Sul sintetico del Menti, questo mercoledì il Catania in maglia bianca, cercava conferme dopo la vittoria interna contro il Monopoli. Per l’occasione, mister Raffaele inseriva a sorpresa nell’undici titolare Izco nel centrocampo a cinque del quale facevano parte anche Welbek e Maldonado e da esterni Dall’Oglio ed Albertini. Anche in difesa novità Tonucci al quale lasciava il posto Sales e conferme per Giosa e Silvestri che perdeva la fascia di capitano affidata per l’occasione al 13 rossazzurro.
In attacco rientrava dalla squalifica Sarao affiancato a Di Piazza, artefice della vittoria di domenica.
Subito dopo il fischio d’inizio a cura del Signor Panettella, la gara iniziava con le due squadre che preferivano non studiarsi per passare subito ai fatti, scegliendo un atteggiamento aggressivo che faceva intravedere la possibilità di assistere ad una gara maschia senza esclusione di colpi.
Era l’ex Marotta, appena acquistato dalle vespe, a creare i primi grattacapi alla difesa etnea, ma prima Confente con un grande intervento sbarrava la porta al barbuto attaccante e poi Giosa respingeva un suo velenoso colpo di tacco diretto verso la porta con l’estremo etneo pronto comunque ad intervenire.
Superata la sorpresa iniziale, il Catania accettava la sfida sulla velocità e sul vigore atletico e la lotta si spostava a centrocampo con le due formazioni che cercavano di superarsi più’ fisicamente che tecnicamente, cercando di non offrire alcun tallone di Achille all’avversario.
Quando la Juve Stabia cercava di imbastire qualche manovra, il Catania mostrava i denti con un pressing asfissiante in tutte le zone del campo ma in avanti offriva poca incisività e Izco si dimostrava un anello debole nello schema organizzato da Raffaele.
La gara procedeva con animosità ed impeto ma al minuto quarantadue un improvviso tocco di Giosa su tiro di Scaccabarozzi spiazzava Confente quel tanto che bastava per far finire la palla in rete.
Catania frastornato che subiva ancora nei rimanenti minuti del primo tempo subendo ancora la veemenza giallonera su punizione dal limite con giallo per Albertini e da successivo calcio d’angolo, ma per fortuna il duplice fischio arrivava al momento giusto per permettere di rielaborare le idee e consentire all’allenatore etneo di valutare le modifiche da apportare per il recupero della partita.
Infatti, al rientro dagli spogliatoi, si presentavano in campo Golfo e Zanchi per Izco e Dall’Oglio e si passava così ad un aggressivo 3/4/3 con i due nuovi entrati subito caldi, ed il Catania guadagnava metri e mentalità e si rendeva subito pericoloso in area avversaria al minuto cinquantadue ma l’arbitro non vedeva un netto fallo di mano che avrebbe meritato un rigore e a nulla sono valsi gli ampi gesti di Sarao inascoltati dal direttore di gara.
Su rovesciamento di fronte, tiro potente dalla distanza di Vallocchia ma Confente c’era.
Il Catania non ci stava e ritornava in avanti e su colpo di testa del 33 rossazzurro, Russo parava ma non poteva nulla su punizione di Maldonado deviata da un difensore che finiva in rete sotto gli occhi dell’incolpevole portiere.
Due gol simili, galeotti, che stanno a significare la qualità delle difese oggi in campo, reso difficile dalla umidità e sul quale le due squadre hanno onorato l’impegno.
Al sessantasettesimo Raffaele dava il via libera dalla panchina a Reginaldo e Calapai per i pari ruolo Sarao ed Albertini lasciando inalterato il canovaccio tattico, facendo capire al gruppo che voleva la vittoria e sul finire anche spazio a Manneh a rilevare uno stanchissimo Di Piazza ma anche le vespe gettavano forze fresche nella mischia tra cui l’ex Ripa e l’esperto Bovo, rispondendo fisicamente ai cambi etnei.
