Dopo la convincente vittoria contro il Picerno, la nostra squadra è stata chiamata a Monopoli per affrontare i ragazzi di mister Tomei che, come il Catania, hanno disputato due incontri su tre, avendo riposato alla prima giornata per l’impegno posticipato contro la Casertana.
Un punto interno contro il Monterosi e la sconfitta a Taranto, non bastano per appagare i palati dei tifosi che nel tempo hanno avuto modo di apprezzare le giocate di Starita e compagni e le vittorie conquistate negli ultimi anni anche contro la sfidante odierna che a parte la vittoria etnea nel 2015 con la doppietta di Scarsella e quella del 2020 grazie a Tommaso Silvestri, non ha più regalato l’intera posta salvo qualche pareggio ma più le vittorie, alcune perentorie, come un 5-0 nella stagione 2017/18 con Lucarelli in panchina o come il 3-0 nell’ultima stagione del Catania46 che vide Starita, anche oggi tra i titolari, firmare una doppietta.
Campo ostico quindi per gli etnei e abbastanza prevedibile per mister Tabbiani schierare oggi la formazione ritenuta più idonea per riuscire a strappare tre punti pesanti in quella struttura tanto avara di soddisfazioni per i nostri colori.
Poche le sorprese in formazione se si escludono gli infortunati Rapisarda e Rizzo, oltre a Chiarella e Dubickas ed ecco presentarsi ai nastri di partenza accanto a Livieri Bouah, Silvestri, Curado e Mazzotta in difesa, Rocca, Zammarini e Ladinetti al centro ed in avanti Marsura, Di Carmine e Chiricò.
Solito 4/2/3/1 per i biancoverdi con Perina tra i pali, Fazio, Cargnelutti, Ferrini e De Santis in difesa, mediani Vassallo e De Risio, centrali Borrello, D’Agostino e il temibile Starita in appoggio alla punta Spalluto.
Assenti i tifosi rossazzurri a causa dell’inagibilita’ del settore ospiti, sulla scia del figli e figliastri in tema di idoneità o meno degli impianti a giudizio esclusivo della Lega che regala la possibilità a varie squadre non pienamente in regola con la struttura di giocare comunque nel proprio stadio, penalizzando sia la squadra ospite priva dei propri sostenitori che gli stessi suoi tifosi, obbligati alla visione della partita soltanto attraverso i monitor di casa.
Taranto, Brindisi e ora Monopoli: ma c’è davvero qualcuno che controlla le strutture delle squadre che presentano la domanda per l’iscrizione al calcio professionistico?
Perché non cominciare a decretare vittorie a tavolino anziché falsare i campionati autorizzando, sentito questo e quell’altro, il rinvio delle partite a data da destinarsi punendo chi non è riuscito, volente o nolente, a dotarsi di uno stadio adeguato al campionato che intende affrontare?
Fossilizzarsi ad accogliere al primo livello del calcio professionistico sessanta squadre molte delle quali con evidenti problemi in impianti e societari, ritengo non faccia bene al calcio in generale e addirittura penalizza chi, invece, in regola lo e’, eccome!
“Vuolsi così colà dove si puote, e più non dimandare”, con queste parole del sommo poeta spengo il mio sfogo e ritorno alla partita che oggi, diretta dal Signor Grasso della Sezione di Ariano Irpino, ha visto subito il Catania in avanti con il suo centrocampo tecnico che avviava le sue trame ma era il Monopoli, al settimo minuto, a rischiare di andare in vantaggio per un tocco sbilenco di Bouah che sfiorava la traversa di Livieri.
L’errore difensivo caricava il Monopoli che cominciava a vincere il timore reverenziale contro i più quotati avversari sfruttando i suoi meccanismi più collaudati di quelli etnei e al ventiquattresimo Spalluto entrava in area e tirava un tiro sul quale Livieri si opponeva spedendo in angolo.
Il Catania non ci stava e con Chiricò provava ad impegnare Perina con un tiro a giro ma un difensore respingeva di testa al minuto ventisette.
La manovra rossazzurra non riusciva a sfondare centralmente ma stranamente, in entrambe le fasce, non si vedevano le discese dei due esterni per variare la manovra che al centro sembrava spenta mentre i pugliesi insistevano ed al trentesimo ancora un tiro arrivava verso il palo di sinistra di Livieri ma si perdeva sul fondo ed anche al trentaseiesimo, su azione di calcio d’angolo, era Fazio a schiacciare il pallone oltre la porta.
