Questo pomeriggio si tornava al Valentino Mazzola di San Cataldo dove il nuovo Catania di Pelligra esordi’ ufficialmente per la partita di coppa il 21 agosto scorso, sfida persa ai rigori dopo che i tempi regolamentari finirono sullo 0-0.
Un Catania che si stava amalgamando allora, contro una squadra già rodata ma le occasioni rossazzurre non mancarono, testimone il palo di Russotto e tanti interventi decisivi del portiere Dolenti che salvarono il risultato.
Oggi era diverso con il Catania capolista già assuefatto alla serie D e con quella voglia di lasciarla al più presto ed anche per i tifosi, del resto, quelli rimasti a casa e per quei 1.500 fortunati che erano riusciti ad accaparrarsi i tagliandi, presenti sugli spalti ad incitare la squadra etnea dal primo minuto di gioco.
Mister Infantino, alla guida dei verdi amaranto da metà ottobre, stazionava prima dell’incontro odierno al tredicesimo posto in classifica, con tredici punti frutto di tre vittorie e quattro pareggi in una posizione non pericolosa anche se in fondo alla classifica, malgrado i buoni risultati conseguiti senza sconfitte dal 19 ottobre e lo stato di forma della squadra uscita indenne anche dal campo di Vibo, per merito di una difesa che ha subito 14 gol, non tanti visto la posizione in classifica ma è l’attacco a segnare poco, solo 9 reti di cui tre siglate dal centrocampista Baglione, una di esse decisiva in esterna a Trapani e le altre due segnate contro il Ragusa, capocannoniere della squadra ed anche oggi schierato trequartista per assistere le punte Tuccio, un 2001 molto mobile e il 2002 Zerbo. Centrocampo che vedeva il 2004 Garzia, e dalla parte opposta il 2003 Toure’ accanto a Maltese e Calabrese mentre il pacchetto difensivo, a protezione di Dolenti, era costituito da Brumat, Giacinti e il 2003 greco Apostolos.
Mister Ferraro, flemmatico dopo qualche critica arrivata alle sue orecchie circa il gioco espresso dalla sua squadra, ha chiarito che il suo obiettivo è quello di riportare il Catania in serie C anche giocando un calcio cinico e poco divertente perché quello che conta è il risultato.
Come dargli torto, fedeli a quel detto: “i maccarruni inchinu a panza”.
Per questa sfida con chi ci estromise dall’andare avanti in coppa, il tecnico ha riproposto la difesa a quattro con Bethers, Rapisarda, Lorenzini, Somma e Castellini, centrocampo affidato a Rizzo, Lodi, e Vitale, in attacco Sarno, Sarao e Forchiglione.
Che non sarebbe stata una partita semplice, si era visto subito da come i locali preferivano andare più sulle tibie che sul pallone ed era il centrocampo etneo a soffrire maggiormente essendo più tecnico degli avversari e privo di apporti veloci sulle fasce.
All’ottavo minuto, una buona iniziativa di Apostolos al limite dell’area etnea, trovava pronto alla stoccata Zerbo che calciava forte dove Bereth non poteva arrivare.
Oltre al clima abbastanza teso con i protagonisti in campo nervosi per i colpi proibiti poco fischiati dal direttore di gara Esposito, il Catania era chiamato al pareggio che arrivava al minuto ventitré: su angolo di Lodi, il pallone veniva da Castellini spedito di testa sulla traversa e tornato in campo ci provava Lorenzini tuttavia, anche stavolta, la traversa diceva no ma sul successivo tiro sottoporta di Somma, la palla varcava completamente la linea di porta ed il gol assegnato, grazie alla decisione presa in ritardo dall’arbitro su comunicazione del guardialinee.
L’1-1 non portava in campo la necessaria calma, anzi l’agonismo diventava la parola d’ordine delle due squadre coinvolgendo nel nervosismo le due panchine ed Infantino veniva costretto ad abbandonare anzitempo la panchina per il cartellino rosso decretato dall’arbitro nei suoi confronti.
Dopo quattro minuti di recupero finiva il primo tempo e appena cinque ne passavano del secondo tempo per la prima sostituzione rossazzurra con Palermo per Lodi, viste le difficoltà in partita dei giocatori tecnici e al cinquantacinquesimo era il turno di Giovinco e Chiarella per Sarno e Forchiglione e otto minuti dopo Jefferson rilevava Sarao.
Da questo momento si tornava a giocare al calcio e i cambi sembravano dare linfa nuova ai rossazzurri, mentre dalla parte opposta le batterie andavano in riserva anche se si avvertiva la mancanza di idee nel centrocampo etneo e gli attaccanti non riuscivano a trovare spazi per liberarsi al tiro, per la buona prestazione difensiva degli avversari che in qualche occasione tentavano delle sortite nella metà campo etnea, ben controllati comunque da Lorenzini e compagni.
