Il pareggio finale della scorsa settimana tra le due più accreditate concorrenti per la serie B ha confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, che al momento sia il Benevento che l’Avellino sono le squadre più complete del girone e proprio contro gli irpini, a casa loro, e’ stato chiamato questo sabato pomeriggio il Catania a far punti ripartendo dalla gagliarda prova contro il Trapani che ha consentito agli etnei di scalare qualche posizione in classifica, seppur indietro di sette lunghezze dalla capolista e di battere sul campo una diretta rivale per la promozione diretta.
Quanto bene fa una vittoria! Dopo lo scoramento di Crotone e le opache precedenti prestazioni, bastano tre punti per vedere un raggio di sole aprire un cielo in precedenza nuvoloso e cupo.
E proprio un chiaro cielo ed un raggiante sole, apparso dopo due giorni di nuvole, accoglieva le due squadre tra una importante cornice di pubblico casalingo ma presenti, malgrado le decisioni delle Autorità di sicurezza pubblica che hanno deciso di vietare la trasferta ai residenti in Sicilia, una quindicina di tifosi etnei abitanti altrove.
Le scelte di Toscano continuavano così ad essere quasi obbligate perdurando le assenze dei soliti lungo degenti ai quali, nell’ultimo allenamento, si sono aggiunti Gega e Montalto e ancora out Guglielmotti, Lunetta ed anche Celli scomparso da qualche tempo, in campo da subentrato solo contro il Monopoli.
Solo diciassette quindi i convocati di cui tre ragazzi della primavera, situazione che spinge a chiedersi perché questi infortuni che colpiscono la rosa addirittura in allenamento? Giocatori di terracotta o preparazione atletica non adeguata? Non sta a noi capirne le cause che stanno incidendo già da più di due mesi sulle prestazioni della squadra e come mai giocatori esenti da infortuni importanti nella passata stagione, anche over trenta, appena indossato il rossazzurro devono toglierlo sostituendolo con il camice e il pigiama?
Non può essere a questo punto sfortuna o casualità ma ci deve essere qualche altra motivazione che deve al più presto essere portata alla luce per il bene del Catania e delle coronarie dei suoi tifosi.
Davanti ad un Avellino affamato e bramoso di ripigliarsi i punti persi a Benevento, il mister Toscano, a cui va dato il merito di non abbattersi mai, fatto il magro elenco dei convocati, ha proposto per la difficilissima sfida irpina, Bethers tra i pali, Castellini, Di Gennaro e Anastasio, esterni Raimo e Carpani con Jimenez e Verna al centro e Stoppa trequartista con in avanti D’Andrea ed Inglese.
Mister Biancolino dopo la buona prestazione della sua squadra ad Avellino sporcata dal pareggio nei minuti di recupero dei giallorossi, davanti al suo pubblico ed al cospetto di una società storica, pur gravato dalla assenza per squalifica di Tribuzzi, ma con tutto l’organico a disposizione, ha schierato la migliore formazione possibile con l’esperto Iannarilli in porta, solita difesa a quattro che prevedeva Cancellotti, Rigione, Enrici e Frascatore, al centro Sounas, Palmieri e De Cristofaro, sulla tre quarti D’Ausilio e in avanti Patierno e Redan a sorpresa al posto di Gori oggi in panchina.
Accompagnati dal signor Andrea Zanotti di Rimini arbitro odierno, le due squadre entravano in campo e dopo le commemorazioni di rito per il piccolo Angelo, tifoso irpino prematuramente scomparso, l’Avellino in maglia nera nel ricordo del giorno del terremoto dell’80 e il Catania in completo bianco scendevano in campo.
La curva sud irpina rimaneva per circa dieci minuti in silenzio in ricordo del suo Angelo imitata con sportività dai quindici tifosi rossazzurri presenti nel settore ospiti trattandosi di trasferta vietata ai residenti alle falde dell’Etna.
Da subito gli irpini partivano di buon piglio conquistando quattro calci d’angolo nei primi dieci minuti e solo al sedicesimo, su punizione, veniva chiamato ad un impegnativo intervento Iannarilli in angolo.