Tutto sommato un pareggio giusto che forse sembra più stretto al Catania a cui manca un tiro dal dischetto e quattro titolari fermati da infortuni.
Onore quindi a tutti ma in particolare a Tonucci, Welbek e i neo entrati Golfo e Zanchi che sono riusciti a cambiare la partita nel momento giusto con Golfo a pressare i difensori avversari e Zanchi spingendo da indiavolato sulla sinistra fino ad avvertire un dolore muscolare che si spera di pronto assorbimento.
Adesso la sosta domenicale che permetterà’ ai rossazzurri di recuperare energie da gettare il campo mercoledì prossimo a Pagani, con la speranza di poter recuperare almeno uno dei quattro titolari fermi ai box.
29 Commenti per “Galeotti i tocchi e chi li fece”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Buongiorno a tutti ❤️???? innanzitutto complimenti a raggio libero per l’articolo come sempre ben preciso , ottima prova quella di ieri sera sul sintetico stabiese dove il Catania ha dimostrato a tutti i costi di voler vincere la partita, ma non era facile visto l’avversario che c’era difronte che lotta come noi per i piani alti della classifica , a questo punto direi ottimo pari che ci fa ben sperare in proiezione futura . Welbek il migliore in assoluto. Ahhhhh dimenticavo c’era un rigore nettissimo a favore nostro , da aggiungere che in campo c’era ancora Sarao ????
Buongiorno a tutti . Superba prova dei ragazzi anche se la vittoria non e’ arrivata per colpa dell’arbitro che non ha assegnato al Catania un rigore netto come una casa. Sappiamo tutti che il campionato di serie c e’ durissimo e non ci resta che andare di partita in partita ma le sensazioni sono buone perché la squadra lotta ed e’ viva e poi quando torneranno i quattro assenti potremo pure divertirci di più .
Complimenti Raggio Libero, ben scritto.
In effetti almeno un rigore a nostro favore ci stava e il colpo di testa di Di Piazza solo davanti al portiere meritava un altro esito.
Comunque bene così. Raffaele ha capito che Izco faceva più danni che altro e lo ha sostituito.
La squadra ha reagito bene evidentemente perché conosce la propria forza.
Sempre Forza Catania!
Primo tempo regalato con un giocatore in meno Izco che ha sbagliato tutto.
È inspiegabile il suo ritorno: era meglio tenersi allora Biagianti e non vendere Curcio.
Il buon Mariano deve capire di dover appendere le scarpette al chiodo.
Merita ancora 4 anche se inspiegabilmente sul giornaletto locale gli hanno messo 6.
Secondo tempo migliore ma è mancato il guizzo finale e il rigore non concesso.
Welbeck deve restare a Catania a tutti i costi. Se Pellegrino fino al closing per i motivi già noti non può offrire un contratto allettante sarà Tacopina a proporlo visto che ha già detto qualche settimana fa che gli piace molto questo giocatore. Di Biondi e Pecorino in giro ce ne stanno parecchi ma giocatori come Welbeck difficile trovarli. Una vera diga che si trova sempre dove sta il pallone ed ieri sera ha demolito ed oscurato Mastalli.
