Partiamo da un dato di fatto incontrovertibile: alla fine del campionato mancano tredici partite, quindi nulla è definitivamente compromesso.
La salvezza è ancora a portata di mano, le altre non corrono e anch’esse stentano parecchio.
Guardando ai risultati del campo poco è cambiato rispetto a prima: il Livorno e il Bologna hanno perso in casa, il Sassuolo a Roma contro la Lazio. Solo Cagliari e Chievo hanno fatto un passo avanti, ma il campionato è lungo e tutto è ancora in gioco.
Ad onor del vero da questa partita tutti ci aspettavamo qualcosa di diverso, la svolta definitiva: quantomeno un approccio simile a quelli che avevano contraddistinto le ultime quattro partite giocate dal Catania.
Vincere questa partita avrebbe potuto significare fare un notevole passo avanti, e dare una botta micidiale al Chievo buttandosi definitivamente il recente passato alle spalle. Anche pareggiarla non sarebbe stato poi così male perché avrebbe consentito al Catania di lasciarsi alle spalle il Chievo, il Sassuolo e di agganciare il Livorno, mettendosi ad un punto dal Bologna con prospettive completamente diverse rispetto ad ora.
Le aspettative erano tante, la realtà ha detto qualcosa di diverso …
Il passo del gambero
Purtroppo la squadra non ha avuto un approccio simile a quello visto nelle ultime due trasferte, o ancor meglio nella partita giocata in casa contro la Lazio.
L’approccio alla gara tutto sommato non era stato dei peggiori e durante la prima mezz’ora del primo tempo abbiamo visto un Catania ordinato e determinato a fare sua l’intera posta in palio. Purtroppo però, (come ormai accade sempre spesso), una serie di errori di mira da parte dei nostri non permetteva al Catania di passare in vantaggio. La partita durante questo periodo sembrava nettamente nelle mani del Catania, ma l’inerzia della stessa era destinata a cambiare perché un signore che il Catania conosce benissimo, (cioè il giudice di porta tale Bergonzi), a un certo punto decide di “suggerire” al sig. Orsato che un fallo di mano veniale di Alvarez deve essere calcio di rigore a favore del Chievo.
Ce sempre qualcosa che non torna quando la strada del Catania si incrocia con questo signore.
Il Catania cerca di reagire, spreca ancora ma non riesce a mettere la palla dentro.
Nel secondo tempo ci aspettiamo un Catania consapevole dell’importanza della posta in palio, e quindi deciso a cambiare registro rispetto al finale di primo tempo, ma stranamente la squadra che scende in campo parte sì, bene e si rende pericolosa con un paio di buone azioni. Dà sì, l‘impressione di cercare il pareggio a tutti i costi, ma si spegne irrimediabilmente dopo che il Chievo raddoppia con un gol fortunoso e con la solita velata complicità di un insicuro Mariano Andujar.
Succede questo, ed è inspiegabile.
Il raddoppio dei locali è una mazzata per i nostri che sì, hanno una reazione: ma impalpabile, fine a se stessa. La squadra reagisce in maniera blanda, il centrocampo balbetta sbagliando in maniera irritante anche i passaggi più semplici e le sostituzioni di Maran non ottengono l’effetto sperato perché il Catania si scontra contro il muro di gomma alzato dal Chievo.
Così, una partita che era considerata decisiva, lo diventa solo per il Chievo. Uno scontro diretto, (che se fosse stato vinto, avrebbe dato al Catania quel l’ input decisivo per tirarsi definitivamente fuori da tutti i discorsi relativi alla salvezza), ci riporta indietro in classifica scavalcati dalla squadra clivense.
Così, come il gambero facciamo un passo indietro, e da una partita che poteva mettere un punto esclamativo al definitivo rilancio della squadra; da una partita che doveva darci lo slancio necessario per proseguire in scioltezza il cammino fino alla fine, non caviamo un ragno dal buco mettendoci invece nelle condizioni di ricominciare daccapo.
