Questa contro il Rimini di stasera non era solo una partita: era la partita. A parte la possibilità di iniziare i play off da posizione avvantaggiata partecipando al sorteggio da testa di serie conle sopravvissute dagli scontri diretti nei gironi di appartenenza, avrebbe regalato morale alla rosa ed alla piazza.
L’unico scoglio, restare a fine stagione lontani dalla zona play out, obiettivo quanto meno minimo ed ampiamente alla portata dei rossazzurri che adesso potranno affrontare le restanti dieci partite di campionato come sfide singole per consentire l’affiatamento collettivo e la totale assimilazione degli schemi dell’allenatore ed la possibilità di provare qualcosa di nuovo sulla base delle caratteristiche dei giocatori disponibili, in tranquillità senza la frenesia di guadagnare posti in classifica ma con il solo obiettivo di migliorarsi in intesa, affiatamento in e fuori del campo ma soprattutto nella condizione fisica.
Dinnanzi a più di ventimila spettatori tra cui una nutrita rappresentanza romagnola, i calciatori etnei hanno affrontato una squadra in salute forse convinta, se non di vincere, di non far segnare gli avversari.
Mister Vanigni in panchina oggi per la squalifica di Lucarelli, ha schierato dal primo minuto 9/11 della formazione uscita sconfitta dallo Iacovone che poi era quasi la stessa di quella che meritatamente aveva al Massimino battuto la capolista del girone C: croce e delizia questo attuale Catania.
Scanditi ai microfoni dello speaker ufficiale i nomi dei protagonisti della serata, si avvertiva lo stato d’animo degli spettatori di casa portati ad interrogarsi quale dei due Catania sarebbe sceso in campo: quello di Taranto o quello della settimana prima?
Nessun dubbio sul modulo, solito 4/2/3/1 con Albertoni, Bouah, Monaco, Castellini a sorpresa al centro della difesa e Celli, Welbek e Sturaro in mediana, in avanti Chirico’, Tello e Cicerelli con Di Carmine terminale offensivo
Il Rimini di Troise, diventato dopo la vittoria contro la Torres del 14 gennaio la sorpresa del girone B, ha inanellato negli ultimi sette incontri sei risultati utili consecutivi in campionato, interrotti solo dalla sconfitta contro il Cesena, corazzata del girone.
Oggi in campo Colombi, protetto da una difesa a quattro con Lepri, Gorelli, Gigli e Semeraro, a centrocampo Langella, Sala e Megalaitis ed in attacco Lamesta, Morra e Malagrida.
Prima del calcio d’inizio un bel momento l’abbraccio di due ragazzi diventati amici a Rimini, seppur tifosi di differenti bandiere, sotto lo sguardo paterno del Presidente Pelligra felice di donare ai ragazzi due maglie rossazzurre, episodi questi, sempre rari, che fanno bene al calcio a tutte le latitudini.
Agli ordini del signor Galipo’ di Firenze, le due squadre si affrontavano e da subito si notava la determinazione degli etnei nel cercare di forzare le maglie avversarie preferendo i lanci a scavalcare il centrocampo esercitando nel contempo pressione sui portatori di palla avversari.
All’ottavo minuto quasi gol con Di Carmine che calciava sulla traversa ma stranamente l’arbitro fermava il gioco per un fuorigioco apparso generoso o probabilmente per una mischia in area salomonicamente ritenuta fallosa.
Il Catania ci credeva e si muoveva bene con Sturaro a dettare la manovra cercando il dialogo con Chirico’ e Bouah mentre dall’altra parte Cicerelli, ed in particolare Celli, non riuscivano a costruire .
Quattro minuti dopo, in piena area, Sturaro veniva spinto ma per l’arbitro l’otto etneo esagerava nella caduta.
Al diciottesimo, Sturaro riusciva a recuperare un pallone che pareva destinato sul fondo appoggiandolo in area dove Di Carmine non toccava e lasciava scorrere per l’accorrente Cicerelli che gonfiava la rete tra il tripudio generale dei ventimila.