D’accordo con te Vincenzo welbeck non tanto lo scorso campionato ma in questo sta facendo vedere il suo valore fa la differenza in ogni partita bisogna tenerlo a tutti costi
Sono d’accordo con voi, aggiungo però che la Ternana è uno schiacciasassi, per dirvi che certe partite bisogna vincerle. Il pareggio é un contentino e anche se Raffaele è bravo ieri secondo me doveva fare giocare Reginaldo con Sarao e poi L’ultimi 30 minuti Di Piazza , Golfo
Auguri a tutti i Catanesi nel mondo. Cittadini…………W S.AGATA
Tuttocalciocatania.com Mattia Biso, collaboratore del direttore dell’Area Tecnica del Frosinone Guido Angelozzi ha parlato dell’interesse per Pecorino e Biondi poi finiti rispettivamente a Juventus e Pordenone: “Si tratta di due giocatori che abbiamo seguito, ma bisogna tener conto del fatto che in questo momento storico non possiamo permetterci costi di un certo spessore e di conseguenza siamo andati su alti profili. Pecorino in particolare è un giocatore molto forte e non a casa è finito alla Juventus, noi non potevamo entrare in questa griglia di pretendenti. Pecorino farà una carriera importante perché h forza, è cattivo agonisticamente, intenso e forte sul piano fisico. Nonostante sia un 2001 è già maturo per la sua età. – continua Biso – Volpe a Catania? Angelozzi voleva addirittura tenerlo, poi c’è stata la possibilità di prendere Iemmello e abbiamo preferito mandarlo a giocare, ma crediamo molto in lui. Se riuscirà ad affermarsi a Catania non avrà problemi a farlo altrove, per lui si tratta di un’esperienza importante
Solo per domani concedetemi di essere un grande tofoso rosanero 😆
Quando ha sentito parlare del Palermo il mio telefono non mi ha voluto scrivere tifoso….e mi ha messo tofoso 😆 😆 😆
Primo risultato intéressante della giornata….il bari perde in casa!!!!! 😉 😉
Buongiorno e buona domenica a tutti ❤️????Catania, solo danni: il club chiede 4,5 milioni a Lo Monaco
La richiesta di sequestro conservativo dei beni avanzata dal Calcio Catania nei confronti di Lo Monaco e Reitano, verrà esaminata dal Tribunale civile di Catania sezione specializzata in materia di imprese, nell’udienza del prossimo 15 Febbraio
Si vale ho appena visto la sconfitta interna del Bari, mi viene da pensare che il secondo posto non è più un tabù da considerare che il Catania ha due partite in meno con lo sconto diretto in casa , e chissà se ci tolgono pure i due punti di penalizzazione? Crederci non costa niente
07 febbraio 2021 – 14:55
Catania, Lo Monaco: “Azione Sigi persecutoria. Chiederò ingente somma per danni all’immagine e patrimoniali”
La risposta durissima dell’ex ad del Catania dopo aver appreso della richiesta di sequestro conservativo dei beni
di Redazione ITASportPress
lo monaco
Non si è fatta attendere la replica dell’ex amministratore del Calcio Catania Pietro Lo Monaco dopo aver appreso dal quotidiano la Repubblica che la Sigi Spa, società proprietaria del sodalizio di via Magenta, lo ha citato a comparire davanti il Tribunale civile etneo, per ipotesi di mala gestio e responsabilità nei confronti della società rossazzurra, relative al periodo 2016 – 2019, azione di merito preceduta dalla proposizione di un ricorso cautelare, per il sequestro conservativo di beni fino per poco meno di 4 milioni e mezzo di euro, nei confronti di Lo Monaco.
Pietro Lo Monaco
Ai microfoni di Itasportpress.it Lo Monaco spiega: “Trovo alquanto sorprendente apprendere dalla stampa di questa azione della Sigi visto che ancora oggi non mi è pervenuto nulla. Probabile che domani arrivi la notifica di un’azione che giudico iniqua e persecutoria visto che riguarda solo i creditori che non hanno raggiunto un accordo transattivo. Singolare questo modo di agire della Sigi di voler abbattere i debiti avviando un’azione di responsabilità nei confronti dei creditori che non hanno trovato un accordo transattivo. Mi è stata fatta una proposta che ho ritenuto inadeguata respingendola al mittente. Sono soldi miei che riguardano emolumenti di tre anni mai presi. Chi può disconoscere il Tfr? Mi tutelerò nelle dovute sedi e mi riservo di presentare una denuncia, con richiesta di risarcimento di svariati milioni di euro alla proprietà del Calcio Catania, per danni all’immagine professionale e patrimoniali. Questa azione della Sigi infatti mi potrebbe far saltare anche le trattative che ho in corso con club di Serie A”.
