Finalmente ci siamo arrivati. La partita che attendevano da tempo e che poteva scavare un solco profondo da tutte le avversarie scoraggiandole ad insistere per questa stagione, si e’ giocata allo stadio intestato a D’Ippolito, ex pilota calabrese della Ferrari degli anni trenta e qui il nostro Ferraro, nuovamente seduto o forse sarebbe più giusto dire nuovamente in piedi accanto alla sua panchina, e’ riuscito a portar via un utile pareggio in chiave promozione, dimostrando a tutti come la squadra rossazzurra sia la più accreditata del girone a lasciare la serie D.
Dopo il pitstop di Cittanova che ha fatto perdere due punti per quel rigore netto non assegnato dall’arbitro allo scadere del match, anche oggi una fermata ai box che non pregiudica minimamente la vittoria finale.
Anche il Catania aveva da lamentarsi per le decisioni prese dagli undici metri dai direttori di gara, storia che si ripete per tante squadre così come ha sottolineato il tecnico lamentino dichiarando di aver subito otto rigori, sei dei quali a suo parere molto dubbi, pur aggiungendo che comunque tanti errori aveva commesso in quei match la sua squadra, lamentele che alla vigilia del match contro gli etnei, sembravano un messaggio indirizzato oltre alla città a chi oggi era chiamato ad arbitrare questa sfida.
Arbitro che ha assolto il compito nel migliore dei modi, aiutato anche dai giocatori che hanno interpretato cavallerescamente la sfida, rispettandosi vicendevolmente ma cercando di battere l’avversario.
I lamentini venivano dal pareggio di Vibo subito al novantasettesimo su rigore che ha aumentato il distacco dalla vetta di 10 punti e questo gap poteva essere limitato solo da una loro vittoria. Il tecnico calabrese schierava la formazione tipo composta dal portiere classe 2002 Mataloni, esterni di difesa Miliziano anch’esso 2002 ed a destra De Luca un 2004 sempre impiegato finora.
A centrocampo il 2003 greco Emmanouil, Maimone e Cristiani, poi in attacco Addessi, la punta 2004 Crisafi e Terranova.
Mister Ferraro rispondeva anch’esso con il solito 4/3/3 con Bereth tra i pali, Rapisarda, Lorenzini, Castellini e Boccia, poi al centro Palermo, Rizzo, e Vitale e davanti Sarno, Sarao e Russotto.
Una pioggia battente sino a pochi minuti dall’inizio della partita, costringeva entrambi gli allenatori a lasciare in panchina i giocatori più tecnici, da una parte Lodi e dall’altra Maltese ma lo spettacolo era comunque assicurato, anche se gli atleti in campo erano costretti a giocare su di un terreno pesante con il rischio di subire infortuni, davanti ad una importante cornice di pubblico locale e di sostenitori etnei, giunti in 550 sino alla totale estinzione dei tagliandi previsti dalla Società lamentina, non tra qualche polemica per il ristretto numero concesso.
Dopo il naturale sopralluogo sul terreno di gioco per capire se le condizioni ne assicuravano il rimbalzo del pallone in tutte le zone del campo, il Signor Zago da Conegliano dava il via all’incontro che le due squadre affrontavano cercando di imporre il proprio gioco e per quindici minuti solo fasi di studio interrotti, al sedicesimo, da un tiro di Terranova sul quale si distendeva Bethers respingendo con autorevolezza ed un tiro da posizione invitante sempre dello stesso Terranova che la traversa restituiva al campo per il lungo rinvio di Lorenzini a liberare l’area.
Un momento di difficoltà del Catania che non trovava spazi aperti per la buona compattezza dei lamentini, rendendo inesistenti le conclusioni in porta, anche dalla distanza, se si escludeva sul finire un tiro fuori di Sarao su bel passaggio di Russotto.
Senza recupero l’arbitro fischiava la fine del primo tempo dopo aver disposto l’accensione dei riflettori.
Ad illuminare la ripresa, più dei fari, ci pensava Palermo che in area dopo appena un minuto, si girava e calciava un bolide imparabile all’incrocio dei pali, portando in vantaggio gli etnei.
Al cinquantottesimo, primo cambio per i rossazzurri con Jefferson per Sarao ed era adesso il Lamezia ad alzare il baricentro con i due terzini, De Luca e Miliziano, a spingere sulle fasce con gli etnei a controllare con ordine.