Un minuto dopo Di Carmine, sull’unico pallone ricevuto, impegnava severamente Perina che si salvava allungandosi in tuffo spingendo la palla in angolo.
A centrocampo si concentrava il gioco delle due squadre sino alla fine del primo tempo che non ha visto, in generale, nessuna squadra prevalere in maniera sostanziale sull’altra, in quanto alla maggiore tecnica degli etnei, i ragazzi di Tomei hanno opposto una sincronia di movimenti assuefatti già nella passata stagione.
La ripresa iniziava con i ventidue della prima frazione e nei primi tre minuti il Monopoli iniziava nella tre quarti catanese ma su una ripartenza rossazzurra Chirico’ calciava un tiro pericoloso che Fazio alzava oltre la traversa.
Al cinquantesimo De Risio si accasciava al suolo per problemi fisici e Tomei provvedeva a sostituirlo con Hamlili.
Malgrado la volontà, il Catania non riusciva ad avere la meglio sui centrocampisti avversari ed era costretto a rintanarsi nella sua area mentre i pugliesi ci credevano di più arrivando per primi su tutti i palloni, sporchi e non.
Necessario quindi trovare energie dalla panchina ed ecco che Tabbiani mandava in campo al sessantaquattresimo Castellini e Quaini per Bouah e Ladinetti mentre dalla parte opposta era Iaccarini ad entrare in campo per Vassallo.
I cambi caricavano le due squadre che si allungavano ad elastico cercando il gol ma la stanchezza si cominciava ad avvertire ed ecco allora che i due tecnici, al settantottesimo, sostituivano due uomini per parte: Sarao e Bocic per Di Carmine e Marsura per gli etnei e Di Benedetto e Peschetola per D’Agostino e De Santis da parte biancoverde.
La partita continua a sulla falsariga dei minuti precedenti con le due squadre ancora senza la freccia giusta per colpire.
A cinque minuti dal novantesimo, ultima sostituzione rossazzurra con Deli al debutto per Rocca già ammonito al ventinovesimo minuto, seguito dal giallo a Silvestri a tre minuti dalla fine.
Al novantaduesimo, una ripartenza rossazzurra con Zammarini veniva fermata fallosamente da Carneletti che guadagnava il secondo giallo lasciando i suoi in dieci.
Il triplice fischio del signor Grasso lasciava le squadre deluse ma nulla da recriminare per entrambe anzi un punto guadagnato visto il poco mordente in avanti espresso per tutto l’arco della partita.
Ci aspettavamo di più da questo Catania che pur perdendo immeritatamente con il Crotone aveva espresso una buona prestazione ripetuta poi contro il Picerno mentre oggi, alla terza ufficiale, è sembrato stanco, con poche idee e stranamente bloccato sulle fasce.
Sappiamo tutti che in queste partite, anche un tiro dalla distanza può fare la differenza ma oggi nessuno ci ha provato.
Più che divertire, questa gara ha annoiato e tocca al mister, fautore del gioco aggressivo, capire il perché di questa marcia indietro anche fisica contro un avversario di categoria ma non apparso irresistibile.
Troppo poco per una squadra che doveva giocare all’attacco ed invece possiamo sono per adesso apprezzare la sua tenuta difensiva, mentre sono a centrocampo ed in avanti i veri problemi pur disponendo di pedine individualmente importanti per la categoria.
Buon lavoro mister, l’aspetta molto lavoro e tanti meccanismi da oleare prima che la ruggine peggiori le cose.
10 Commenti per “Divertimento zero pareggio giusto”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Buongiorno a tutti ❤️💙 d’accordo con l’articolo scritto da raggio libero un pareggio tutto sommato giusto contro un avversario veramente scadente la nostra è stata una prestazioni molto deludente non da Catania cioè da una squadra che punta a vincere il campionato
L’avversario di turno cioè il Monopoli non è da considerarsi scadente , ha fatto quello che era più logico fare imbrigliare le trame del Catania e ci è riuscito in modo egregio. Non aspettiamoci di vedere una compagine rifatta per 9 undicesimi ad agosto che domina o esprima un gioco fluido e aggiungo su un prato non certamente regolare. Ci saranno molte partite simili.Bisogna trovare un armonia di intenti tra il mister e i giocatori e tra loro stessi. Ma per vedere qualcosa dovremmo aspettare almeno 5/6 partite.
Il Monopoli ha fatto una partita intelligente dal punto di vista tattico (velocità, raddoppio delle marcature sul nostro portatore di palla, centrocampo sempre pronto ad impossessarsi del pallone e ripartire, fisicità) in pratica non ci ha fatto giocare come avremmo voluto.
