Il punto in meno ci priva stasera della vetta

La convincente prova sostenuta al Pinto di Caserta, preceduta dalla vittoria di misura conquistata al Massimino contro il coriaceo Monopoli di questa stagione, ha galvanizzato l’ambiente pronto a sostenere come sempre questo pomeriggio, la prova dei ragazzi di Toscano impegnati contro il Team Altamura.

Purtroppo, nella giornata di mercoledì, si è appresa la notizia della penalizzazione disposta dalla FIGC su indicazione della Procura Federale che, se da una parte pone fine alle cicaleggio insistente che si respirava in città tanto da far diventare una scommessa il numero di punti di penalizzazione che sarebbero stati inflitti alla società, dall’altro non può sottacersi il silenzio sull’argomento tenuto dai massimi dirigenti del Catania nel non indicare le motivazioni che hanno causato il mancato rispetto dei termini previsti dalla Lega  per l’integrazione fideiussoria.

Ritardo delle banche coinvolte nell’operazione o out out del gruppo non più disposto ad assecondare ulteriori esborsi dopo due mercati quasi fallimentari come il risultato finale che ci ha visti salvi solo all’ultima giornata e che la gioia per il successo in coppa può solo alleviare ma non cancellare.

“Tolto il dente”, parole di Grella (meno male che di dente ne era solo uno), spazio al campo, con la formazione schierata da Toscano con Adamonis titolare e Bethers assente perché impegnato con la sua nazionale, difesa titolare con Ierardi, Di Gennaro e Castellini, fasce assegnate a Guglielmotti e Anastasio ed a centrocampo Carpani, e Verna con la coppia Jimenez  Stoppa,  sulla trequarti ed Inglese in avanti dal primo minuto.

Il tecnico Di Donato, da questa stagione alla guida dei pugliesi, predilige il modulo 3-4-2-1 e dopo una partenza disastrosa in questo campionato con quattro sconfitte in altrettante partite, e’ riuscito a ritrovare il bandolo della matassa conquistando due vittorie in trasferta contro Taranto e Giugliano, un pareggio a reti inviolate contro la Cavese e perdendo a Monopoli per 1-0 sprecando parecchio e centrando una traversa nei minuti finali, traversa  che poteva significare, qualche centimetro più giù, meritato pareggio.

Per la sfida alle falde dell’Etna, il tecnico pugliese ha proposto Pane tra i pali, De Santis, Gigliotti e Silletti in difesa, Mane’, Franco, Di Pinto e Peschetola a centrocampo, sulla trequarti Rolando con Molinario e Leonetti punta centrale, già autore di due gol in campionato.

Una bella cornice di pubblico e temperatura quasi estiva accoglieva l’arbitro dell’ incontro signor Renzi, e le due squadre  scendevano in campo con il Catania in classico completo rossazzurro e gli ospiti in maglia bianca con inserti rossi.

Iniziava di buon piglio il Catania anche se la prima azione in attacco era degli ospiti che, su punizione di Franco dalla sinistra, conquistavano il primo angolo su tocco di Inglese ma dalla bandierina la difesa etnea liberava e, da questo momento, erano i rossazzurri a premere mostrando evidente superiorità tecnica e al sesto minuto, Jmenez liberava Carpani al tiro ma Pane in uscita riusciva a respingere.

La spinta del Catania si faceva sempre più continua ed anche Castellini ci provava su tiro di controbalzo ma la palla si perdeva sul fondo al dodicesimo.

Sei minuti dopo Peschetola era costretto al giallo per fermare una ripartenza etnea e al ventesimo, Jmenez veniva fermato prima del tiro da Gigliotti.

La pressione etnea non cessava di diminuire e la nostra squadra occupava di continuo la metà campo avversaria e al ventiquattresimo un super Carpani riusciva a riprendere la respinta di Pane su tiro di Stoppa e calciava il pallone in rete.

Al trentunesimo il Catania raddoppiava con Inglese che riceveva un passaggio al bacio di Jmenez con un preciso diagonale alla sinistra di Pane.

L’Altamura subiva  il colpo e continuava a non trovare sbocchi offensivi per merito dei rossazzurri, anzi erano costretti con De Santis a fermare Stoppa con un fallo da ammonizione al quarantesimo. .

Senza recupero si chiudeva il primo tempo e la ripresa iniziava con due cambi per i biancorossi con Sabbatini e D’Amico al posto di Molinaro e dell’ammonito Peschetola ma i primi cinque minuti vedevano tre calci d’angolo per il Catania che poco dopo abbassava il baricentro consentendo ai pugliesi di organizzare un certo fraseggio ma non di arrivare al tiro se non dalla lunga distanza con Franco al sessantasettesimo, sul quale Adamonis deviava in angolo.

Un infortunio del neo entrato Sabbatini, costringeva Di Donato a sostituirlo con Minesso   Insieme ad Acampa per  Rolando e Toscano rispondeva inserendo Raimo più predisposto alla fase difensiva per Guglielmotti e al settantaduesimo ad entrare sul terreno di gioco erano Montalto, D’Andrea e Luperini per Inglese, Stoppa e Jmenez, applauditi dagli oltre diciassettemila del Massimino, malgrado la partita sia stata disposta nel pomeriggio di sabato.

Al settantaquattresimo ammonizione per Montalto per fallo su Leonetti, un Montalto ancora a corto di condizione  fisica.

Ultimi cambi da ambo le parti con Quaini per Carpani che ha avuto il merito, riconosciuto dal pubblico con un lungo applauso al rientro in panchina, di sbloccare il risultato  e di Simone per Gigliotti ma col risultato già scritto per quello che si vedeva in campo, la partita si chiudeva con il terzo successo di fila per i rossazzurri che per quel punto di penalizzazione non hanno potuto, almeno per questa sera, raggiungere la vetta della classifica.

Una partita che ha evidenziato lo strapotere tecnico dei ragazzi di Toscano nella prima frazione di gioco ma che nel secondo tempo hanno preferito controllare la partita più che offendere, ottenendo l’intera posta per merito della pressione esercitata nei primi quarantacinque minuti e per una attenta ed organizzata difesa nel secondo tempo.

In attesa della conclusione delle partite di questa nona giornata, godiamoci ii piani alti in classifica e se attico non  e’, non e’ di certo per colpa della squadra.