Al sessantunesimo un tiro dalla distanza senza pretese di Immanouil riusciva a sorprendere Bethers dopo due rimbalzi sul terreno viscido e a trovare l’angolino riaprendo la partita.
Il Catania non ci stava e partiva all’assalto del fortino lamentino che pareva appagato dall’ inaspettato raggiunto pareggio.
Al settantesimo spazio a De Luca per Russotto e cinque minuti dopo entravano anche Forchiglione e Ferrara per Sarno e Boccia ma solo due pericoli per i portieri su iniziative dei due De Luca: prima era il calabrese ad impegnare di testa Bethers e poi l’etneo a calciare in porta su cross di Forchiglione trovando la respinta di Mataloni.
Dopo sei minuti di recupero, la partita si chiudeva consegnando in punto a testa alle due formazioni, brave a disputare su di un campo difficile un buon incontro.
Un pareggio che lascia inalterato a 10 punti il distacco tra le due società e quindi più utile in chiave complessiva al Catania che ai rivali, considerata anche la sconfitta odierna del Real Aversa in casa per opera del San Luca ed il pari della Vibonese ad Acireale.
Si sono notate, tuttavia, anche oggi le difficoltà incontrate dal centrocampo etneo, spesso mascherate dalle individualità dei singoli che , in tanti casi, oggi con Palermo e nel passato con altri marcatori, avevano saputo trovare il gol.
Spiace dirlo ma tanti rossazzurri contro i calabresi sono apparsi sottotono, magari per la pesantezza del campo che, comunque, era lo stesso anche per gli avversari e punto sicuramente guadagnato più dal Catania se si può considerare migliore in campo Bethers, malgrado l’errore in occasione del pareggio lamentino, più impegnato dell’estremo difensore calabrese.
Probabilmente un Catania che deve migliorare a centrocampo e trovare altre soluzioni in un modulo e movimenti che adesso gli avversari conoscono a memoria.
Certamente considerazioni che potrebbero apparire fuori luogo considerata la distanza con le inseguitrici, ma dalla rosa di questo Catania è giusto aspettarsi di più.
19 Commenti per “Un punto più guadagnato che due persi”
Spiacenti, i commenti sono chiusi.
Purtroppo per un inconveniente di questo pomeriggio non sono riuscito a vedere la partita , forse la più importante visto che si andava a giocare in casa della prima inseguitrice, certo che il pareggio ci dice che siamo sempre a + 10 dal Lamezia dove rimane tutto invariato meglio per noi . Un grazie va a raggio libero per il suo articolo
L’importante era non perdere ed il pareggio è strameritato.Da non dimenticare che ogni partita ha la sua storia; che esiste un avversario formato da 11 giocatori in campo e che si è giocava al limite della praticabilità che di solito penalizza sempre la squadra più tecnica. Il Catania non è perfetto ma ha sempre dimostrato e confermato che con questa rosa ed allenatore il primo posto lo merita tutto e che nessuna delle squadre è riuscita a metterla sotto. E’ probabile che prima o poi una partita la perderemo ma nessuna altra squadra è in condizione di vincerle tutte e questo basta per arrivare allo scopo. .
Bell’articolo Raggio Libero.
In effetti corrisponde con le mie impressioni. Alla fine un pareggio direi giusto che ci consente di mantenere il distacco precedente e con il fatto che il ritorno lo giocheremo in casa. Adesso pensiamo al derby con l’Acireale continuando a giocare con attenzione e determinazione.
Forza ragazzi!
Missione compiuta e pari giusto
Catania senza gioco contro un Lamezia molto combattivo che ha dimostrato di non meritare un divario di dieci punti che sul campo non si è visto!
Come ammette ed accetta lo stesso allenatore del Lamezia, il Catania sta andando più forte in campionato per la qualità dei giocatori che riescono a fare gol anche con una mezza situazione. Dopo aver giocato loro una partita perfetta e massimo impegno sono riusciti a pareggiare con un tiro di circa 40 mt deviato da un nostro difensore. Questo dimostra che rispetto al Catania loro sono più vulnerabili a perdere punti per strada e nella serie D vince il campionato la squadra che lascia meno punti per strada.
