La sconfitta imprevista di domenica scorsa e le contemporanee vittorie di Avellino e Benevento, considerate le più accreditate antagoniste per la promozione diretta, hanno ridimensionato le aspettative di una piazza sempre innamorata della sua squadra ma che si è sentita tradita dall’atteggiamento che per tutti i novanta e passa minuti hanno fatto vedere in campo i calciatori etnei, una marcia indietro rispetto alle prestazioni di inizio stagione il cui preludio si è avvertito a Foggia, mascherato dalla reazione poi profferta dal cinquantesimo in poi con un pareggio strappato nel recupero.
Uno stop imprevedibile alla vigilia che, al termine della undicesima di campionato, dal secondo posto in graduatoria ci ha catapultato indietro e lontani sette punti dalla capolista che pare non voglia più fermarsi, così come il rinato Avellino che ha ritrovato vittorie di fila con punteggi tennistici che lo hanno portato ad essere l’attacco più prolifico del girone con ventitré gol all’attivo al pari del Trapani, dietro il Benevento con venticinque, dati che mortificano l’attacco rossazzurro che, sostenuto per fortuna da centrocampisti e difensori, non e’ andato oltre le quattordici reti realizzate.
La partita odierna di mezza settimana a Torre del Greco arrivava a fagiolo per capire se questo Catania, contro una squadra non di prima fascia, in esterna serale, sarebbe riuscito a ritrovarsi per continuare un percorso di crescita che già alla dodicesima stagionale, dovrebbe aver ultimato e condensato in certezze, seppur nella considerazione delle protratte assenze importanti a centrocampo.
Per questa sfida mister Toscano, costretto a rinunciare a D’Andrea ed a Lunetta oltre ai lungo degenti De Rose, Sturaro e Di Tacchio, ha alternato Adamonis tra i pali con i difensori Ierardi, Di Gennaro e Castellini, a centrocampo Verna, Quaini e Carpani, sulle fasce Guglielmotti e Anastasio ed in avanti Luperini in appoggio ad Inglese.
Il tecnico Conte ripartiva dopo il pareggio maturato a Trapani, privo del centrocampista Pugliese espulso durante la trasferta tarantina, con il suo 3/5/2 che vedeva in porta Marcone sostenuto dai difensori Esempio, Cocetta e Ndiaye, esterni Boli e Parodi, al centro Castellano, Morrone e Nocerino, in avanti il capitano Giannone e la punta Ekuban.
Tredicesimo posto in classifica per i campani con sei reti all’arrivo e dodici subite, una squadra ostica, un campo caldo, sintetico di ultima generazione ma numeri che possono far sperare al meglio per la squadra etnea se si ritrova il giusto atteggiamento delle prime giornate di questa stagione.
Arbitro dell’incontro il signor Luca De Angeli di Milano che, accompagnato dai collaboratori, precedeva le squadre dirette a centrocampo per il classico saluto agli spettatori e il successivo sorteggio che premiava il capitano Castellini in completo rossazzurro con calzettoni bianchi per differenziarsi da quelli neri dei giocatori di casa della stessa tinta dei calzoncini e maglietta con richiami rossi, che optava per battere il calcio d’inizio.
Dai primi tocchi di palla si notava un Catania propositivo che guadagnava la tre quarti avversaria con i corallini ad aspettarli per ripartire ed al nono minuto, su cross dalla destra di Luperini, Anastasio di testa spingeva il pallone in rete ma da posizione ritenuta di fuori gioco e si rimaneva sullo 0-0.
Più a suo agio la Turris in quel campo dalle misure ridotte in ampiezza che non favorivano le discese degli esterni.
Sì avvertiva la difficoltà del Catania nel trovare gli spazi e, non arrivando palloni giocabili, il centravanti etneo era costretto a recuperare palloni a centrocampo.
I minuti scorrevano inesorabili con i rossazzurri che alternavano palle lunghe a fraseggi ma non creavano nessuna azione pericolosa nel primo tempo, anzi erano i corallini ad impegnare Adamonis al quarantaquattresimo che si salvava deviando oltre la traversa un pericoloso colpo di testa di Ekuban.
Da segnalare due gialli a carico di Carpani e Quaini a conclusione di un primo tempo caratterizzato dal nulla, salvo il tifo caldo ed appassionato di più di duecento supporter etnei presenti che meriterebbero di vedere qualche tiro in porta da parte dei loro beniamini.