Ancora è presto per dare giudizi ma spesso il buon giorno si vede dal mattino.
Buona giornata a tutti
Concordo con Fabio che ci saranno tante partite simili ed aggiungo che questa squadra tutta nuova ieri sera per la prima volta ha giocato fuori casa senza i suoi tifosi.. La nota lieta la conferma confortante del portiere ed una difesa forte ed esperta difficile da perforare e senza questa base anche sistemando tutto il resto non si andrebbe lo stesso da nessun parte. Non mi ha sorpreso il risultato ed il gioco visto ieri sera ma aggiustando qualcosa arriveranno anche le vittorie esterne ma sempre con sofferenza perchè la serie C è questa.. .
D’accordo con i vostri commenti , infatti già ieri scrivevo che la partita contro il Monopoli era da considerarsi in se ostica , invece devo dire che il Monopoli visto ieri mi è sembrato una squadraccia a differenza de altri campionati dove si faceva valere . Purtroppo la lega è anche questa
Certamente ci saranno tante partite come questa, quindi è bene che il nostro allenatore si attrezzi a individuare le giuste contromisure prima che diventi troppo tardi!!!
Squadra ancora con stentata identità…fra tre o quattro partite si saprà di che pasta e fatto questo Catania… allora si potrà dire se le scelte della società sono state giuste o sbagliate . Certo e che e una squadra tutta rifatta e cementare e unire tanti pezzi non e facile… speriamo di non rimpiangere i russotto che non andava mandato via .ne lodi. Ne Palermo o Ferraro allora sarebbe una clamorosa debacle. La società punta tutto su tabbiani e i giocatori scelti. Vediamo adesso con il Foggia se si cambierà vestito. ..
La squadra l’ha costruita la società di concerto con l’allenatore loro primo colpo di mercato.
Sulla carta tutta gente di qualità con profili interessanti e ottimi percorsi professionali per questa categoria.
Hanno parlato di gioco aggressivo, di identità, di farci divertire e nelle prime due partite qualcosa si è visto ma ieri una marcia indietro nel gioco corale, stupisce come Chiricò che ritengo il miglior acquisto, voglia fare tutto lui, dalle punizioni anche da centrocampo, ai calci d’angolo, alle serpentine perdendo poi benzina e lucidità .
Non riesco a capire come i centrocampisti ieri non hanno neppure cercato il tiro da lontano o perché gli esterni difensivi non partivano in velocita cercando le fasce per i cross a centro area.
Con tutto il rispetto per l’avversario, ieri si potevano portare tre punti a casa solo se si giocato come contro il Picerno.
Spero che lunedì si torni a giocare come nelle prime sue di campionato .
Forse ieri un Russotto ci sarebbe stato bene in campo
Su Lodi e in particolare su Russotto mi sono espresso prima che iniziasse il campionato ma la società ha fatto le sue scelte e non si può tornare inditro!!!
Buona nottata a tutti
filippo46 su Lodi e Russotto come te e tanti altri amici ho espresso il mio pensiero riguardo la loro capacità tecnica ma la società ha fatto scelte che a mio avviso sono state coraggiose e per il bene del Catania
Progetto significa costruire il futuro e purtroppo entrambi rappresentano il passato ed avrebbero occupato due slot della rosa per giocare, per un altro anno forse qualche volta 20 minuti in un contesto tecnico completamente diverso e forse anche poco gradito da entrambi. In serie D non esiste il limite massimo del numero dei giocatori ma in C è diverso ed occupare due slot che non rappresenterebbero il futuro avrebbe compromesso già in partenza la crescita futura e forse anche lo stesso Progetto.
La forza del Catania dello scorso anno era quella di avere una rosa lunga formata da giocatori di altra categoria che nessuna altra squadra aveva, infatti la capacità di Ferraro è stata quella di far convivere tanti galli in un pollaio e nessuno quindi ha considerato che tale forza provenisse dal modo di giocare altrimenti Ferraro non era oggi a spasso, In C ci sono squadre molto attrezzate con tutti gli slot occupati da giocatori importanti e le dimissioni di Palermo hanno fatto un favore alla società per cercare di rafforzarsi e gli ultimissimi acquisti fatti vanno tutti verso questa direzione.
Per concludere senza limite del numero dei giocatori entrambi in certe circostanze avrebbero potuto dare una mano ma con tale limite, a mio avviso, è preferibile far crescere ragazzi che hanno già giocato a certi livelli e la crescita potrebbe diventare anche importante.
Forza Catania