I malumori tra i tifosi emersi dopo la sconfitta interna con il Potenza, hanno scandito le ore della settimana intervallate dalla avvenuta pubblicazione del bilancio 2023/24 del Catania FC.
Pur privi di competenze specifiche per analizzarlo a fondo, il dato che balza agli occhi e’ quello del rilevante risultato passivo fissato a 10,7 milioni di euro, dovuto in gran parte ai costi del personale tra i quali rientrano, in particolare, quelli dei calciatori, compresi quelli ai margini della società per scelta tecnica.
A corredo dei numeri, la relazione al bilancio individua la necessità di effettuare un cambio di strategia aziendale volto alla riduzione del monte ingaggi con maggiore valorizzazione dei giovani calciatori per la successiva cessione pluriennale dei diritti, realizzando così profitti che consentiranno la riduzione dei debiti, anche con apporto di liquidità del socio unico.
C’era da aspettarselo! La matematica non e’ un opinione e le cifre impietose sono figlie di errori in sede di due mercati estivi e di uno invernale, di tre allenatori, di tre rose rifatte quasi di sana pianta condite da una preparazione estiva per lo più effettuata agli albori di questa nuova stagione con giocatori che hanno lasciato Catania per altri lidi.
Nella speranza che il prossimo mercato invernale possa portare qualche elemento funzionale al “progetto”, notizia dei giorni scorsi l’arrivo del portiere Farroni non impiegabile ancora contro il Sorrento malgrado le prestazioni non eccezionali di Adamonis out per infortunio così come Bethers, per la prima partita del girone di ritorno, mister Toscano ha schierato il giovanissimo Butano supportato dalla solita difesa a tre costituita da Gega, Quaini e Castellini visto che Di Gennaro, anche lui ancora infortunato, non è stato neppure convocato.
A centrocampo Sturaro e De Rose con sulle fasce Carpani ed Anastasio e in avanti Jimenez e Stoppa e in attacco Inglese.
Il Sorrento di mister Barillari, pur avendo come obiettivo stagionale il mantenimento della categoria, poteva anche a Catania giocare con la tranquillità di chi non aveva nulla da perdere e, dopo un percorso più che sufficiente sinora in campionato, veniva da due sconfitte consecutive, la prima contro l’Avellino e da quella della scorsa imprevedibile giornata con la Cavese in casa per 1-3.
Ancora 4/3/3 per il tecnico campano con Del Sorbo tra i pali, Todisco, Di Somma, l’ex Blondett e Carotenuto in difesa, Cangianiello, De Francesco e Cuccurullo al centro e Colangiuli, Musso e Bolsius in attacco.
Arbitro dell’incontro il signor Leonardo Mastrodomenico di Matera che all’orario stabilito affidava il calcio d’inizio agli ospiti in completo rosso con il Catania in maglia e calzoncini bianchi.
Primi minuti di studio con i rossoneri che cercavano il pressing alto ed il Catania abbottonato in difesa senza idee e velocità quasi imballato davanti a più di quindicimila spettatori.
Al quattordicesimo, su cross di Stoppa, Inglese non riusciva ad arrivare sul pallone e la sfera si perdeva sul fondo.
Era il Sorrento a fare la partita ed a conquistare il primo corner sul cui tiro dalla bandierina Butano usciva di pugno guadagnandosi, almeno lui, gli applausi.
Tra il ventottesimo ed il trentunesimo due gialli per Di Francesco e Blondett rei di aver fermato fallosamente due ripartenze etnee e al minuto trentatré un rimpallo faceva pervenire il pallone sui piedi di Stoppa al limite dell’area avversaria ma il suo tiro, debole e centrale, veniva parato facilmente da Del Sorbo.
Due minuti dopo, un insidioso cross di Carpani trovava la testa di Inglese ma si perdeva di poco sul fondo.
Al quarantesimo tegola in casa Catania con Sturaro che si accasciava sul terreno chiedendo il cambio sostituito da D’Andrea allo scopo di dare più birra ad un attacco davvero spuntato e con Jimenez fuori dal gioco sinora, arretrato da Toscano a centrocampo.
Dopo quattro minuti di recupero il primo tempo si chiudeva e la ripresa iniziava con Raimo al posto di Carpani ed il Catania appariva leggermente più vivace forse anche per qualche ramanzina arrivata nello spogliatoio, riuscendo a conquistare due calci d’angolo in sequenza e andando al tiro con Anastasio parato da Del Sorbo al quarantanovesimo.
Due minuti dopo primo giallo in casa etnea per Gega, preludio della traversa di Todisco e al cinquantasettesimo Lunetta sostituiva sulla fascia Anastasio ed il Catania appariva più tonico e pericoloso, andando al tiro centralmente con Jimenez un minuto dopo e al cinquantanovesimo era Stoppa a colpire la traversa a portiere battuto.
Un minuto dopo ci provava Inglese con Del Sorbo ancora reattivo ma oramai il Catania cominciava a giostrare sulla metà campo avversaria con continuità ed il Sorrento era ancora costretto a fermare fallosamente gli etnei guadagnando un altro cartellino giallo sventolato nei confronti di Camgianiello.
Al minuto settantatré la pressione rossazzura trovava coronamento per merito di Inglese che di testa trovava l’angolino su perfetto cross di Lunetta e due minuti dopo Stoppa calciava in rete ma Blondett si immolava respingendo con il corpo.
Al settantaseiesimo Lunetta e Vitiello non si facevano complimenti subendo entrambi il giallo dall’arbitro ed al settantasettesimo Stoppa si incuneava in piena area avversaria e tirava trovando la sfortunata deviazione di Blondett, portando a due le reti etnee.
All’ottantesimo triplice cambio per il Sorrento con Polidori, Palella e Scala per Bolsius, De Francesco e Musso ma la musica non cambiava anzi lo spartito arrideva ancora al Catania che con Jimenez dalla sinistra consegnava un cross basso a Inglese che da rapace d’area segnava la sua doppietta personale all’ottantottesimo.
I quattro minuti di recupero servivano per vedere in campo Allegra e Forti al posto di Castellini e Stoppa e per esultare al terzo gol in partita di Inglese grazie ad un tiro che di destro passava sotto le gambe del portiere rossonero.
Strana partita caratterizzata da un primo tempo in sofferenza dove la squadra e’ apparsa in bambola, priva di mordente e di idee, ma dal cinquantasettesimo si è visto finalmente un nuovo Catania, minuto coincidente con l’entrata in campo di Lunetta, apparso da subito propositivo ed in palla ma coadiuvato da tutta la squadra apparsa la bella copia del primo tempo.
Una vittoria che fa morale e ci permette di passare un Natale tranquillo in attesa della riapertura del mercato invernale e delle prossime sfide che ci attendono.
Mi verrebbe da dire il pocker è servito , ma francamente non mi faccio più illusioni soprattutto dopo l’ennesimo deludente primo tempo c’è solo da riflettere, invece il secondo tempo il Catania che è entrato in campo era carico e determinato a vincere la partita