Il secondo tempo iniziava con un Catania più aggressivo che al quarantottesimo conquistava il suo primo calcio dalla bandierina senza purtroppo sortire risultati.
Tuttavia la pressione produceva all’ottavo minuto della ripresa una buona azione sulla destra portata avanti da Guglielmotti ed il suo cross veniva raccolto dal piede di Inglese che, da posizione difficile se non impossibile, riusciva a calciare sotto la traversa dove Marcone non poteva arrivare.
Un minuto dopo l’arbitro, per un contatto tra Guglielmotti e un’avversarlo, puniva il calciatore etneo con il giallo, il terzo in casa etnea e zero per gli avversari, e solo sei minuti dopo si ergeva a protagonista su di un contrasto di gioco in cui era coinvolto sempre l’esterno rossazzurro e anziché limitarsi ad un forte richiamo, riteneva l’intervento da ammonizione, lasciando in dieci gli uomini di Toscano per il resto dell’incontro.
Dalla panchina, per rinforzare il settore sguarnito, Toscano inseriva Raimo al posto di Luperini ma da questo momento era la Turris a premere in cerca del pareggio inserendo Onofrietti per Ndiaye e successivamente Trotta e Scaccabarozzi per Giannone e Morrone e Toscano al settantesimo richiamava Carpani per il fresco Stoppa.
La pressione della Turris diventava importante ed il Catania non riusciva più ad uscire dall’area finché capitolava al settantaquattresimo su cross basso di Onofrietti raccolto da Ekuban che batteva Adamonis.
Con il Catania oramai in bambola Conte al settantanovesimo inseriva Casarini per Parodi mentre Toscano effettuava un triplice cambio sostituendo Anastasio, Inglese e Quaini con Gega, Montalto e il giovane Forti ma era la Turris a sfiorare il gol con Montalto che ribatteva davanti alla linea di porta ed ancora all’ottantacinquesimo Adamonis riusciva a salvare il Cataniau uscendo su Nocerino e deviando in angolo il suo pericoloso pallonetto.
Ancora protagonista l’arbitro pronto ad ammonire l’appena entrato Forti per un fallo su di un avversario mentre dal lato corallino il giallo a Trotta forse per bilanciare i quattro gialli ed un rosso degli ospiti
Al novantacinquesimo Stoppa riusciva ad involarsi verso la porta vincendo un contrasto con un avversario ma pur saltando Marcone da posizione defilata non riusciva a concludere in rete per quella che poteva essere la ciliegina sulla torta di una partita che si poteva vincere se il direttore di gara non ci avesse messo del suo ed il Catania non perdeva la bussola facendosi schiacciare oltre misura.
Due punti in tre partite non e’ bottino per una squadra che rincorre la promozione diretta e che sembra appannata ed incapace di reagire davanti ad episodi che durante una stagione possono capitare.e che speriamo possa riprendersi per la partita di domenica che adesso diventa determinante per non sprofondare in una depressione generale in caso di mancata vittoria .
Il pubblico sicuramente darà la spinta necessaria per far bene ma i giocatori devono metterci il resto senza crollare come vasi di cristallo al suolo.
Il centrocampo nel calcio rappresenta l’organo pulsante della squadra e se non funziona si perdono equilibri, energia, forza e certezze psicofisiche in tutti i reparti.
In cardiologia per evitare il crollo totale del cuore per riportarlo ad un livello accettabile inseriscono Stent o Bypass e Toscano da esperto cardiologo per schierare una squadra, non perfetta, ma dignitosa ha ADATTATO in quella zona del campo il materiale a disposizione.
Questa è l’attuale situazione della squadra ed e inutile, a mio avviso, colpevolizzare i Giocatori per mancato impegno oppure la Società per la mancanza di sostituti da mettere in campo. I giocatori sono gli stessi che con un centrocampo forte ed esperto e giocando ognuno nel proprio ruolo hanno dimostrato il Loro valore quando erano solo 13 a scendere in campo,mentre la Società ha ingaggiato non uno ma TRE centrocampisti di rottura di assoluto valore purtroppo tutti infortunati; si ricorda che una società può avere a disposizione 23 tesserati e non 30.
