Per passare da primi a terzi in classifica ci vuole un attimo in questo pazzo, stressante ed imprevedibile campionato di serie C: basta solo un pareggio.
Così, dopo la quarta giornata, troviamo in testa l’Audace Cerignola con dieci punti accanto al sorprendente ma con una partita in più Monopoli, seguito dal Benevento a nove, per fortuna fermato dal Catania, suo sinora unico passo falso e poi ecco appaiate Picerno e Catania ad otto e, dopo sabato sera, anche il Sorrento.
Nessuno certo poteva aspettarsi i pugliesi in testa e l’Avellino nei piani bassi ma questo è il calcio: in serie C per essere promossi o sei una schiacciasassi o non ci vai senza passare dai play off, un ulteriore campionato di fine primavera che si ripete ogni anno, una estenuante arena che coinvolge ventotto squadre e che assegna l’ultima piazza disponibile solo ad una pretendente.
Non sappiamo ancora se l’Audace Cerignola riuscirà ad imitare la sorprendente Juve Stabia della passata stagione, autentica sorpresa e, per questo, per non meravigliarci più, questa società va temuta e rispettata come al momento merita.
Proprio il Cerignola, in casa, e’ riuscito a battere per 3 a 1 il Giugliano, la nostra avversaria di questa sera, andato in vantaggio con un bel tiro da fuori area di Njambe, un’ala sinistra camerunense, ma poi ripreso e battuto dai giocatori di casa.
Squadra giovane la campana, che ha agito nel mercato estivo reclutando giovani in erba dai parchi primavera di varie squadre, integrati con alcuni elementi della scorsa stagione e altri di esperienza, privandosi tuttavia di calciatori che lo scorso anno avevano fatto bene come i centrali Gladestony e Cargnelutti e le punte Diop e Salvemini.
Anche stasera il tecnico Bertotto alla guida dei campani dal 4 ottobre 2023, ha schierato contro il Catania la formazione tipo nel suo classico 4/3/3 che vedeva Barosi ex Ascoli in porta, Valdesi, l’anno scorso nei quadri della Juve nex gen, Solcia, Caldore e La Vardera nella passata stagione al Cosenza, a centrocampo De Rosa, Maselli e Giorgione ed in attacco Masala, Padula ex under 19 del Torino e Njambe la scorsa stagione al Pineto.
Mister Toscano, causa l’infortunio di Di Tacchio nel suo scacchiere, assenza che si protrarrà per un periodo non certo breve e che ha portato la Società, di concerto con l’allenatore, a reinserire in rosa il difensore Celli, oggi in panchina, ha riproposto in porta Bethers, in difesa Ierardi rientrato dalla squalifica a destra con Di Gennaro e Castellini a sinistra, sulle fasce a sorpresa Raimo e Anastasio e a centrocampo, tenuto conto dell’assenza per problemi fisici di De Rose, Quaini e Sturaro.
Terminali offensivi Stoppa e Lunetta con Inglese al centro dell’attacco.
Agli ordini del signor Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera, dopo il minuto di raccoglimento in memoria di Totò Schillaci, cui è seguito un caldo applauso dagli spalti sui quali risultavano presenti 500 tifosi rossazzurri, il massimo consentito dalla tribuna ospiti, la partita iniziava con il Catania in tenuta bianca e i locali in classico completo gialloblù.
Due occasioni rossazzurre nei primi cinque minuti: prima era Stoppa andare al tiro sulla traversa e poi la sparare alto da buona posizione e poi Luperini a calciare in rovesciata sul fondo.
Al dodicesimo, in uscita sul pallone, Bethers veniva travolto ed era costretto al forfait permettendo così il debutto tra i pali di Adamonis
Tre minuti dopo Quaini veniva strattonato per la maglia da De Rose giustamente ammonito e al ventesimo toccava ad Ierardi prendere il giallo per una trattenuta su Padula.
Al minuto trentuno il Giugliano tagliava la difesa etnea come il burro portando Padula a servire il veloce Njambe che , per fortuna dei rossazzurri, calciava alto e dall’altra parte del fronte era Stoppa a divorarsi un gol due minuti dopo.
Poco prima dell’intervallo, su azione di calcio d’angolo, Di Gennaro ci provava a di testa ma spediva a lato.
Otto i minuti di recupero in gran parte concessi per l’infortunio di Bethers e gol del Giugliano con Giorgione che insaccava il pallone su cross pennellato di Valdesi e sempre nei minuti di recupero giallo per Anastasio per proteste all’indirizzo di De Rosa.
Il secondo tempo si apriva con un doppio cambio per il Catania: Verna ed Imenez sostituivano Luperini e l’ammonito Ierardi così Quaini si spostava in difesa e Verna si piazzava accanto a Sturaro.
Il Catania attaccava da subito e Inglese aveva il pallone per pareggiare ma il portiere campano riusciva a respingere con jmenez che sparava alto sulla ribattuta.
Il preludio del gol sul piede di Anastasio con il pallone oltre la traversa ma poi sempre Anastasio metteva in mezzo un pallone che Verna di piatto spediva in rete per il meritato pareggio etneo.
Festa in campo e sugli spalti e Catania che per un soffio non passava in vantaggio con Inglese che per due volte indirizzava il pallone verso la porta ma non riusciva a segnare.
Non così Njambe bravo ad intercettare un improvvido passaggio in orizzontale di Anastasio e a riportare in vantaggio i suoi.