E’ lampante che queste partite debbano essere affrontate in maniera diversa, perchè non esiste un’altra possibilità. Lo sanno bene i ragazzi, lo sa bene Maran, questi punti valgono doppio e il Catania ha sprecato la grossa occasione di dare un colpo di grazia quasi decisivo ad una rivale diretta.
Una lezione da tenere bene in mente
Io non so se a fronte della grande partita giocata contro la Lazio i ragazzi siano scesi in campo senza la dovuta umiltà che serve in questi casi.
Non riesco a spiegarmi le ragioni del passo indietro fatto oggi rispetto ai progressi che si erano registrati in precedenza.
So solo che si deve azzerare in fretta questo passo falso e ripartire più determinati di prima perché se è vero che mancano ancora tredici partite alla fine e tutto è ancora in gioco, è anche vero che il Catania visto a Verona non è la squadra che tutti noi conosciamo e che può aspirare a salvarsi.
Purtroppo a Genova Maran non potrà avere Bergessio, forse neanche Castro e Barrientos, quindi avrà grossi problemi ad approntare una linea d’attacco che sia degna di questo nome. Ma il Catania non può più avere alibi di sorta, la rosa è questa e con questa si deve andare avanti fino alla fine.
In qualche modo si dovrà uscire da questo tunnel, e per farlo il Catania dovrà avere la stessa fame dimostrata contro la Lazio o quando la squadra tre volte sotto contro il Livorno riuscì a rimontare.
Quella è la squadra che vogliamo vedere in campo, quella è la squadra che potrebbe riuscire a salvare quest’annata così disgraziata.
Questo si deve far necessariamente a partire da Genova e anche se in condizioni difficili, (viste le defezioni in rosa), si dovrà lo stesso gettare il cuore oltre l’ostacolo perché da qui in avanti non ci saranno più altre possibilità di recuperare il tempo perduto.
A SOSTEGNO DI UNA FEDE: “FORZA CATANIA!”
28 Commenti per “Un film già visto”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Una sconfitta ci puo’ stare dopo 4 risultati utili consecutivi anche se la squadra avversaria e’ una diretta rivale e i punti valgono il doppio.Quello che e’ invece inconcepibile e’ l’atteggiamento dei nostri giocatori nel secondo tempo.Nella partita precedente,infatti,tutti avevamo lodato la squadra perche; dopo il gol di Mauri,era ripartita nella ripresa a testa bassa ,decisa a far sua la posta in palio,cosa che ieri non e’ successa e contro una squadra nettamente inferiore alla Lazio ma che faceva della disperazione l’unica arma disponibile.Credo che il giocare in trasferta,quindi, riduca in maniera decisiva l’animus pugnandi dei nostri baldi giovanotti e questo non e’; un fattore per niente positivo dal momento che la salvezza dovra’ per forza di cose essere conquistata anche in trasferta.La nostra prossima avversaria ,il Genoa,e’ uscita imbattuta dallo scontro esterno col Napoli e quindi anche contro i grifoni ,sara’ difficile riuscire a far punti ma,in ogni caso,niente ancora e’ perduto e dobbiamo ancora continuare a sperare…….SEMPRE FORZA CATANIA
Chi ha la mia età ricorda questo grande stopper, ( si chiamava così un tempo), bloccava tutti i centravanti avversari e batteva punizioni con una potenza inaudita.
Qui una sua intervista, sostanzialmente pensa ciò che ormai sappiamo tutti, dovremo sudare per arrivare alla meta.