La juve II sta vincendo 6-0 sul livorno…..ha fatto il sesto goal il nostro Pecorino
Palermo scarsissimo….manco il favore di fermare l’avellino e’ riuscito a farci…..scarsissimo anche il portiere che ha preso un goal da oltre meta’ campo: ha lasciato rimbalzare il pallone che poi lo ha scavalcato infilandosi in rete……troppo scarso!!
Tirando troppo la corda rischia di spezzarsi. Se la Sigi riuscirà ha dimostrare gli addebiti verso Lo Monaco i soldi che lui pensava di incassare potrebbero non bastare. La procedura della Sigi si sa quando inizia ma diventa difficile conoscere l’esito e quando finisce. Se Lo Monaco avesse accettato di ridurre in modo sostanziale le sue pretese forse non si sarebbe arrivati a questo punto.
Vincenzo questo cosa significa che lo monaco ha ragione? Oppure sta facendo bene la sigi a chiedere i danni per il suo operato? sicuramente la soluzione sta nel mezzo.Cosi ci sono rischi che Tacopina possa avere un ripensamento,penso di no avendo firmato il preliminare,forse ci rimette la sigi se lo monaco avesse ragione…..C’è qualcosa che non capisco
avvilito ma non sconfitto ho letto che tutti i membri che potevano essere chiamati con la stessa accusa cioè cda e collegio sindacale hanno transato le loro spettanze e la Sigi li ha risparmiati. Lo Monaco evidentemente non ha voluto transare e la Sigi ora lo attacca dove ritiene che ha mal gestito. Il closing con Tacopina dipende dai debiti verso erario e comune e questo discorso di Lo Monaco, fino alla chiusura della procedura, semmai cristallizza la somma da lui richiesta già conosciuta da tempo e non modifica in modo sostanziale la somma globale dei debiti.
Ragione o torto ? non credo che tutti gli altri membri che potevano essere coinvolti e che hanno preferito transare l’abbiano fatto a cuor leggero a rinunciare in tutto o in parte il loro credito, evidentemente avranno avuto le loro ragioni per farlo e sapranno se hanno fatto bene o male solo dal comportamento del Giudice nei confronti di Lo Monaco.
eppure io ritengo sacrosanto il comportamento di Sigi contro Lo Monaco…..si sono trovati una montagna di merd…ehm ehm di debiti piu’ o meno nascosti dovuti non certamente ad una buona gestione della società precedente e sicuramente non conseguenti ad una cattiva gestione di Sigi…….é possibile che non sia Lo Monaco il responsabile ma Pulvirenti………..ma sarebbe un ottima notizia sentire che in Italia una buona volta i colpevoli siano responsabili delle loro azioni e ne pagassero soprattutto le conseguenze
Vale la Sigi giustamente cerca di fare i propri interessi così come Lo Monaco i suoi e tutto dipenderà dalle basi solide delle accuse per convincere il Giudice di accettare la richiesta del sequestro dei beni. Dall’esterno è difficile emettere giudizi e credo che il 15 febbraio il Giudice forse accoglierà la richiesta della Sigi con riserva e quasi sicuramente nominerà un Ctu per accertare se sussistono gli estremi della mala gestione e qualora questa esistesse se la somma chiesta dalla Sigi risulta proporzionata al danno creato.
Non si doveva arrivare a questo punto !!!!!! queste procedure si sa come iniziano ma non come finiscono..
Rinviata al 24/02 la partita con la Paganese
A breve salta la panchina di Auteri. Secondo me il Bari a sbagliato a puntare su di lui in estate, il tecnico siciliano va bene per campionati da zona playoff . Probabilmente affideranno la panchina a Carrera ex Juve e Bari con buone esperienze all’estero,ma come sempre la lega Pro è un campionato complicatissimo . E altrettanto difficile è gestire l’aspetto emotivo di una squadra obbligata a vincere (subito).
Vorrei dire la mia in merito alla apertura di un procedimento legale da parte della Sigi contro l’ex AD.
