La prova scialba e senza mordente in quel di Torre del Greco, ha messo a nudo una rosa inadatta per la serie C se si esclude qualche elemento.
Rosa che e’ stata ovattata nella bambagia da tanti addetti ai lavori e allenatori adducendo come motivazioni di contorno a ben tredici sconfitte in campionato prima di stasera, la scarsa tenuta atletica, la preparazione estiva effettuata in siti ritenuti poi non idonei, al mancato confronto in precampionato con formazioni di categoria superiore, l’arrivo alla spicciolata dei nuovi interpreti nel gruppo, ma ora, a marzo inoltrato, dopo due altri mister in panchina, sentire ancora queste scuse pur con la rivoluzione di gennaio con elementi che dovevano mangiarsi il campionato e fagocitati invece essi stessi da formazioni che opponevano olio di gomiti e tanta buona volonta’ fa male quasi più delle stesse sconfitte patite.
Adesso, in un inconsueto giovedì sera, era il turno del Giugliano, dall’alto dei suoi dieci punti di vantaggio sui rossazzurri, settimo posto e quasi certezza di play off, scendere in campo al Massimino, oggi deserto per le decisioni delle Autorità di sicurezza pubblica, per saggiare lo spirito di un Catania in caduta libera aggrappato al paracadute di coppa con la speranza che tutto possa andare bene all’apertura della maniglia.
Dal ritiro di Belpasso dove la squadra e’ stata dirottata per lasciarla al riparo dai rumors cittadini ma anche per consentire ai giocatori di fare gruppo, in assenza della conferenza pre gara di Zeoli alla vigilia, dalla lista dei convocati si è appreso che non sarebbero stati della partita Marsura, Tello, Monaco e Sturaro tutti per problemi fisici, chi più chi meno..
Gli uomini scelti per l’incontro a porte chiuse contro il Giugliano da Zeoli dal primo minuto Furlan, Monaco, Quaini e Celli, esterni bassi Bouah e Castellini, a centrocampo Welbek, e Zammarini con Peralta trequartista e Cianci e Di Carmine in attacco per un 3/4/1/2 che contro la Turris nel secondo tempo aveva fornito buone risposte.
Sicuramente l’allenatore ha schierato gli elementi ritenuti più affidabili ed in salute per questa importantissima partita che, in caso di vittoria, avrebbe consentito di poter disputare il prossimo anno ancora in serie C senza il patema d’animo di difendere la categoria passando dai play out rinunciando in questo caso anche alla partecipazione ai play off in caso di vittoria in coppa o grazie al secondo posto del Padova nel suo girone.
I gialloblù di mister Bertotto la cui importante vittoria contro gli irpini li privava oggi degli squalificati Masiello e Balde’, scendevano in campo con Russo tra i pali, Cargnelutti, Caldore, Valdesi e Yabre’ i quattro in difesa, Giorgione, Berardocco e Romano al centro e Ciufferi, Salvemini e Di Dio in avanti.
Spettrale il Massimino accoglieva le due squadre e la terna arbitrale formata dai guardalinee Pasqualetto e Signorelli e dal direttore di gara Milone di Taurianova che dopo il sorteggio consegnava il tocco del primo pallone alla formazione ospite in completo bianco mentre finalmente in rossazzurro gli etnei.
Il Catania pareva ben messo in campo e solo dopo due minuti andava in gol su cross dalla sinistra di Zammarini sul quale svettava di testa Cianci spedendo la palla in rete.
Il Giugliano accusava il colpo e ripartiva dialogando bene a centrocampo e al nono minuto Romano tirava ma il tiro si impennava toccato da Castellini e finiva in angolo di poco oltre la traversa..
più Giugliano a centrocampo con il Catania a chiudere gli spazi e pronto a ripartire così al quattordicesimo con Peralta che aveva una buona occasione ma il suo tiro veniva parato a terra da Russo.
Al diciottesimo Salvemini si girava bene in area e tirava in diagonale respinto da Furlan sul palo e poi ripreso con affanno dal portiere etneo.
Il copione della partita era sempre quello: il Giugliano al fraseggio a centrocampo per poi cercare Salvemini ed il Catania attento nel chiudersi e pronto a ripartire sfruttando lanci lunghi per i suoi attaccanti.