Infine se a tutto questo si aggiunge il fatto che ogni avversario che cade si rimedia un giallo o espulsione, gol regolari annullati per falli o fuori gioco inesistenti, rigori non dati e nello stesso tempo subire interventi assassini vedi quello verso Sturaro e Bethers senza neanche estrarre un giallo la situazione si complica. Undici contro Undici la partita di ieri sera pur soffrendo al 95% si vinceva.
tutto giusto Vincenzo
ma sembre solo a noi succedono queste cose? A me sembra un po vittimismo. Diciamola tutta avevamo incominciato abbastanza bene e ci stiamo ingolfando…………..
colpa di nessuno e colpa di tutti (punti di vista) a me sembra che una squadra nuova di zecca debba avere tempo per trovarsi e anche un po di fortuna a non infortunarsi sempre (é solo sfortuna?)
Ragazzi undici vanno in campo e se una squadra ha ambizioni i sostituti devono essere allo stesso livello.
La società ha deciso di ingaggiare over 35 che si sa che in caso di infortuni hanno tempi di recupero molto più lunghi dei giovani, e’ stata una loro scelta come quella di preferire altri a giocatori in rosa adesso in altre squadre.
Gli errori continuano e purtroppo non credo più alla promozione diretta e spero in una posizione onorevole ai play off per giocarci tutto lì sperando in qualche arrivo nel mercato invernale budget permettendo.
Inoltre non so perché nessuno della società si ponga ai microfoni, lasciando solo Toscano come prima fatto con Lucarelli e Tabbiani.
Ho sentito la conferenza stampa del presidente del Trapani dopo Avellino Trapani e ha parlato senza peli sulla lingua di inadeguatezza di alcuni suoi giocatori dichiarando che aggiusterà le cose a gennaio. Da noi silenzio societario e solite parole dell’allenatore che oramai sembrano inadeguate al momento.
Capisco le assenze ma siamo sicuri che senza questi infortuni giocatori di più di trent’anni avrebbero retto per tutto il campionato?
E’ da quando siamo in C dopo la parentesi pulvirenti che facciamo sempre i soliti errori .
Ieri ho visto dopo l’espulsione di Guglielmotti una squadra alle corde senza nessuno che aveva il coraggio di uscire dall’area alzando il baricentro della squadra. Anche in dieci, squadre con gli attributi vincono le partite.
Dovevano essere 9 punti in tre partite e abbiamo collezionato due punticini in attesa della partita col Messina e del trittico di fuoco .
Al termine di queste quattro partite si vedrà ma
Dolcetto scherzetto, scherzetto e dolcetto, il solito Catania da lega pro, e a pensare che Se non sbagliavamo le ultime tre partite con tutte tre squadre scarse potevamo essere primi non aggiungo altro. Buona festa di ogni santi a tutti
A dimenticavo ottima osservazione fatta da cataneseanapoli come mai nessuno della società si pone davanti hai microfoni? MISTERO. Le uniche comunicazioni arrivano dal solo toscano
Da toscano siamo alla terza partita che dice sempre le stesse cose e il disco gira ma non entra nelle zucche dei giocatori..che a sentire loro in conferenza stampa dicono che c’è la mettono tutta e imprecano le solite ramanzine ..solite parole già sentite lo scorso anno…il metro di giudizio attuale e che siamo una squadra ai livelli di media classifica o meno …i proclami della società erano ben diversi ma il tempo passa e siamo ancora allo stesso punto di partenza…e ovviamente se si vince con il Messina non e che sia determinante la cavalcata rossoazzurra perché ci aspettavano squadre che venderanno cara la pelle
Ben scritto, Raggio Libero.
Con questi chiari di luna non mi illudo più che il Catania possa vincere il campionato. Anzi, se continua così faremo un campionato mediocre. Se c’è volontà di fare meglio di vedrà nel mercato di gennaio.
Jamajama se hai notato il discorso arbitri l’ho citato come ciliegina usando la frase “che complica e si aggiunge alle altre avversità” riportate sopra in primo piano. Il vittimismo è quello di Antonini Presidente del Trapani per l’unico torto subito contro Avellino non ricorda i rigori ed arbitraggi favorevoli delle prime 11 partite.e NON chi ricorda l’intervento contro Sturaro e Bethers che erano da rosso diretto che avrebbe potuto cambiare l’esito delle due partite.
Gli infortuni fanno parte del gioco e riguarda tutte le squadre non solo per il Catania, però meglio subirli a macchia di leopardo:un difensore, un centrocampista, un attaccane che si tampona pari ruolo con altri all’interno dei 23 della rosa,altro discorso è averli tutti nello stesso reparto con l’impossibilità di rimpiazzarli con altri TRE della stessa qualità; usando questo metro per tutti i reparti i giocatori dovrebbero essere almeno 30 e non 23 come da regolamento.