Dal tiro dalla bandierina si accendeva una mischia in area e D’Andrea si trovava a terra ma per l’arbitro tutto regolare anche se qualche dubbio rimaneva.
Passata la sfuriata biancoverde, il Catania cominciava a carburare sfruttando i lanci lunghi e lottando su ogni pallone gagliardamente, tanto da indurre l’arbitro a punire con il cartellino giallo Carpani per un fallo su di un avversario.
Al ventiquattresimo l’esperto Frascatore, appena entrato in area rossazzurra, ricevuta una leggera spinta da dietro dal numero venti etneo, si accasciava al suolo con l’arbitro che concedeva la massima punizione.
Sul dischetto si portava Patierno trovando in tuffo Bethers alla respinta che salvava il risultato.
L’Avellino non ci stava e tornava alla carica ma il Catania resisteva senza patemi, cercando le ripartenze e andando al tiro con Stoppa al minuto trentatré ma Iannarilli parava il tiro centrale.
Era il preludio al gol etneo che arrivava al quarantesimo grazie ad un velenoso calcio di punizione di Stoppa con il pallone ribattuto dalla traversa verso Carpani che lo crossava in area dove D’Andrea, svettando più in alto di tutti, lo insaccava in rete proprio sotto il settore ospiti in delirio totale.
Doccia fredda in casa irpina e la rete di svantaggio accusata dai locali accendeva gli animi causando una doppia ammonizione nei confronti di D’Andrea e Patierno e all’espulsione di Faggiano e di un dirigente irpino in panchina.
Il primo tempo si chiudeva con il Catania in vantaggio malgrado le numerose assenze per infortuni che continuano a falcidiare il gruppo.
Tre minuti dopo il rientro in campo, l’Avellino pareggiava grazie ad un velo di Patierno che favoriva lo scatto di Redan non bloccato dalla difesa rossazzurra e solo davanti all’incolpevole Bethers lo freddava imparabilmente.
Al minuto cinquantadue ammonizione a Di Gennaro per un fallo su Redan ed in questa fase di gioco era il Catania a portarsi in aventi realizzando il gol del nuovo vantaggio per merito di Stoppa che sfiorava la palla respinta dalla testa di un difensore quel tanto che bastava per finire in rete .
Il secondo gol stordiva gli avversari le cui trame di gioco apparivano confuse e senza sbocchi ed il Catania provava a infierire il colpo del ko che per poco non realizzava Rocca in tandem con il piede di D’Andrea, colpendo all’unisono il pallone che si impennava baciando la traversa a Iannarilli battuto.
Al sessantasettesimo D’Andrea, autore del primo gol, lasciava il campo per Luperini che appariva comunque lontano dalla sua forma migliore e Biancolino sostituiva Frascatore e De Cristofaro con Liotti e Rocca e due minuti dopo il neo entrato Campanile, mandato in campo da Biancolino per Sounas insieme alla punta Russo per Patierno, centrava la traversa.
Il Catania sembrava reggere l’urto confuso degli avversari ma doveva capitolare su un tiro di destro da dentro l’area ancora di Redan che siglava una doppietta conquistando la palma di migliore dei suoi, lui sinora ai margini della società e mai andato in gol in stagione.
Dalla panchina cortissima Toscano mandava in campo Quaini per Carpani così accanto al mister rimaneva un portiere e i tre elementi della squadra giovanile.
Nei quattro minuti di recupero una occasione per parte: prima era Inglese a girarsi in area palla al piede ma il suo tiro finiva a lato di poco e poi, nell’ultimo giro di orologio, era Liotti a mandare di testa a lato.
la partita si chiudeva con due gol per parte; un risultato sperato per il Catania alla luce delle numerose assenze ma che lascia entrambe le squadre con l’amaro in bocca: il Catania per la vittoria sfumata nei minuti finali e l’Avellino per non essere riuscito a battere una squadra con gravi difficoltà di formazione.