Al ventisettesimo Di Carmine si trovava sul piede il possibile raddoppio ma il suo tiro finiva a lato e nove minuti dopo Cianci su assist del 10 etneo, tirava un bel diagonale che Russo deviava in angolo.
Al quarantacinquesimo esatto l’arbitro mandava le squadre negli spogliatoi e la ripresa iniziava con gli stessi titolari del primo tempo ma al secondo minuto stavolta della seconda frazione, era Salvemini a pareggiare su macroscopica topica di Furlan.
Il gol subito gelava il Catania che non riusciva a ragionare e continuava a soffrire il giro palla avversario che al quarantasettesimo andava al tiro con Ciufferi respinto con i pugni da Furlan.
Era il Giugliano al cinquantasettesimo ad effettuare i primi cambi con De Rosa ed Oyewale per Bernardocco e Yabre che bene aveva spinto a sinistra, seguiti cinque minuti dopo dalle sostituzioni di Peralta e Di Carmine, oggi molto evanescente, per Cicerelli e Costantino.
Al sessantanovesimo minuto il Giugliano andava in gol per la seconda volta: su azione da calcio d’angolo la palla colpita in area da Cicerelli proseguiva la sua traiettoria verso la testa di Ciufferi che spediva in rete.
Doccia fredda per i rossazzurri che trovavano la forza di reagire spingendosi in area avversaria con Bouah che raccoglieva un cross di Cicerelli e mandava la sfera in rete al settantunesimo.
Subito dopo il gol venivano richiamati in panchina Valdesi e il catanesino Di Dio per Barba e De Sena mentre Zeoli sostituiva Cianci, il migliore in campo, per Chiarella.
Al settantanovesimo problemi muscolari per il portiere Russo sostituito da Baldi che si faceva subito apprezzare deviando in angolo il diagonale di Welbek.
Nei minuti finali, il centrocampo era ancora in mano agli ospiti con il Catania che non pareva quello di inizio partita, più propenso ora a difendersi che a costruire azioni e a tre minuti dalla fine, su ennesima leggerezza difensiva, Salvemini trovava la zuccata vincente portando al successo i campani.
Nei sei minuti di recupero due falli in area, prima su Zammarini e poi un’altro evidentissimo su Rapisarda entrato all’ottantacinquesimo al posto di Bouah, non ravvisati dalla terna arbitrale, infiammavano gli animi degli etnei e l’arbitro non trovava di meglio che espellere Cicerelli per proteste.
Il rigore, almeno uno, ci stava tutto, ma inutile ricorrere all’alibi del tiro dal dischetto non assegnato per trovare ancora scuse su una prestazione dei ragazzi di Zeoli al di sotto delle loro possibilità, dominati anche oggi, come per quasi tutto il campionato, da squadre che in casa e fuori ci insegnano come si gioca al calcio in serie C.
Tre punti con il minimo sforzo contro un Catania brutto che perde il quattordicesimo incontro stagionale, mai così male in serie C nella sua storia, una stagione da dimenticare considerato che mancano ancora quattro incontri, finale di coppa escluso, che potrebbero peggiorare il già mortificante andazzo.
Un Catania che era partito bene con un Cianci subito in rete e oggi in giornata di grazia che non meritava di essere sostituito, così come Peralta che ha avuto il merito, come l’ex Taranto, di tenere in allarme la difesa avversaria.
Più che contare sulle sue scarse forze, questa squadra deve sperare sui risultati delle concorrenti alla salvezza e questo e’ davvero mortificante per una città che si era risollevata grazie ad una Società che aveva costruito lo scorso anno una corazzata oggi diventata una barchetta bucherellata e ad ogni partita giocata quei fori aumentano come le tante reti prese per banalità ed errori degni di categorie non professionistiche ,
Per prima cosa, con i denti e con gli artigli, va salvata la stagione che ora pare davvero seriamente compromessa e se ci salveremo dai play out sarà perché c’è qualcuno più scarso di noi ma adesso nel girone si fa difficile trovarlo.