Fonte TMW
Giovanni Bertini, ex difensore centrale del Catania dal 1976 al 1980, si faceva notare per il suo grande temperamento che metteva in ogni partita. Un vero mastino della difesa rossazzurra che adesso vive a Roma e Itasportpress.it l’ha raggiunto telefonicamente per chiederli un giudizio sulla prestazione del Catania ieri contro il Chievo. “Il mio cuore è rimasto rossazzurro e nonostante sia lontano vedo sempre la mia ex squadra in tv. Dopo la bella e convincente prestazione contro la Lazio, ho pensato che la salvezza non sarebbe mai potuta sfuggire al club di Pulvirenti ma ieri mi è venuto più di un dubbio sulle possibilità che ha la compagine di Maran di restare in A dopo la prova di Verona. La squadra non ha lottato come doveva al cospetto di un avversario davvero alla portata dei rossazzurri. Non ho visto negli undici di Maran quella cattiveria agonistica di sette giorni prima. Una metamorfosi davvero sorprendente tra casa e trasferta di questo Catania che non ha personalità. Il pubblico del Massimino, che porto sempre nel mio cuore, spinge la squadra ed è il dodicesimo in campo ma in trasferta gli etnei sembrano agnellini. A me piace dire le cose senza peli sulla lingua e allora non capisco come possano giocare in Serie A gente come Keko, che al massimo va bene per una squadra di Lega Pro, e Fedato che è un ragazzino che fino a pochi mesi fa stava tra i dilettanti. Castro mi sembra un giocatore normale e dimostra che l’ultima covata di argentini non è la stessa di quella di qualche anno fa almeno sotto l’aspetto tecnico. Mi piace come lotta Spolli ma anche Bergessio sgomita, l’ex San Lorenzo è una piccola grande seconda punta. Bergessio non è un goleador da 15 gol a campionato ma un attaccante comunque spigoloso. Lodi poi è un ingegnere al quale viene chiesto anche di fare il muratore e questo gli toglie ossigeno. Questo Catania senza Gomez è un’altra cosa. Spero però che alla fine pur soffrendo si salvino”
buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro ci siamo rimasti male tutti ma penso che anche i nostri ragazzi ci siano rimasti male adesso col genoa dovranno dare il 100×100 in campo per portare quanto meno un pareggio ciao mario ottima disamia un saluto a perplesso salvatore giorgio mongibello matteocifalotu peppe58 chiarezza joe mexxican e tuttu u restu da cumacca solo catania tutto il resto e noia 😉 😉
Buongiorno a tutti.
Gira che ti rigira alla fine il problema è sempre lo stesso: non abbiamo attaccanti e quindi non ci sono Gol. Domenica Maran in attacco avrà Leto ( sempre ammesso che stia bene ), e poi gli rimangono i giovani Pektovic – Keko- Boateng e Fedato.
NAPOLI – Pareggio a 6′ dalla fine. Il Genoa riacciuffa il Napoli col gol dell’ex: Calaiò. Al San Paolo termina 1-1, inutile la rete di Higuain al 18° del primo tempo. I rossoblu prolungano a tre i turni utili consecutivi, portandosi a quota 32. Il Napoli non tiene il passo della Roma, scivolando a meno 6 punti. Il Genoa, prossimo avversario del Catania, non potrà disporre di Matuzalem a centrocampo, ammonito e già diffidato, salterà la gara del Ferraris. Nel Catania sarà assente Bergessio.
Buongiorno raga’!!!
Ciao angelo, salvatore, Perplesso e alberto!!! 😉
Gli errori si pagano senza aver comprato un sostituto di Bergessio.
Andava bene anche un finto centravanti e adesso dobbiamo puntare sui giovani.
Non dico che siamo quasi fottuti perche’ nello sport e nellla vita non si puo’ mai sapere come va a finire ma cerchiamo di mantenere una piccola fiammella accesa.
A Genova? Sono “azzi amari” mah!!!! Avete visto Parma -Fiorentina?
Noi li dovevamo vincere e solo questa speranza che mi conforta.
Buona giornata a tutti!!!
P.S.
Dimenticavo qui e’ uscita una bellissima giornata di sole.
