero 5 per la prossima partita ed un minuto dopo una incomprensione tra Somma e Bethers faceva guadagnare un calcio d’angolo ai calabresi che, per fortuna, non sfruttavano al meglio.
La prima vera occasione etnea sul piede di De Luca che calciava da posizione defilata sfiorando il palo e subito dopo Chiarella tirava quasi all’incrocio dei pali, chiamando Mengoni ad una parata difficile.
Dopo un solo minuto di recupero le squadre rientravano negli spogliatoi per il quarto d’ora sicuramente più utile ai due tecnici per le valutazioni e lo studio delle alternative ritenute più efficaci per sbloccare una partita giocata più per non prenderle che per darle.
La ripresa iniziava con il Catania che guadagnava subito un calcio d’angolo ma subito dopo il copione della partita tornava ad essere quello del primo tempo.
Al minuto cinquantatré bel passaggio al limite dell’area in orizzontale per Rizzo che di piatto destro impegnava a terra Mengoni.
L’azione veniva accompagnata dai cori dei circa mille tifosi rossazzurri che certi della maggiore pressione rossazzurra si spostavano in tribuna dalla parte dell’area calabrese, come a fiutare il gol che arrivava per merito di De Luca servito al bacio da Chiarella ed in spaccata insaccava il pallone solo guardato dall’incredulo Mengoni.
Sei minuti dopo Chiarella da rifinitore si trasformava in freddo realizzatore, saltando due difensori come birilli e calciando sul palo lontano dove il portiere calabrese non poteva arrivare.
Il due a zero attestava la maggiore tecnica e pressione etnea e subito dopo uscivano Chiarella e poi De Luca per Boccia e De Respinis
Il due a zero caricava maggiormente gli ospiti e la gara diventava frizzante per merito dei calabresi che cercavano di recuperare il passivo in particolare con Samake pericoloso sulla fascia sebbene ben controllato da Castellini.
Al settantasettesimo una ingenuità sulla fascia destra in piena area di Boccia che colpiva sul piede d’appoggio un avversario consentiva alla Vibonese di tirare dai nove metri il rigore che Balla spediva sulla traversa a portiere battuto.
Il pericolo scampato spingeva il Catania ancora in avanti con Palermo che guadagnava una punizione da buona posizione ma non veniva sfruttata con successo da Rizzo ed era tempo anche di regalare alcuni minuti alla punta Jefferson finalmente rientrato dopo l’infortunio.
Gli ultimi sei minuti vedevano ancora il Catania padrone del gioco e spazio a Pedicone al posto di Castellini in attesa del triplice fischio finale che giungeva decretando la meritata vittoria rossazzurra.
Sicuramente migliore in campo Chiarella, autore del passaggio teleguidato all’indirizzo di De Luca e poi per la serpentina vincente conclusa con il tiro del due a zero ma tutta la squadra, dopo i primi sonnecchianti quarantacinque minuti, si e’ mossa con autorevolezza meritando i tre punti.
Una vittoria in attesa delle partite di domani che potranno solo determinare un eventuale allungo sulle concorrenti e che lascia ben sperare per la prossima trasferta calabrese.
13 Commenti per “Chiarella assist e dolci reti”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Dopo un primo tempo noioso dove i nostri avversari chiusi nella propria metà campo , nel secondo tempo entra in campo Il solito Catania ❤️💪💙 che vince e convince dando lezioni di gioco , in primis Deluca e chiarella che secondo me sono stati i migliori in campo
Ahhhhhhhh dimenticavo. “ La CAPOLISTA SE NE VA “ 💙❤️💙❤️💙❤️💙❤️💙
Ho visto ora il video delle azioni salienti della partita e l’unico tiro della Vibonese è stato su calcio di rigore.Si è giocato ad una porta sola poteva finire 6 a 1
Ora ne mancano 13 e nella peggiore delle ipotesi sempre a +14. Squadra in netta crescita che stronca psicologicamente le inseguitrici.
Vittoria che vale il doppio visto che è stata conquistata in campo esterno e con un’ottima squadra.
Avanti cosí per raggiungere il prima possibile la promozione.
Giratevi….prendete un cannocchiale…..il piccolo pallino rosso che sta a -14 si chiama locri calcio 🙂
Speriamo a breve di prendere il telescopio
Domenica prossima Locri in casa con il Licata e la settimana successiva giocherà a Vibo Valentia e non credo che riuscirà a fare bottino pieno. E’ molto probabile che Il Catania andrà a giocare a Locri con un distacco di 16/17 punti.
Dovemmo incontrare il Locri il 19 febbraio se non erro il “ big match “ del girone I , Intanto il Lamezia vera antagonista è rimasto a 18 punti , invece farei i complimenti al città Sant’Agata che occupa la terza posizione
Convincente vittoria del Catania giunta dopo un lento primo tempo per merito dei calciatori del Vibo ma nel secondo tempo due magie hanno steso i calabresi.
Nessun dubbio chi sia la corazzata del girone e adesso testa al Castrovillari per continuare a far punti in attesa della partita del 19/2 contro il Locri fuori casa e li’ una vittoria vuol dire sei punti e forse proprio là si potrà chiudere il campionato
Catapolavoro! Da quanto tempo sognavano una condotta di campionato così? Praticamente siamo il Napoli della serie D! Spero si continui così fino alla fine e si programmi già da adesso la prossima stagione in serie C. Fozzza Catania!
La squadra ha trovato la sua piena identità .
Penso che i punti di vantaggio sulle inseguitrici aumenteranno ulteriormente a condizione che non si perda la concentrazione e l’umiltà fin qui dimostrata.
Buona settimana a tutti
Ottimo articolo di spirito libero ahahahah