Etneo ma tu che squadra tifi?Non hai mai fatto un commento positivo a favore del Catania,E’ vero i 10 punti non si sono visti ma il Catania ha vinto 10 partiteIeri era il Lamezia costretto a vincere è vero ha preso la traversa ma ha pareggiato fortunosamente con un tiro da 40 metri deviato e su un campo bagnato e scivoloso.Io non so che squadra tifi ma mettiti il cuore in pace siamo primi e un forza Cataniaaaa dedicato a te
Etneo domenica sarà il tuo grande giorno dopo più di trent’anni finalmente ci sarà la tua squadra l’Acireale a Catania , non aggiungo altro…..
Buongiorno ragazzi un bel punto contro la seconda in classifica in un campo bagnato, e si è visto in occasione del loro pareggio, anche se qualche giocatore rispetto ad altre partite l’ho visto sottotono, ma forse tutto dipeso dal campo.
Comunque nulla modificato con una partita in meno da giocare. L’importante arrivare a fine stagione anche con solo un punto in piu per salire in serie c.
Ah ecco per chi tifa etneo,capisco che a -20 si possa essere invidiosi e infastiditi ma ho una bella notizia per lui ci dovrà sopportare solo fino alla fine del campionato
Importante era non perdere e così è stato.
Lodi almeno un tempo lo deve sempre fare.
In qualche circostanza un po’ troppo leziosi….
Buona settimana a tutti
Ufficiale vietata la trasferta per i tifosi dell’Acireale ,😢 mhaaaaa non so in quanti tifosi granata sarebbero andati al Massimino, però vorrei capire per i tifosi rossazzurri che abitano nelle zone dall’acese quindi possono stare a casa? Non riesco a capire le solite pagliacciate
Mexxican, L’unico realistico motivo di ordine pubblico per prendere una decisione del genere potrebbe essere quello di evitare la mescolanza dei tifosi nella tribuna riservata agli ospiti. Difficile poter distinguere i tifosi dell’Acireale o del Catania per i biglietti venduti ai residenti di Acireale e Paesi limitrofi dove risiedono più catanesi rispetto ai paesani.doc.
Si Vincenzo l’unica cosa che non capisco perché sempre e solo a Catania i divieti non mi pare in altre parti ci sono tutti sti divieti forse mi sfugge qualcosa
Mexxican metti caso che in quella tribuna riservata agli ospiti venissero a contatto fisico i tifosi delle due squadre teste calde e succedesse il patatrac. Hai idea delle conseguenze ? solo una eventuale lunga squalifica del Massimino potrebbe mettere il bastone tra le ruote per non vincere questo campionato. A mio avviso questa decisione salvaguarda più il calcio Catania che l’Acireale e non la percepisco affatto come penalizzante. Un tifoso del Catania che vive in quei luoghi e non potrà andare allo stadio una partita spiegandogli bene che con il suo sacrificio darebbe un grande contributo alla società ritengo che accetterebbe tale divieto e se ne farebbe una ragione. Acireale e paesini limitrofi potrebbero essere ormai considerate come un prolungamento della città di Catania ed obiettivamente è difficile mandare nella tribuna ospiti solo i tifosi dell’Acireale.
Purtroppo questi provvedimenti, necessari per motivi di sicurezza, penalizzano soprattutto lo spettacolo che è l’essenza di questo sport in particolare. Buona giornata a tutti
Sono d’accordo con Vincenzo
E’ una decisione logica perché nei paesi limitrofi si hanno più tifosi rossazzurri che acesi e quindi si troverebbero nella stessa tribuna ospiti.Condivido questa ordinanza.Per il ritorno probabilmente porte chiuse.
𝗦𝗧𝗔𝗗𝗜𝗢 “𝗔𝗡𝗚𝗘𝗟𝗢 𝗠𝗔𝗦𝗦𝗜𝗠𝗜𝗡𝗢” – 𝗖𝗔𝗣𝗜𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗥𝗜𝗗𝗘𝗧𝗘𝗥𝗠𝗜𝗡𝗔𝗧𝗔 – 𝗗𝗜𝗦𝗣𝗢𝗡𝗜𝗕𝗜𝗟𝗜 𝟮𝟬.𝟮𝟬𝟰 𝗣𝗢𝗦𝗧𝗜
Catania SSD comunica che le autorità competenti hanno rideterminato la capienza dello stadio “Angelo Massimino” concedendo la disponibilità di 20.204 posti, così suddivisi: Tribuna A 3.231; Tribuna B 4.502; Curva Nord 5.406; Curva Sud 5.865; Settore Ospiti 1.200.