Un minuto dopo l’azione più pericolosa degli ospiti che si involano sulla fascia destra con Malagrida mal contrastato da Celli ma il tiro dell’attaccante romagnolo veniva strozzato dal piede di Monaco che, per fortuna, si rimetteva in piedi in tutta la sua stazza.
Dopo una veloce ripartenza di Sturaro bloccata fallosamente da Gigli punito con l’ammonizione, era ancora il Rimini ad impegnare Albertoni che respingeva di piede su Lamesta e successivamente su Morra.
La partiva si accendeva sul finire del primo tempo ed erano Morra e Celli a finire nel taccuino dei cattivi prima dei due fischi arbitrali che arrivavano dopo due minuti di recupero.
L’inizio della ripresa vedeva il primo cambio rossazzurro con l’ammonito Celli che lasciava il posto a Curado e dopo pochi minuti era Monaco a prendere il cartellino giallo per fallo su Morra prima della sostituzione biancorossa tra Malagrida e Garetto.
Al sessantasettesimo minuto Tello si trovava a tu per tu con Colombi ma poco freddo sottoporta, si faceva di piede respingere il tiro e la ghiotta occasione sfumava.
Era adesso un momento nel quale il Catania appariva stanco ed il Rimini acquistava fiducia, obbligando Vanigli a due cambi: uscivano Chirico’ e l’ammonito Monaco per Chiarella e Kontek ed il Catania si riprendeva il campo con Sturaro sempre a giganteggiare tra gli altri.
Adesso era mister Troise ad avvertire la necessità di schierare forze fresche ed entravano in partita Tofanari e Cernigoi per Morra e Gigli, mentre Vanigli sostituiva uno stanchissimo Di Carmine con Cianci.
Era il momento clou dell’incontro con il Rimini alla ricerca del pareggio che gli etnei pressando gli avversari impedivano grazie ad una difesa accorta ma non disdegnando di andare avanti alla ricerca del gol della vittoria che arrivava per merito di Castellini, ancora lui: il talentuoso difensore o attaccante aggiunto che dir si voglia, dopo uno stop a seguire su di un rilancio avversario, faceva partire un bolide da consumato centravanti, indovinando l’angolino dove il pur bravo Colombi, uno dei migliori portieri della categoria, non poteva arrivare.
Per correttezza di informazione, corre l’obbligo di rappresentare che prima del missile del ventisette rossazzurro, Cianci veniva abbracciato in area e scaraventato a terra ma l’arbitro invitava tutti a continuare, permettendo a Castellini di colorare la sua magnifica prestazione con il gol del passaggio del turno.
Se non ci fosse stato quel gol si sarebbe gridato allo scandalo.
Seconda rete arrivata all’ottantaquattresimo che sarà ricordata a lungo perché porta in finale il Catania e contemporaneamente permette alla squadra etnea di guadagnare la prima fase dei play off nazionali anche non vincendo la finale di coppa, salvo improbabili sorprese, qualora vi possa essere un crollo del Padova in campionato e un miracoloso recupero di almeno due squadre di testa nel girone B.
Nell’ultimo minuto dei sei di recupero diventati otto, l’ultima azione romagnola portava al gol che veniva tuttavia annullato per un precedente fallo in attacco di un giocatore biancorosso e le furibonde proteste venivano sopite dall’arbitro con sventolio di cartellini rossi in panchina ed in campo.
La vittoria e’ arrivata, voluta, cercata e difesa grazie alla compattezza del gruppo e alla perla di Castellini davvero re di coppa, dopo i gol siglati in questa competizione al Picerno, al Pescara e oggi al Rimini.
Giocatore prezioso, difensore dai piedi buoni che sa farsi valere anche di testa, un gioiello per questa categoria, anche se oggi tutta la squadra ha fornito una prestazione eccellente riscattando l’opaca prova di Taranto.