Copia e incolla da La Sicilia di Lunedi 24 Febbraio 2014
Il
Supertifoso
GINO ASTORINA
A Orsato colomba
di Campedelli
e a noi resta solo
l’aceddu ccu l’ovu
ampedelli in settimana lo aveva
ripetuto più e più volte, in radio, in
televisione, lo ha fatto scrivere sui
giornali e in tutti i social network
esistenti e di futura invenzione: “Il mio
Chievo non riceve un rigore a favore da
un anno”. Presto fatto! Il signor Orsato
alla prima occasione dubbia, senza aver
visto e con suggerimento da fuori
campo, ha assegnato il tanto desiderato
penalty ai veneti. Onestamente non c’è
da gridare allo scandalo, perché secondo
me, anche l’arbitro Moreno lo avrebbe
decretato in favore della nazionale
Coreana, perciò inutile recriminare e
lasciamo che il direttore di gara riceva la
sua bella “colomba” per la Pasqua
prossima ventura, a noi rimane la
consolazione d’aceddu ccu l’ovu! Mi
piacerebbe parlare di palluni, ma mi
devo fermare solo ai primi 45 minuti,
infatti il Catania l’ho visto sereno e
sicuro solo nel primo tempo, si
passavunu i palli, si sapevunu sentiri in
difesa, ad essere sinceri si era sulu un
poco spuntateddi in attacco. I risultati
del giorno prima e da matinata,
sorridevano alla posizione dei
rossazzurri in classifica, ma come detto
tutto è durato solo un tempo, anzi ppi
essiri chiù precisi, fino al minuto
trentasei, poi tra la doccia fredda in
campo, quella calda negli spogliatoi, il
Catania s’ammusciau come un soufflé
lassatu fora do funnu. Nenti, non c’è
stata la stessa reazione come contro la
Lazio, i rossazzurri trasenu in campo
senza quella grinta sperata. Cettu,
l’ulteriore coppu di lignu ‘nta testa ci è
arrivato quando al minuto 22 della
ripresa, al futuro portiere del Napoli ci
mancava sulu u retino ‘nte manu, i causi
a zuava ed il cappello da safari, ppi farisi
a fotografia del classico “cacciatore di
farfalle”. Il clivense Rigoni, a sua
insaputa, ci ‘ntappa a palla ‘nta testa ed
alla velocita di un vaccareddu assicutatu
di na tartaruga, la sfera si va ad insaccare
nella porta rossazzurra, nonostante a
junnata luminosissima per gli etnei è
notte fonda. Un giro di sostituzioni non
cambia il ritmo, la forza e la voglia di
ribaltare il risultato. Peccato, bastava
veramente poco per tirarci fuori da
quelle sabbie mobili presenti in zona
retrocessione. Mi piacerebbe rivedere lo
stesso mordente messo contro i
biancocelesti laziali, ora si va a Genova
per affrontare i rossoblu e si spera che
all’ombra della “Lanterna” si ritrovi il
lume della ragione. Nel giro di una
settimana non si può essere da “Europa”
e a ruminica dopu “’Nta B”.
Consideriamolo uno scivolone, come
quello di Boateng a fine partita, quannu,
al culmine di una sgroppata, c’acchianvu
r’incoddu a ddu mischinu di fotografo
posizionato a bordo campo, il giovane
catanese sciddicavu e non si fici nenti,
ma a chiddu mischinu, c’appizzavu na
machina fotografica e l’obiettivo. Nuatri
no, L’obiettivo l’avemu ancora e bellu
chiaro: “N’ama savvari! ”
Ciao Mario
Io la sconfitta di Verona la vedo come te nel senso che, pensavano che dopo la bella serie di 4 partite, di essere tornati quelli dell’anno scorso……….e sono andati la per fare un sol boccone del derelitto Chievo, si veda l’atteggiamento dei primi 20 minuti e a tutte le occasioni che hanno creato, non tanto con Bergessio un gol ogni 20 tiri, ma Lodi quel rigore in movimento sul suo piede ancora mi chiedo come lo abbia sbagliato!!!
Se invece avessimo affrontato il Chievo con umiltà e senza grilli per la testa e con un 3-5-2 come a Milano e Parma , forse staremmo a parlare di un altro risultato, il Catania con il 4-3-3 in trasferta quest’anno non ci puo’ andare, a Genova spero che non facciano lo stesso errore, a proposito di Genova spero che Lodi abbia la capacità di non farsi trascinare da vendette, per lui sarebbe letale, calma e gesso e ne usciremo alla grande. Ora mi aspetto sempre che giochi Leto che non sia abbandonato a se stesso all’attacco per poi essere criticato, comunque stiamo a vedere, come dici tu non è che le altre volano, anzi………….