Cataneseanapoli e Maxxican non rimpiango la loquacità e spavalderia di Antonini Presidente del Trapani; personalmente preferisco i silenzi della Società e fare parlare chi è stato delegato e responsabile dei risultati sportivi sul campo. Una Società seria dovrebbe parlare solo quando decide ed immediatamente agisce, diversamente il silenzio crea di sicuro meno danni.
Cosa dovrebbe dire oggi la Società che è ripartita da ZERO e che ha preso il migliore Allenatore e Ds e fatto arrivare anche giovani promettenti come Lunetta, Jimenez, Stoppa, Carpani, Gega, Anastasio ed Adamonis ed altri meno giovani come Inglese, Di Gennaro, Ierardi, Guglielmotti, Luperini; Di Tacchio e De Rose oltre a confermare Castellini, Bethers,Guaini e Celli ed il meno giovane Sturaro ?. Facendo arrivare tanti giocatori è normale che qualcuno non sia riuscito come si sperava e per una Società giovane ci può stare. Ricordiamoci che non siamo in C da 10 anni per colpa di Pelligra e la litania che i Tifosi meritano di più non porta da nessuna parte Pelligra ha preso il Catania luglio 2022 in serie D e questo è il secondo anno di serie C e questo discorso è più un nostro problema che di Pelligra o Grella..
Vincenzo allora accontentiamoci del pane duro e ringraziamo per le briciole che stiamo mangiando. Capisco che senza il gruppo Pelligra saremmo (dorse) scomparsi , ma da quanto affermato nelle conferenze mi aspettavo qualcosa in più che una stagione salvi all’ultima giornata e quest’anno a cinque punti in più della scorsa stagione.
Comunque il campionato non e’ finito e spero degli aggiustamenti a gennaio che ci vogliono come il pane……quello morbido e saporito .
Cataneseanapoli veramente la scorsa stagione Pelligra per tentare di raggiungere l’obbiettivo ha speso più del dovuto ed alla fine della corsa oltre ai deludenti risultati che hai ricordato siamo arrivati quasi alla finale dei play off oltre e vincere la prima coppetta della storia. Errori commessi tanti ed il più grave la scelta degli allenatori che non hanno saputo gestire le caratteristiche dei giocatori ed il gruppo; i fatti hanno dimostrato che con le squadre più importanti potevamo giocarcela ed anche ora i giocatori stanno confermando la loro validità se ben gestiti e messi nel posto giusto secondo le loro caratteristiche vedi Cianci, Di Carmiine, Curado, Cicerelli, Kontek, Welbeck e Rocca; solo Zammarini che qui giocava bene a Ferrara sta deludendo per non parlare di Chiricò e Zanellato. In pratica con l’arrivo di Toscano che usa moduli diversi dopo tanti soldi spesi sono rimasti in rosa 4 giocatori e tanti stipendi da pagare per i fuori rosa, Lucarelli e Laneri.
Togliendo le squadre che saliranno quest’anno tutte le altre tifoserie come Noi mangeranno le stesse briciole e pane duro dopo aver speso per tanti anni (non solo due) cifre molto più importanti vedi Avellino, Padova, Benevento, Crotone, Pescara, Spal e Vicenza che come blasone non hanno nulla da invidiare rispetto al Catania. Con il Messina grazie all’arbitro di ieri sera Guglielmotti e Quaini non ci saranno e se Lunetta e De Rose saranno ancora indisponibili non ho idea cosa potrebbe inventarsi Toscano.
I giocatori ammoniti dovrebbero essere sostituiti tempestivamente.
Senza l’espulsione di Guglielmotti
molto probabilmente avremmo portato a casa i tre punti.
Comunque la squadra ha perso lo smalto delle prime partite anche se in parte giustificato dalle assenze pesanti a centro campo.
Sono questi i momenti in cui la squadra deve continuare ad essere sostenuta.
Buona giornata a tutti
Il sostegno non mancherà mai ma l’amarezza c’è perché ci aspettavamo 9 punti anziché 2 in queste ultime tre partite.
D’accordo con Filippo 46 penso che lo smalto non e’ più quello delle prime partite . Sarà la mancanza di centrocampisti ma non facciamone un alibi perché senza Di Tacchio De Rose e Sturaro abbiamo battuto nell’ordine Monopoli, Casertana ed Altamura.
Comunque sempre forza Catania e speriamo che almeno domani, magari a palla lunga saltando il centrocampo, riusciamo a vincere, magari con gol di Montalto .