Spiace dover notare che i due portieri nella ripresa non sono stati per nulla impegnati e questa rappresenta la cartina al tornasole che giustificava l’equità del pareggio.
Un punto che muove la classifica ma certifica anche le difficoltà per questo attuale Catania nel trovare la via della rete, disponendo di giocatori tecnici ma lenti e che soffrono avversari che preferiscono il martello al pennello.
Si sapeva che questa e’ una categoria difficile e bene ha detto mister Ferraro sull’importanza di preferire il risultato al bel gioco.
Guardiamo la classifica con la consapevolezza di aver aumentato il divario con il Lamezia ma la vittoria del Locri, proprio a spese dei lamentini, non può di certo rilassarci in quanto il campionato e’ ancora lungo e la promozione lontana.
12 Commenti per “Più calci alle gambe che al pallone”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
La scorsa settimana sulla carta avevamo un vantaggio sulla seconda di 13 punti ma tutti eravamo consapevoli che il Lamezia quasi sicuramente andrà a vincere con la Marglianese e di fatto sarebbero diventati 10 punti. Oggi nonostante tutte le difficoltà e botte da orbi abbiamo la certezza che la seconda in classifica ha 11 punti in meno. Null’altro da dire……
Si stanno rispettando i programmi , quindi nessuna critica! Per quanto riguarda il gioco ricordo a tutti che a calcio si gioca in due.
Buonasera a tutti , condivido in pieno l’articolo scritto da raggio libero “più calci che calcio” . Non dimentichiamoci che purtroppo siamo in una categoria dilettantistica , e vedere lo spettacolo quello offerto oggi pomeriggio dalla squadra locale e ha dir poco vergognoso e vomitevole dove hanno puntato tutto sulla provocazione e rissa , quindi era veramente difficile giocare a calcio . In ogni caso il Catania mantiene l’imbattibilità e da questo pomeriggio è campione d’inverno ❤️💪💙
Sono un pò preoccupato perchè ultimamente facciamo fatica a fare gol mi auguro che sia un momento passeggero sono invece felice del rientro di chiarella.Nonostante tutto abbiamo guadagnato un punto siamo a +11 ma il campionato è ancora lungo e bisogna cambiare registro
Spero solo che per quest’anno i campi da oratorio siano finiti……difficile guardare questa partita…..c’era una confusione totale e non si capiva nulla.
Buongiorno a tutti ❤️💙 leggo da più parti che non si è arrivati nemmeno a quaranta minuti effettivi di gioco in tutti e due tempi, effettivamente ieri non si è giocato a calcio, bastava vedere alcune immagini per capire il tutto , partita puntata sulla rissa , e bastato vedere le sceneggiate fatte da alcuni calciatori amaranto come ad esempio la spinta di giovinco dove il calciatore amaranto dal potente urto è saltato in tribuna 😆 🤣 😁 per non parlare dell’allenatore infantino che tutto il primo tempo non ha fatto altro che provocare gli avversari 🤡 ecccc…..
Ho visto solo il secondo tempo. Leggo che nel primo l’atmosfera era molto pesante.
È difficile giocare in queste condizioni !!! Prendiamoci questo punto e guardiamo avanti con la massima fiducia ed umiltà. Siamo ancora imbattuti con 11 punti di vantaggio sulla seconda.
Avremo modo di cominciare ad assistere anche al bel gioco dal prossimo anno. Buona settimana a tutti e Fozza Catania
Pesante? Dal primo minuto di gioco l’hanno messa a rissa con interventi sulle gambe senza motivo.
Il loro allenatore secondo me li ha caricati a molla e poi ha continuato in panchina venendo giustamente espulso. Il direttore di gara troppo permissivo e colpevole di non aver visto il gol del pareggio per fortuna ben assistito dal guardialinee .
Comunque siamo campioni d’inverno anche se sembriamo un po’ stanchi rispetto alle prime giornate .
Occorre anche tirare di più perché in area i troppi passeggetti sono inutili.
Le inseguitrici si chiamano Locri e Lamezia e sono 11 gradini piu’ in basso….
Una curiosita’….lo so….deve passare ancora un po’ d’acqua sotto i ponti….ma non e’ remota la possibilita’ che l’anno prossimo catania e spal (di Tacopina) militino (sebbene in gironi diversi ) nella stessa serie!!!
Vittoria…teniamoci sti 3 punti….ma qualcosa inizia a scricchiolare…
Si verissimo oggi su piano del gioco una partita da dimenticare , quello che
contano sono solo i tre punti , dove ancora manteniamo molto distante le nostre inseguitrici .
Abbiamo un totale di 39 punti su 45 totali.
Miglior difesa , e siamo l’unica squadra ancora ad essere imbattuta
Non dimentichiamoci che siamo in serie D.