Mi conforta che Spinesi la pensa come me 🙂 🙂
L’OCCHIO DEL GABBIANO – G. SPINESI: “Catania, ecco l’errore che ti è costato il match. Contro il Genoa senza attacco. Rinnovate contratto ad Alvarez perchè…”
24.02.2014 10.49 di Redazione ITA Sport Press per itasportpress.it articolo letto 80 volte
L’ex calciatore del Catania, Gionatha Spinesi, prosegue la sua collaborazione con Itasportpress.it curando la rubrica “L’occhio del Gabbiano”.
Il match col Chievo in avvio è stato ben giocato dal Catania. Buona circolazione di palla e anche un calcio offensivo con molti giocatori nella metà campo clivense. Giocarsela a viso aperto avendo due risultati su tre però alla fine non ha premiato la scelta di Maran. Secondo me visto che il pareggio sarebbe stato un ottimo risultato, bisognava affrontare il Chievo in modo diverso, aspettandolo per poi colpirlo in contropiede. Questi spareggi-salvezza così carichi di tensione li vince chi passa per primo in vantaggio e infatti il Chievo dopo il gol di Thereau si è scrollato le paure ed ha cominciato a giocare mentre il Catania piano piano è sparito dal campo. Bravo Corini a preparare bene la partita azzeccando la mossa Hetemaj. Il Catania ha avuto delle buone occasioni che purtroppo come accade spesso non concretizza e alla fine ha pagato dazio contro un avversario modesto e con poca qualità. Purtroppo la squadra di Maran difetta dalla trequarti in su perché non riesce a pungere. Adesso sarà dura a Genova contro il Grifone senza Bergessio e con il dubbio di poter utilizzare Castro e Barrientos. Sinceramente faccio fatica a ipotizzare chi potrà giocare in attacco visto che Keko e Fedato sono bravi ma senza esperienza in A e in questo momento al Catania serve un uomo che la butti dentro. Infine una battuta su Alvarez. Se fossi un dirigente rossazzurro non me lo farei scappare e gli rinnoverei il contratto perché Pablo è un professionista serio e un calciatore duttile che in difesa può giocare dovunque. Il Catania ha altri elementi in organico più bravi di Alvarez che fanno le due fasi come l’argentino? Mi pongo questa domanda a voi la risposta.
Un abbraccio
Gionatha
Buongiorno a tutti
rinaudo in diffida speriamo che contro il genoa non prenda un cartellino altrimenti salterebbe la partita col cagliari 🙄 🙄
abbiamo avuto qualche occasione. Loro hanno trovato il rigore e non è stato facile giocare con una squadra molto chiusa. Potevamo uscire dalla zona calda, ma siamo tutti lì, non demordiamo. Sarà una lotta fino alla fine.
Il tifo di Genoa come spinta in più? Beh, si…il pubblico è sempre importante come ad esempio al Massimino. Noi però non ci faremo condizionare.
Giocare da esterno d’attacco? Beh, non lo so, sicuramente lo deciderà il mister. Manca Gonzalo, stiamo aspettando Barrientos e Castro. Vediamo cosa succede, su questo però non posso rispondere adesso.
Le decisioni arbitrali possono condizionare la partita? Il rigore c’era, ma anche uno per noi. E’ inutile parlare adesso. Dobbiamo pensare al Genoa e fare punti.
Cosa ci dirà Maran? Si parlerà degli errori che speriamo di non ripetere più.
Marchese? E’ un amico, lo conosco da tanto tempo. Sicuramente ci saluteremo, poi ci sarà la partita e ognuno darà tutto.
L’assenza di Matuzalem? Beh, è un’assenza importante, fa girare bene la squadra. Al di là di questo dobbiamo fare bene in questa settimana.