10 Commenti per “Giu’ il Catania su il Giugliano”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Ma gli addetti ai lavori non riescono a capire che qui c’è un atteggiamento anti sportivo.. il portiere FURLAN si è fatto 3 goal …. posso credere che Zeoli e Grella ex giocatori non riescono a capire che questa sera e nelle ultime partite i giocatori hanno avuto atteggiamenti anti sportivi.. Visionate attentamente le ultime partite del catania ( nessun agonismo, errori non tecnici ma anti sportivi) … Finiamola con la storiella della forma fisica, psicologia del giocatori etc etc… QUESTA SERA È PALESEMENTE EVIDENTISSIMO A TUTTI……SPERO CHE CHI DI DOVERE FACCIA VISIONARE LE ULTIME PARTITE DEL CATANIA.
Siamo stufi delle arringhe difensive di Grella…diceva che eravamo forti..la sua totale inesperienza si vede all’opera di quello che a creato…le sue responsabilità enormi li metta in atto e faccia un passo indietro o due.. abbiamo un piede in serie D manca ormai poco ..non abbiamo salvato neppure la faccia..non si sa con chi dobbiamo vincere sempre se vinceremo..fare chiudere lo stadio e stato meglio anzi fateli fino a fine campionato almeno non si vede lo scempio sotto gli occhi di tutti fine ingloriosa di un Catania gestito da incompetenti fa male .. molto male….i tifosi dopo anni di sofferenza non meritano di essere trattati così… dispiace enormemente che Pelligra si e affidato a una gestione che di calcio sa poco o niente .ora tocca a lui fare piazza pulita e rifare tutto dalla A alla Zeta e ripartire con una squadra degna del nome che porta . Ormai e chiaro che i ritiri..e i giri di parole per difendere l’indifendibile non regge più. Adesso aspettiamo il Padova a farci fuori definitivamente e ancora altre quattro partite per sancire la fine di una agonia annunciata di un fallimento..su tutti i fronti altro che incoraggiare come dice lui e stringersi attorno alla squadra se così si può chiamare…. rimane il rimpianto di chi e andato via per scelte o chi e stato fatto fuori dalla rosa di Ferraro..che adesso sia tabbiani che Lucarelli se la ridono…
Salvarsi…….. diventa veramente difficile!
Purtroppo si vede che in societa non ci capiscono più niente die niente!
Si davvero impossibile capirci qualcosa. Vedere una squadra di metà classifica dominare a centrocampo i nostri )o meglio gli uomini di Grella) senza nessuno che si azzardava a pressarli, tutti schierati a difendere per ripartire ( schema tattico di chi e’ scarso e non ha gioco) fa male ed e’ logico che dai e dai il gol lo prendi anche grazie al portiere che dovrebbe consegnare i guanti e andare via, assente anche nelle uscite e difeso (si fa per dire) da tre birilli di media statura e da uno un po’ più lungo ma anche lui che schierato a zona e non a uomo soffre.
Cosa dire: una squadra cattiva ed aggressiva ieri quanto meno non avrebbe perso ma questi siamo, scarsi come non mai accaduto in serie C.
Divertitevi cari calciatori,a Pasqua mangiate, ingozzatevi, andate in discoteca tanto a voi non vi frega niente di questo Catania ma attenzione che se si va in d i vostri onerosi contratti diventeranno carta straccia e dubito che troverete un’altra squadra disposta ad ingaggiarvi .
Sono molto amareggiato.
Il campionato sta per finire e non siamo riusciti a vedere uno schema tattico degno di questo nome (nonostante 3 allenatori).
Ogni partita una squadra diversa, senza nessuna continuità.
La realtà è sotto gli occhi di tutti, i risultati sconfortanti.
Stiamo rischiando concretamente di retrocedere!!!
Ovviamente ci sono dei gravi motivi interni che emergono solo in parte…..
La ciliegina sulla torta l’hanno messa i nostri “bravi” tifosi a Padova.
Serena Pasqua a tutti.
Auguro una Serena Pasqua alla Redazione e tutti gli amici del sito. Per fortuna è solo un gioco la passione che ci accomuna.
‘Chi mala nuttata ‘ una squadra senza dignità non ho piu parole per questi quattro cani motti, e non giriamoci intorno ma ieri il secondo tempo è stato letteralmente regalato dal Catania Furlan docet
Auguri a tutti
Auguri di buona Pasqua alla redazione a tutti voi e alle vostre famiglie
Buongiorno a tutti. Che bella giornata oggi! 😊 Per quanto incredibile possa sembrare, ce l’abbiamo fatta!!