Un pareggio che con qualche pedina in più tra quelle out poteva regalarci una soddisfazione maggiore ma ha comunque certificato che questa squadra ha un cuore grande anche se deve riflettere per i due gol subiti più per disattenzione che per totale merito avversario e che consente una mini fuga ai giallorossi campani anche se il campionato e’ lungo e ancora non ha stabilito quale sia davvero la squadra più accreditata alla promozione finale, sebbene la distanza con il primo inseguitore, fino a stasera il Monopoli detentore della migliore difesa del girone adesso dista cinque punti e nove dall’Avellino in attesa della prova del Cerignola che, con una vittoria contro la Cavese si porterebbe a quattro lunghezze e del Crotone che in serata con una vittoria casalinga sulla Juve nex gen, potrebbe scavalcare in classifica i rossazzurri.
Tra le squadre inseguitrici anche il Catania malgrado le opache prove casalinghe con Latina e Messina e quel dannato punto di penalizzazione che ci privano di sei punti in più ma per sperare nella promozione diretta o tramite la stretta porta dei play off, deve necessariamente recuperare delle componenti importanti e compiere qualche sforzo nel mercato di riparazione.
Il cuore di certo non basta.
Peccato.
Oggi eravamo in 13 e quasi li battevamo.
Peccato
Oggi ho avuto senzazioni positive!
Ma Tutti questi infortuni non li capisco.
O siamo sfortunati o siamo incompetenti…..
Ed eravamo quattordici nel settore ospiti tra cui io. Bella partita dopotutto anche perché personalmente la vedevo nera .
Invece la squadra ha dimostrato tanto carattere seppur falcidiata dagli infortuni che ora necessitano di un approfondimento da parte della società. Addirittura durante gli allenamenti si scassano! Ma e’ una barzelletta?
A gennaio se vogliamo lottare per la promozione qualche innesto di qualità me lo aspetto e sono contento che D’Andrea si sia sbloccato anche se le disattenzioni difensive non abbandonano quella che una volta era la migliore difesa del girone.
Non so perché Toscano, anche in emergenza, accantoni Quaini in panchina perché a me sembra un buon difensore, ovviamente parere personale .
Peccato per il pareggio irpino a pochi minuti dalla fine ma accontentiamoci del punto: sono altre le partite che mi fanno arrabbiare come quella con il Latina ed il Messina per non andare troppo indietro nel tempo.
Contro l’Avellino la squadra ha dimostrato, come sempre, che quando è disperata non si fa mettere sotto da nessuno e combatte alla pari con chiunque: vedi vittorie con Benevento, Trapani e Monopoli, oppure, reazione Foggia sotto di 2 gol e Crotone sotto di 3. Pertanto, da elogiare anche quei giocatori ritenuti seconde linee, vedi Raimo, Quaini e Carpani ed ammirare Stoppa ed Jimenez pur giocando in ruoli non proprio ideali.
Ovviamente la reazione improvvisata dettata dalla disperazione non è figlia dagli schemi storici di Toscano; subire tanti gol non rientra nella Sua mentalità ma senza centrocampo fisico che filtra è costretto ad inventare ed azzardare chiedendo a certi giocatori sacrifici in zone diverse dalle loro caratteristiche che inevitabilmente indeboliscono la difesa.
Jamajama Sfortunati o Incompetenti equivale a Nero o Bianco ma tra il nero ed il bianco ci sono 256 sfumature di Grigio; trovare la tonalità perfetta al caso infortuni del Catania diventa quindi oggettivamente operazione difficile e bisognerebbe analizzare, senza preconcetti, in profondità quanto incide la Sfortuna, Casualità o Incompetenza. Se per esempio una persona parte dal presupposto che la Società ha sempre torto e che il Tifoso catanese è il migliore ovviamente prende la scorciatoia dell’Incompetenza vedi :Cibalino, Età dei giocatori. Punto di penalizzazione sempre in primo piano, Attaccante sfonda porte e bla bla bla per arrivare sempre a quella conclusione fregandosene della storia e dati oggettivi.
Cataneseanapoli peri il bene del Catania ti nomino il Tifoso ideale delle trasferte per Campania, Lazio, Puglia e Calabria. Sei andato a Caserta e siamo usciti con una bella vittoria, ieri con una quasi vittoria in un campo molto difficile.