Migliori in campo oltre al re di coppa sicuramente Sturaro per l’impegno e la personalità nonché per la condizione fisica che l’ha egregiamente sostenuto per tutto l’arco dell’incontro. Bene anche Albertoni e Cicerelli per il gol siglato, ma anche Bouah sulla fascia di competenza.
Una vittoria che fa morale e che compatta ambiente e squadra in attesa delle prossime sfide di campionato che dovranno essere affrontate con impegno per uscire dalla zona pericolosa, quella che potrebbe determinare la fine del sogno di disputare i play off da posizione interessante.
9 Commenti per “Re di coppa”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Godiamoci questa bellissima vittoria che sicuramente darà più serenità e determinazione a tutto l’ambiente.
È importante ciò che dira’ concretamente il Presidente in merito ai programmi futuri della società anche per quanto riguarda l’aspetto infrastrutturale.
Possiamo ancora sognare……
Per non sprecare quanto di buono fatto ieri sera ora necessita risalire la classifica di qualche posizione e preparare la squadra per i play off.
Lucarelli e Company Datevi da fare e pensate solo all’aspetto tecnico.
Buon pomeriggio a tutti 🩵 🔥 ❤️ d’accordo con i vostri commenti una vittoria che porta morale in vista del playoff , l’unica nota stonata di ieri sera si chiama Celli che non capisco perché lo mette ancora in campo Bhoooo
Vittoria molto importante e voluta da un Catania determinato. Adesso si facilita tutto in relazione ai play off. Purtroppo anche dopo risultati importanti bisogna tenere conto di certe negatività. Una è la presenza di Celli in formazione che è davvero scarso. Sbaglia tutto ed addirittura perde palloni su palloni. Personalmente lo considero il dodicesimo uomo in campo per gli avversari. Un’altra è la preparazione atletica dei nostri giocatori. Ci sono evidenti cali di prestazioni da parte di molti. Ho visto Di Carmine che verso la metà del secondo tempo non scattava più, difatti è stato sostituito. Sempre forza Catania ❤️💙
D’accordo con i vostri commenti.
Ci speravo ma ero scettico vista la condizione della nostra squadra rapportata a quella avversaria
Castellini ie Sturaro migliori in campo ma si deve inventare qualcosa per mandare in gol gli attaccanti.
Buon pomeriggio ❤️ 🔥 🩵 Pellagra sul futuro:
“Il Catania è una società indipendente rispetto alle nostre nuove acquisizioni. Il Perth Glory in Australia è un nuovo investimento che avrà, certamente, Mark Bresciano nel consiglio di amministrazione. Vincent Grella è assolutamente focalizzato sul progetto Catania ed è ben saldo sulla poltrona da vice Presidente. Come detto, nel consiglio d’amministrazione del Catania entreranno due nuovi elementi che ci daranno l’esperienza giusta per operare al meglio. Non dico i nomi ma vi posso dire che si tratta di persone che sanno come gestire al meglio le tante situazioni in cui siamo impegnati.” Vincendo chi potrebbero essere le due nuove figure , Si parla di Sibilia ne sai qualcosa a tal proposito?
Mexxican uno potrebbe essere il Dott. Scibilia per l’altro non ho idea. In ogni caso il punto di riferimento di Pelligra è Vincent Grella ed ha fatto bene a ribadirlo. Per ora necessita solo concentrazione massima sul campo e tutto il resto, a mio avviso, si vedrà più avanti anche in virtù di quello che succederà in questi tre mesi.
Infatti Vincenzo il dott Sibilia mercoledì sera era al Massimino quindi potrebbe essere, l’altro non so magari un nuovo DS visto che siamo scoperti?
Mexxican dubito che un DS venga eletto Consigliere. Questi movimenti di solito si fanno per rafforzare l’area gestionale della società con figure esperte del ramo calcio..Prematuro parlare di DS se non si conosce con certezza dove giocheremo il prossimo anno.