Tabella salvezza? No, non abbiamo fatto nulla. In quattro-cinque partite possiamo uscire fuori. Porta male fare progetti.
Contro il Chievo eravamo troppo sicuri? No, abbiamo trovato una squadra molto chiusa ed organizzata. Non abbiamo giocato benissimo, ma abbiamo avuto occasioni da goal. Dobbiamo fare adesso più fame del Genoa. Loro sono salvi.
capitan izco 😉 😉
Maran Farà giocare Petkovic forse? Già contro la Lazio a Roma sorprese tutti con questa mossa.
Certo mettere Leto davanti come terminale offensivo può sembrare presagio di resa anticipata, specie se non dovessero giocare ne Castro ne Barrientos.
I genoani ricordano quando lo scorso anno, uno due tre e via, Gomez e Bergessio, gol.
A dire il vero poi si mangiarono un gol fatto subito dopo, però fu una bellissima partita, condita anche da questo episodio fortunato dove Borriello sbaglio a porta vuota. Ecco, per dire che se la fortuna o la sfortuna ci mettono lo zampino, non c’è tattica che tenga.
Poi dipende da come gestisci l’emergenza, ricordo lo scorso anno, però non ricordo quale partita, gioco centravanti Gomez, in casa mi pare, e fece due gol.
Quindi dobbiamo avere fiducia, ci resta quella, almeno venga ben riposta.
Però uno svincolato tipo Iaquinta si poteva prendere…..
L’esempio dei vecchi Toni e Amauri ne è un esempio.
In avanti siamo troppo deboli, troppo.
giuste parole mario!! io non capisco come si possa passare dagli undici leoni di sette giorni prima a undici tartarughe di quest’ultima domenica, forse il troppo appagamento del bel risultato contro la lazio, ma una cosa è certa questa squadra pecca di personalità, fuori dalle mure del massimino senza il dodicesimo uomo (i tifosi) la squadra e arrendevole priva di grinta, di certo non me lo aspettavo un approccio simile dopo le due partite in trasferta contro inter e parma. Ho imparato che questa squadra sa sorprendere sempre più in male che in bene a questo punto del campionato. Mi auguro che ci rilanciamo velocemente in prestazioni positive nuovamente anche se quest’anno ho imparato che la domenica devo prepararmi a non innervosirmi troppo come a punto contro i chievo, la speranza è sempre ultima a morire io ancora ci credo nella salvezza. Un saluto a tutti i tifosi e FORZA CATANIA.
Buonasera raga’!!!
Sogni rosso e azzurro a tutti!!! 😉
CATANIA: per Castro è lesione al legamento collaterale!!!!
Raga’ e’ proprio un’annata davvero nera!!!!
E Leto è in lavoro differenziato come Almiron e Barrientos.
Ma è infortunato?
Siamo in emergenza.
buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro quindi con castro fuori dai giochi per almeno un mese siamo in emergenza e proprio adesso che i nostri ragazzi devono andare a genoa devono far vedere di che pasta sono fatti e vendere cara la pelle solo catania tutto il resto e noia 😉 😉
“Doveva essere la trasferta della rinascita, la partita che doveva definitivamente consacrare la risalita del Catania. Niente da fare. La maledetta “trasfertite cronica” di cui soffrono i rossazzurri è tornata con il suo carico di effetti devastanti. Sulla classifica e sul morale della squadra ancora una volta uscita a capo chino. Brutta batosta, non c’è che dire, soprattutto perché rimediata contro una diretta rivale per la salvezza. Ma siccome piangendo su ciò che sarebbe potuto essere e non è stato non si va da nessuna parte, è bene resettare e pensare sin da subito alla prossima delicatissima trasferta di Genova, sponda rossoblù. La classifica è cortissima, le altre arrancano come e peggio di noi. E in questa battaglia senza esclusione di colpi il Catania è ancora lì, in piena bagarre. Rialziamoci. Non c’è tempo da perdere. Guai a lasciarsi prendere dallo sconforto. Bandite sindromi depressive e crisi esistenziali varie. Quest’anno sembra proprio che la quota salvezza si sia abbassata di parecchio. Nulla è ancora perduto. Ma bisogna crederci. E anche se domenica prossima a Marassi non ci sarà Bergessio (è stato ammonito, era in diffida e verrà squalificato) e ancora restano parecchi dubbi sul recupero degli infortunati (Pitu e Castro su tutti) non è il caso di fare drammi né di ricominciare con la “tiritera” del mercato fatto male e dei rinforzi che non sono arrivati. Il Catania vero è quello che ha battuto dieci giorni fa la Lazio e che ha pareggiato in casa di Inter e Parma, non quello brutto e spuntato di Verona. Quindi… credici Catania. Fino alla fine. A testa alta. 😉 😉
Buongiorno raga’!!!