Al minuto sessantatré D’Andrea sostituiva Inglese ma era ancora il Giugliano ad avere una buona occasione con Njambe su erroraccio di Castellini ma Adamonis riusciva a salvarsi in angolo.
All’ottantunesimo, dopo che dieci minuti prima si era provveduto da parte etnea alla sostituzione di Stoppa par Montalto e in quella campana, ai cambi di De Rosa e Njambe per Celeghin e Balde’ , quest’ultimo vinceva un contrasto con Quaini e con il Catania sbilanciato in avanti alla ricerca del pareggio, calciava in rete senza che Adamonis potesse fare qualcosa.
Il 3 a1 galvanizzava i padroni di casa e sconfortava i cinquecento supporter etnei che continuavano, comunque, ad incitare la squadra che all’ottantacinquesimo conquistava un rigore dopo almeno un altro negato dall’arbitro per atterramento in area del neo entrato Montalto che si presentava ai nove metri accorciando le distanze.
Dopo sei minuti di recupero la partita si chiudeva con la prima sconfitta per il Catania ed un ridimensionamento della difesa che in una sola partita incassava tre gol.
La quinta giornata ha consegnato pesanti verdetti come le sconfitte oltre che dei rossazzurri, di Cerignola, Avellino, Taranto, Crotone insieme alle vittorie di Giugliano, Monopoli, Potenza, Benevento e Picerno.
Un Catania estremamente disattento in mezzo al campo e sprecone in attacco, e’ uscito sconfitto contro una squadra non irresistibile che ha fatto della corsa la sua arma migliore. Errori gravi commessi da atleti esperti forse per poca lucidità e che spingono il Catania stasera un po’ più indietro in classifica con il Benevento solitario leader e ad un punto Picerno e con il Catania sesto in classifica.
per fortuna che si giocherà a metà settimana contro il Cerignola e domenica prossima ancora in casa con il Monopoli, partite non facili ma questo Catania se intende fare un campionato di vertice deve darsi una mossa.
ecco, il catania si deve dare una mossa ma più che una mossa deve correre ed essere concreto, i colpi di tacco, le acrobazie in aria, il velo per il compagno non appartengono al gioco di serie C, toscano queste cose le deve sapere e trasmettere ai giocatori.
L’intervista di Toscano e Verna hanno fotografato la partita di ieri sera “Abbiamo fatto tutto Noi” .Dopo aver sprecato almeno quattro occasioni nitide per andare in vantaggio scoprendoci non siamo riusciti ad evitare quello che facilmente sarebbe successo contro il Picerno, ovvero, subire gol in contro piede o palle perse in mezzo al campo o addirittura regalate.
Le assenze di Lunetta, Guglielmotti, Di Tacchio De Rose e Carpani di fatto hanno indebolito il filtro che era il nostro punto di forza ed Jimenez, Stoppa, Raimo e Luperini sono risultati un tantino più leggeri rispetto a Guglielmotti, Lunetta e Carpani.
Dopo aver raggiunto il pareggio,a mio avviso,l’errore commesso di ieri sera è stato andare all’arrembaggio specialmente con assenze di pedine importanti in mezzo al campo o difesa meglio dosare i rischi così come fatto con Benevento e Picerno.
Era evidente che eravamo più forti del Giugliano ma li abbiamo messi in condizione di farli giocare come Loro volevano. .
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Buongiorno a tutti, stamattina sveglia con l’amaro in bocca perché una sconfitta ci può stare fa parte del gioco,ma il Catania visto ieri aveva tutte carte per poter vincere dove abbiamo sciupato l’invero simile e torniamo a casa a mani vuote. Una cosa che ho notato gli arbitri di quest’anno sono veramente imbarazzanti anche ieri non è stato all’altezza della situazione
A proposito sì qualcosa sulle condizioni del nostro portiere?
Mexxican come te aspetto con ansia notizie del nostro portiere, quello era fallo di espulsione diretta..
Mexxican, buone notizie Bethers è stato dimesso e stasera sarà a Catania.
Se continuiamo a sprecare tante occasioni come è successo nelle ultime due partite non ci dobbiamo meravigliare poi dei risultati.
In campo ci vanno i giocatori e non Toscano!!!
Io non so quali sono stati i retroscena, ma Cianci ci sarebbe tornato molto utile….
Intanto il Benevento è in testa!!!
Menomale che Bethers è tornato a casa, quel vigliacco di Padula a fatto un’ entrata da cane altro che espulsione
Dopo questa partita sono un po’ più scettico. Ho visto una difesa imbambolata sul secondo e sul terzo gol, soprattutto mi ha stupito come siano stati lenti nel recupero i nostri difensori. Sul passaggio sbagliato di Anastasio non si è piombato nessuno dei nostri, facendo scattare il secondo gol del Giugliano, e sul terzo gol è stata imbarazzante la lentezza di Quaini, che invece di cercare il fallo, peraltro non riuscito, avrebbe dovuto piuttosto raddoppiare la velocità in un frangente così pericoloso. I nostri errori in attacco poi hanno finito di fare la frittata, ma quelli possono sempre capitare. La condizione fisica però, ripeto, soprattutto in difesa, mi è sembrata sconcertante. Vediamo oggi cosa succederà e se il mio si rivelerà solo un errore di valutazione. Fozza Catania