Non sono un giurista, un economista e non ho idea delle partite ed azioni contestate al dirigente campano ma da quel poco che ricorso dalle mie lontane conoscenze, l’Amministratore delegato di una società opera su delega del consiglio di amministrazione e quindi le sue azioni sono avallate da quest’ultimo che può rimuoverlo quando ritiene opportuno su azione propria o spinto dal collegio dei sindaci.
La vecchia società non si è sognata mai di agire contro l’ex AD ed ha avallato ogni singolo suo operato. L’AD e’ un semplice dipendente della società e quindi una azione contro di lui, a meno che non ci siano prove evidenti di truffe, raggiri, appropriaIoni indebite , sono riconducibili alla Proprietà .
Io penso che il nocciolo della questione sia nel bando nel quale tra l’altro era scritto che la società che avrebbe acquisito il calcio Catania comprava tutto il pacchetto a scatola chiusa, anche eventuali partite non iscritte a bilancio.
Un bando che ha tutelato la vecchia proprietà (che poteva essere chiamata a rispondere delle partire non iscritte) anziché tutelare chi partecipando all’asta pubblica ha poi salvato la matricola e permesso la partecipazione del Catania a questo campionato.
Cataneseanapoli nella prima parte del tuo post hai descritto alla perfezione la gerarchia nelle società di capitale infatti le responsabilità degli atti di gestione ricadono non solo verso AD ma su l’intero Consiglio di Amministrazione e Collegio Collegio Sindacale. La proprietà se non presente tra queste figure in carica risulta estranea di ogni responsabilità. E’ naturale che la gerarchia delle responsabilità riguarda solo gli atti di gestione dove tutti ne erano a conoscenza ma se per esempio AD o Proprietà per caso hanno dimenticato di informare, anche in buona fede, gli organi di controllo su qualcosa per loro saranno cappelle senza zucchero, detto in cinese cazzi amari.
Nella seconda parte del tuo post hai accennato alle clausole del bando però ti sfugge che quelle riguardavano solo per salvaguardare l’introito della venditrice, cioè che la Sigi non poteva più chiamare in causa la Finaria per qualsiasi differenza o sopravvenienza passiva. Infatti la Sigi non sta chiamando in causa la Finaria ma coloro che secondo loro hanno mal gestito.
Ciao Vincenzo, nella parte finale del mio post ho cercato di esprimere le mie perplessità sulla formazione di un bando, peraltro fatto da organi professionalmente esperti, che e’ molto atipico perché, come noto, non parliamo di una società semplice o di fatto ma di una società per azioni che rende bilanci pubblici sottoposti ai controlli da parte delle autorità competenti.
Accettare per l’estensore del bando la possibilità che ci fossero partite non iscritte non mi pare una procedura trasparente e non Offre garanzie alla parte acquirente ma solo al venditore che viene “risparmiato” da responsabilità gestorie ed amministrative.
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Cataneseanapoli capisco le tue perplessità ed avresti mille ragione qualora una clausola messa in un contratto di vendita diventasse come amnistia per qualsiasi tipo di reato commesso durante la gestione di una società. Per fortuna però le cose non stanno così quella clausola non è un condono a stralcio ma fissa solo la non modificabilità dell’importo della vendita. Tutto ciò che modificano i bilanci già approvati in precedenza per fatti imputabili agli Amministratori hanno una corsia diversa dettata da precise norme di legge con relative pene per coloro che sono riconosciuti responsabili.
Cataneseanapoli nel caso specifico del Calcio Catania l’avvocato Ferraù ha dichiarato che i debiti conosciuti erano 60 ma sono risultati 64. Il punto cruciale è quando sono nati questi 4 milioni di debiti ? se per esempio questi intaccherebbero esercizi con bilanci già approvati è evidente che le cifre pubblicate non erano coerenti con la realtà societaria ed in questo caso esistono precise responsabilità personali a prescindere di qualsiasi clausola inserita in un contratto di vendita. Clausola del Bando ha uno scopo ben preciso mentre il rispetto delle norme del codice delle società fa altri percorsi che nessuna clausola potrà bypassare.