Vediamo cosa si inventerà Toscano martedì con il Trapani.
Buon pomeriggio a tutti , onore a quei quattordici tifosi ❤️🩵 presenti nel settore ospiti 💪 del partenio lombardi , peccato dico peccato per non aver portato a casa i tre punti che sarebbero stati meritati dove la squadra nonostante le tantissime assenze ha dimostrato di crederci fino alla fine
Troppo infortuni ci sta penalizzando, anche ieri non avevamo cambi e alla fine siamo stati raggiunti Ma tutti questi infortuni a cosa dovuti?
Vincenz
Non é polemica chiedere perché da noi si rompono tutti.
E una realtà!
Sarebbe ora a provare ad invertire sto trend.
Nelle altre squadre succede la stessa cosa?
Gli infortuni ci indeboliscono tanto. Dunque non sarebbe male a prevenirle!
Dopo se é sfortuna. Pazienza!
Mexxican sicuramente gli infortuni hanno condizionato i risultati ed è un bel problema che bisognerebbe analizzare in profondità su come e quando questi sono avvenuti includendo anche gli allenamenti e non solo le partite, valutando anche i tempi clinici necessari di recupero che potrebbero cambiare in modo sensibile secondo la predisposizione genetica di ognuno. .
Esempio l’infortunio del giovane D’andrea (26 anni) avvenuto prima dell’inizio del campionato; età perfetta che nella stagione 2023/2024 aveva giocato 39 partite prende una botta e rimane fuori le prime 5 partite, dopo inizia a giocare a spezzoni per acquisire minutaggio.
Infortunio a Verna (31 anni) per una botta alle coste che lo ferma per circa tre partite; il giocatore l’anno scorso aveva giocato 31 partite in serie B.
Infortunio ai giovanissimi Bethers e Gega per scontri avvenuti durante le partite o in allenamento ed infine quelli subiti da Sturaro e Di Tacchio sicuramente non attribuibili al Cibalino ed al mesetto di stop del calcio mercato estivo oppure all’Incompetenza dei medici; Idem per le normali e varie influenze o la gastroenterite di Jimenez che ha ritardato il suo ingresso in campo..
Quanto sopra sopra sono fatti OGGETTIVI mentre per I risentimenti muscolari, secondo me, le cause potrebbero essere diverse ma non escludo la fatica o eccessiva sollecitazione muscolare per i giocatori che usano come arma di gioco le accelerazioni tipo Lunetta, Guglielmotti e Ierardi e non sempre Toscano ha potuto sostituire per farli riposare. Non conosco la natura dell’infortunio di Celli e Luperini ed auguro a Di Gennaro, Castellini, Carpani, Verna ed Anastasio di continuare a resistere.
Jamajama premetto che stiamo parlando tra amici malati di tifo senza nessuna polemica ed ognuno esprime le sue opinioni.
Detto questo, intervenire come ? devono essere 23 i giocatori e fino a gennaio non si può fare niente; nessuno avrebbe potuto prevedere una situazione del genere e se gli slot disponibili fossero stati 30 o 35 non saremmo a questo punto.
I fuori lista del campionato per regolamento potrebbero giocare in coppa italia, forse vedremo qualcuno o tutti in campo ed anche a loro dico vendete cara la pelle e dimostrate il vostro valore. Forza ragazzi.
Vincenzo mi attribuisci meriti che non posso ricevere purtroppo. Ero pure a Giugliano ma lì le cose non son andate bene.
Comunque senza preconcetti ma secondo me va approfondito il motivo dei tanti infortuni che colpiscono la rosa.
Non può essere solo sfortuna secondo me specie infortuni in allenamento davvero strani del resto il pareggio dell’Avellino è anche figlio dei cambi avellinesi e dei non possibili cambi in casa Catania.
Vediamo domani chi può scendere in campo ma non vorrei che poi con la Cavese e con gli uomini contati possiamo andare in debito di ossigeno o peggio rischiare altri infortuni