Ciao angelo e perplesso!!!
Qui Napoli e dintorni, cielo azzurro con il sole e temperatura buona.
Mentre in casa Catania c’e’ da piangere!!! 😥
Buona giornata a tutti!!! 😉
Buongiorno a tutti fratelli dal cuore rossazzurro
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SERIE A
Catania, in prova Marcelinho: può essere tesserato a giugno
25.02.2014 23.56 di Raimondo De Magistris articolo letto 6416 volte
© foto di Federico Gaetano
Secondo quanto raccolto da ‘Sky’, il centrocampista brasiliano classe ’87 Marcelo Leite Pereira effettuerà un provino di dieci giorni col Catania a partire da domani. Il calciatore è attualmente svincolato dopo l’avventura al Baniyas e potrebbe essere tesserato in estate qualora dovesse superare questo test. Impossibile tesserarlo da subito: Marcelinho è extracomunitario
Genoa, Cagliari e Sassuolo. Sono questi i prossimi rivali che attendono i ragazzi di Maran. Avversari abbordabili, due dei quali – per di più – diretti concorrenti nella lotta salvezza, dato che i sardi sono tutt’altro che al sicuro. E’ il momento in cui il Catania deve tornare a fare il Catania. Ma non il Catania dei Gomez e dei Martinez, ma il Catania degli Izco e dei Rinaudo. Quello che ha raccolto punti a Parma e ha travolto la Lazio. Quello che a Verona si è visto solo per qualche minuto. 😉 😉
Bisogna ricordare comunque che nelle ultime posizioni la classifica resta corta, visto che le dirette concorrenti per la salvezza continuano a rallentare…
«La salvezza è a portata di mano, sono ottimista. Alcune squadre sono in affanno, altre devono riorganizzarsi dopo aver cambiato molto a gennaio. L’unica in crescita, a parte la battuta d’arresto di Verona, mi sembra proprio il Catania».
Adesso il Catania sarà atteso da un’altra trasferta. Stavolta il quoziente di difficoltà si alzerà visto che si affronterà il Genoa che veleggia a metà classifica.
«Paradossalmente potrebbe essere un vantaggio. Il Genoa non ha ambizioni verso l’alta classifica, né preoccupazioni, guardandosi alle spalle. Il Catania dovrà riuscire a scendere in campo con la stessa “fame” che aveva in occasione della partita con la Lazio. Maran avrà problemi di formazione, soprattutto in attacco, ma il Catania ha dimostrato che nei momenti di difficoltà riesce sempre a fare bene».
😉 😉 😉
Buonasera raga’!!!
Ciao angelo, Mexxican e cataniaxsempre!!! 😉
Una fiammella c’e’ per il Catania.
Sogni rosso e azzurro a tutti!!!
Buonasera a tutti.
Ciao Angelo, Giorgio, Mario (bella disamina! 😉 ), Matteo 😉 , Chiarezza, Salvatore, Mexxican, …. insomma, a tutti pari! 😀
Vorrei dire una cosa, il Catania, è vero, poteva fare di più, ma quel pezzo di m…. di Bergonzi ci ha messo lo zampino. MI chiedo: ma che gli abbiamo fatto di male a questo cesso?
Buonanotte a tutta a cumacca